vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

martedì 5 giugno 2012

La Famiglia

Ieri siamo andati a Milano.
Ci siamo trovati alle 5 della mattina su un pullman assieme ad altre famiglie del Cammino della zona e siamo partiti alla volta del capoluogo lombardo per vivere la Celebrazione Eucaristica con Benedetto XVI su una pista aereoportuale per la VII Giornata Mondiale della Famiglia.

Premessa:
Sono avvezza a questo tipo di viaggi. E forse e' per questo che gli aspetti caotici dell'esistenza mi hanno sempre fatto poca impressione: quando ti abitui a stare in mezzo alle moltitudini (vi assicuro che quella di ieri era una moltitudine), all'aperto poco preoccupata dell'eventualita' di beccarti l'acqua o il sole verticale sulla testa, con il fegato di usare le toilet a cabina di plastica tipiche dei raduni, seduta per terra su un giornale o un telo per ore, magari anche tra folate di polvere... le tante situazioni imprevedibili e scomode della vita se non altro non ti sconvolgono.
In un certo senso un palestra.


I pellegrinaggi per le Giornate Mondiali della Gioventu' per me lo sono stati.
Ho iniziato nel 1987 in Spagna a 15 anni ed ho terminato nel 2000 a Roma incinta di 5 mesi. Poi i figli si sono susseguiti in fretta e non e' stato piu' possibile.

Ci siamo portati dietro i tre bambini piu' grandi mentre i due piccoli sono rimasti dalla nonna.
Prole recalcintrante. A sentire loro bisognerebbe stare tutta la Domenica tra televisione, partitella a pallone sotto casa nel cortile e merende a base di dolcetti.
Per carita'...manco a me dispiacciono i dolcetti ed il relax. Ma la vita ci offre un sacco di stimoli e molte volte vale proprio la pena di buttarsi nella mischia.
Cosi' si va. Rimbambiti dal poco sonno (alle 2.00 "Mamma dove siete? siete gia' partiti senza di me? non riesco a dormire!") si parte. Nel nostro pullman ci sono la bellezza di 17 bambini tra i 12 anni e i 24 mesi.
Sono uno spasso totale!!
Morire dal ridere: sono buffi, allegri, chiacchierano, ridacchiano, si fanno gli scherzetti, ogni tanto non li senti piu' perche' si addormentano, si prendono gioco dei loro genitori..
Insomma arriviamo a Milano dove alle 10.00 arriva il Papa. Si celebra. Siamo tutti sul prato. Il sole e' dietro le nuvole, non piove, c'e' la brezza. Una grande compostezza generale, tanto ascolto, tanti strilli di bambini piccoli, panini, succhi di frutta, l'immancabile caffe' alle macchinette. Eppure siamo una moltitudine, non conosco le cifre ufficiali, ma credo piu' di un milione di persone.
L'atmosfera e' gioiosa e tranquilla, ma tutti siamo con il pensiero all'Emilia e a quello che stanno passando i bambini e le loro famiglie laggiu'. Il Papa sembra molto stanco, ma la sua debolezza si traduce in parole di grande affetto per tutti, soprattutto per chi una famiglia ce l'aveva ed ora non ce l'ha piu' o la sta perdendo.
Poi ci incamminiamo verso il pullman per raggiungere la zona Fiera di Milano dove in uno dei tanti padiglioni si tiene l'incontro vocazionale del Cammino con Kiko Arguello, il suo fondatore.

Per inciso io e N. facciamo parte di questo Cammino da tanti anni perche' i nostri genitori ci sono entrati quando eravamo piccoli e speriamo tanto che anche i nostri figli facciano la stessa scelta. Se ne sentono di cotte e di crude su questa esperienza di fede, ma questo non mi tocca, e' solamente una questione di profonda ignoranza. Una persona non si giudica mai, ma se proprio bisogna farlo che sia non per il suo credo, ma per i suoi frutti.
E' per questo che mi sento libera di raccontare cosa vivo.

Una considerazione innanzitutto: ho scoperto che non e' vero che non ho piu' l'eta'!
Casomai quelle che non c'ho piu' sono le ginocchia di una volta!
Ho camminato disinvolta come una ragazzina per Milano per qualche oretta al passo dei miei figli che anzi ogni tanto si lagnavano: quando si mangia? (ANCORA???) sono stanco! quanto e' lontano 'sto pulman? se vado piu' veloce mi compri un gelato?
Pero' quando si e' trattato di accovacciarmi in mezzo alle persone per terra, a gambe incrociate nel padiglione della Fiera perche' non c'erano piu' posti a sedere, per tutta la durata dell'incontro (circa tre ore), alla fine mi sembrava di avere perso l'articolazione del ginocchio sinistro e che la mia gamba si fosse tramutata in una colonna di marmo!!!
Una volta ci sarei stata giornate intere in quella posizione.

L'incontro e' stato molto molto bello. E per certi versi anche commovente.
Abbiamo ricevuto una catechesi su una lettura di S.Paolo che mi ha chiarito parecchio le idee sulle mie paure. La paura della morte e della sofferenza.
Ma c'e' stato un passaggio che volevo condividere con tutti che mi ha particolarmente colpito.
Kiko parlava della bellezza. Effettivamente da uno che e' stato tutta la vita un'artista ti puoi aspettare una sensibilita' particolare per il Creato e per cio' che di "bello" sta nel credere. In fondo ognuno usa un proprio linguaggio. Pero' questa e' stata una novita' per me: la bellezza sta nella RELAZIONE. Facciamo un esempio: il prato di montagna verdeggiante e' bello perche' sta ai piedi della montagne altissime, le montagne sono belle nella loro maestosita' perche' si stagliano contro il cielo azzurrissimo, il cielo infinito e' ancora piu' azzurro se porta in se' il bianco delle nuvole e cosi' via. Cioe' la bellezza sta nella relazione tra le cose, nella condivisione delle esistenze, nell'amore. L'unione e la comunione generano la bellezza.
L'egoismo, la prevaricazione producono la solitudine. Nella sua accezione piu' brutta: abbandono, isolamento, incomunicabilita'.
Questo mi ha tanto colpito.
Non e' questione di stare soli. Anche gli eremiti hanno scelto questa via. ma per stare con Cristo.
Conoscevo una ragazza che si chiamava F. Un giorno non ricordo a che eta' (credo circa a vent'anni) si e' sentita amata ed accettata per quello che era. Si e' innamorata del piu' bello tra gli uomini, e' stato un colpo di fulmine. Oggi vive ad Offida in un monastero di clausura e si chiama suor Maria Sofia. Io non l'ho piu' vista, ma ho letto alcune lettere che ha indirizzato a N. che la conosceva molto meglio di me.
Una parola sola: felice. Come in viaggio di nozze.
La bellezza sta nella relazione. E' vero, e' proprio cosi'. Anche quando desidero rimanere sola in realta' se voglio veramente sentirmi felice non posso stare senza relazionarmi con qualcuno o qualcosa.

Al termine di quest'incontro moltissime famiglie presenti si sono date disponibili per la missione nei paesi del mondo i cui vescovi richiedano testimoni cristiani. Alcune partiranno per l'Asia. Ne conosco diverse ed invidio questa grande liberta' di lasciarsi condurre e di sperimentare che la vita non viene dal perseguire i propri obiettivi, ma dal saper ricevere gratuitamente cio' che e' previsto per noi.
I loro figli sono i bambini piu' sereni e tranquilli dell'universo creato!!! Ogni volta che li incontro al ritorno in Italia subito mi confronto con loro, la tentazione e' troppo forte: cos'e che hanno piu' di me?In genere io con tutte le mie sicurezze (casa, lavoro, macchina, vacanza) in realta' mi sento sempre un po' piu' isterica ed angosciata.

Al ritorno abbiamo chiesto ai nostri bambini se c'era qualcosa di questa giornata che gli era piaciuto.
Si sono messi al microfono uno dopo l'altro con il loro fortissimo spirito di imitazione.
Pero' ognuno ha sottolineato un'aspetto diverso e dico la verita' alcuni di loro mi hanno proprio sorpreso per la capacita' di notare piccoli particolari che noi adulti non percepiamo piu'.
"Mi ha colpito quando ci hanno chiesto se volevamo pregare perche' Gesu' suscitasse vocazioni e siamo stati zitti per qualche minuto: e poi infatti tante persone si sono alzate per dire di si. Allora e' vero che le preghiere vengono ascoltate!!!"
Cio' che parla in loro e' l'innocenza e lo stupore.
In questo senso quando guardo i nostri figli di fronte ai fatti della vita capisco cosa intendeva Gesu' quando diceva:"Se non vi farete piccoli come questi bambini non entrerete nel Regno dei Cieli!".
Devo guardare dove guardano loro per vedere dov'e' questo Regno dei Cieli!

mentre navigavo ascoltavo la compilation dell Zecchino d'oro 2010:
"..E' importante la preghiera di un bambino, e' importante perche' nel suo cuore ha la bellezza che al Signore da' un sorriso, la Bellezza che il mondo salvera'.." ed io che 'sto Zecchino..latte alle ginocchia...

2 commenti:

  1. ciao! ti leggo dal primissimo post... non so neanche più come ti ho trovata.
    viviamo anche noi tra le montagne, abbiamo tre figli, crediamo nel Signore, abbiamo un rapporto personale con il Creatore dell'universo e abbiamo accettato con gioia il messaggio di salvezza descritto nella Parola di Dio.
    Avrei voluto già scriverti diverse volte, ma il più delle volte ti leggo la sera, e poi il sonno sopraggiunge ;)
    oggi sto un po' così, mal di gola... e ti dedico qualche minuto. E' interessante leggerti, la tua visione della famiglia, del rapporto con Dio, il senso di trasmettere ai figli l'amore per e di Dio. Quante volte mi sono ritrovata a pensare assieme a mio marito che il modo di guardare dei bimbi è una ricchezza, loro accettano le verità bibliche come una semplicità disarmante.
    Ho già scritto tanto, ma vorrei aggiungere ancora una cosa sulla paura della morte e della sofferenza. Gesù ha vinto. E' morto, ma la morte non l'ha vinto. dopo tre giorni é risorto, Egli vive, e in Lui viviamo noi. E' una certezza che niente può portarci via e c'incoraggia anche quando pensieri più che normali, in quanto uomini, si fanno strada nei pensieri. La nostra fede vince.
    Ti auguro una buona giornata,
    A.

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    1. Ciao A. che bello leggerti! Sono contenta di conoscerti per quanto lo consenta un mezzo come questo...Ti ringrazio di queste parole che condivido davvero.
      Auguro anche a te una serena giornata e...un bacetto ai tuoi bambini!
      Scake

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