vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

sabato 8 settembre 2012

Quattro stelle tamarre


Ommioddio!
Anzi no…
Oh mein Gott!
Siamo circondati dai germanici.
In questo villaggio turistico gli italiani si contano sulle dita delle mani.
Eppure siamo in Italia, Caorle per la precisione.








Non so quante centinaia di migliaia di metri quadri occupi questo posto, so solo che comprende un campeggio con centinaia di piazzole per tende, camper e roulotte, zona bungalow, zona chalet, zona apart-hotel, quattro ristoranti-pizzeria, tre bar-gelateria, bazar, negozio di articoli sportivi, edicola, negozio di souvenir, farmacia, luna park, teatro, supermercato, tre uffici animazione, scuole sportive, noleggio trabiccoli a pedali a quattro ruote, acqua-park con scivoli e nave dei pirati, piscina olimpionica e per finire campo da golf.
Non diro’ il nome perche’ non ha bisogno di pubblicita’.

La sensazione e‘ quella di essere ancora all‘estero!
L. mi ha detto oggi:“Mamma quel bambino mi ha parlato in italiano!” manco fossimo al parco giochi dei Meadows ad Edinburgh!
Io dico germanici perche’ sembrano tutti tedeschi, olandesi, belgi, ma ieri davanti ai lavandini per le stoviglie ho sentito due bambini di 3 e 4 anni parlare una lingua molto bella, molto musicale che si e’ rivelato essere invece ungherese. In effetti non aveva niente a che fare con il Tedesco che e’ “duro e spigoloso”: ricordo mia zia E. natia di Colonia-Koln chiamare mio zio “SCHATZ!” ed io che pensavo fosse incazzata con lui ho scoperto dopo un po’ che schatz sta per caro!

Mi ha sempre colpito delle mamme tedesche come vogliano mostrare di essere efficienti ed organizzate: girano con i loro passeggini fighissimimodelloultrasuper, con dentro toddler biondi, pettinati (soprattutto se sono femmine mostrano collezioni intere di mollette ed elastici carinissimi) che masticano biscottini, gommose alla frutta o succhiano chupachups, con le crocs ai piedi (per i miei figli non c’era ciabatta che tenesse: sempre scalzi come gli indigeni amazzonici) e occhiali da sole. Vanno in spiaggia superattrezzate trascinando quei fantastici carrellini di legno con le ruote (anche mia zia ce li aveva!) colmi di sdraio, tendine parasole (l’ombrellone fa troppo italienisch), asciugamani, accappatoi, biberon, salviette umidificate, palette e secchielli INDISTRUTTIBILI, salvagenti a forma di squalo-cavalluccio-marino-orsopolare, tramezzini, patatine, limonata, aranciata e tutta quella roba liquida zuccherosa che finisce per ATA. Loro sorridenti, costumino due pezzi, non un filetto di ciccia, ridono, si alzano 440 volte in mezz’ora per spolverare i culetti dalla sabbia (che se solo gli lasciassero addosso il costume a quei ragazzini invece che levarglielo appena mettono piede in spiaggia!), asciugarli dall’acqua marina, incremarli, nutrirli, comprargli il gelato dall’ambulante.  Cenano prestissimo: alle 19.30 I figli sono vestiti di tutto punto, masticano ancora caramelle, si comprano l’ultima gigiata dell’estate (braccialetti luminosi, girandole che cambiano colore, monopattini snodabili lampeggianti) e loro mamme tutte fighettepettinateabbronzate con il top coordinato al pantaloncino, lo smalto colorato sulle unghie, ancora hanno voglia di ridere a gola aperta al lume di candela davanti ad un boccale di birra che llevate.

Sinceramente un po’ sono sconcertata un po’ le invidio.

Io sono qui spompata con la pressione ai minimi livelli storici, con trecento punture di zanzara per gamba, poco tempo per pettinarmi e taaaanto sonno. Ce l’avrei la voglia di ridere a gola aperta ed ogni tanto l‘occasione c‘e‘ (grazie agli impegnativi, ma mitici Fab Five) , ma mi manca tutta quella tonicita’, quell’andatura scattante, efficiente appunto.

Certo poi magari ti accorgi che loro hanno dei mariti generalmente TAMARRISSIMI.
Da una neanche poi cosi’ attenta analisi del soggetto germanico eta’ media 40 anni di sesso maschile risulta che
A) il lato B e’ tatuatissimo: ieri ho seguito incredula un tipo che mi camminava davanti spingendo un passeggino per guardare meglio l’enorme crocifisso che portava tatuato sulla schiena. C’era Gesu’ pendente da una croce che andava da spalla a spalla e dal collo all’osso sacro. Sotto al posto dei classici Maria e S.Giovanni ai piedi della croce c’erano i nomi e cognomi in stile gotico di lui e la moglie (credo…) e alla base una data. Polpacci e bicipiti fasciati da motivi tipici mahori.

B) il lato A e’ imbarazzante: intorno a quell’eta' il ventre comincia a spostarsi ahead, cioe’ esce dalla cavita’ addominale liscio e teso come un’anguria. Dal diaframma in su pettorali da palestra, dal diaframma in giu’ panza da bevitore dell’Oktober fest. Ovviamnete boxer da spiaggia relegato rigorosamente piu’ in basso cosi’ che di profilo sembrano incinti di 6 mesi.

Di tatuati sulle spiagge italiane ce n’e’ tantissimi davvero, italiani pure ovviamente e parecchio tamarri, volendo sembrare tutti calciatori della nazionale.
Ma con quel profilo sono solo d’oltralpe.

Mio marito invece quest’anno sfoggia un look da ricercatore universitario con colorito tipico da raggi dello schermo del pc. E’ secco, pallido, stanco. La pancia di solito piatta e asciutta quest’anno rientra direi. Dopo due mesi di pranzi a base di panino ed hamburger alla mensa dell’Universita’ scozzese e cene di insalata e frutta per non andare in ipovitaminosi non e’ proprio in formissima diciamo. Queste sono le sue ferie (ad Edimburgo si era concesso quattro giorni) e pensa solo a come far divertire i figli. Li abbiamo iscritti al Miniclub, ma si sente in colpa e non li molla.
“Ma dai rilassati cavolo!” gli ho detto “Fai come loro! Non vedi come sono tranquilli ‘sti tedeschi? Beviti una birretta e fatti un gelato ogni tanto!” “E tu?” mi ha chiesto lui.

Io?

Io mi sono comprata lo smalto azzurro.

2 commenti:

  1. ...e vorresti mettere la classe di una donna italiana con smalto azzurro alle unghia dei piedi, che fa pandan con gli infradito e che si abbina perfettamente al colore del disegno del prendisole? Questa è classe e la classe non è acqua.
    Saluti
    La madame

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  2. grazie Madame! Mi hai fatto troppo ridere e sei troppo buona!!!!
    Scake

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