vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

venerdì 21 settembre 2012

So cosa voglio



Voglio cercare i miei figli tra la folla di scolari che si riversa sul marciapiede quando e' ora di tornare a casa. Quegli istanti di apprensione perche' non so se mi vedranno e se io riusciro' a vedere subito loro. Voglio accarezzare con lo sguardo quelle faccette stanche, quelle spalle curve sotto il peso dello zaino, quella felpa trascinata per terra. Voglio godermi i loro occhi che si illuminano quando mi vedono. "Maestra c'e' la mia mamma! Posso andare?" e incespicando tra piedi di adulti e cartelle di compagni mi vengono incontro sorridendo. Si, sono io la loro mamma. 



Voglio rispondere con sicurezza a quella domanda che ogni mattina mio figlio G. mi rivolge prima di chiudersi dietro la porta di casa e uscire: "Mamma vieni tu a prenderci oggi?" "Si G. vengo io". Voglio vedere ogni mattina i suoi dentoni bianchi che spuntano dietro le labbra che sorridono contente e illuminano la sua faccia perennemente abbronzata.

Voglio essere li' quando M. sta zitta ed il suo silenzio e' denso di parole. Voglio essere li' per aspettare che parli, che chieda, che racconti.

Voglio darmi ancora un'altra l'occasione per calmare le paure di E. invece che sgridarla accusandola di comportarsi come una bambina piccola, cosa che effettivamente e'. Voglio darmi ancora un'altra occasione per ascoltare i suoi racconti senza fine infarciti di milioni di particolari invece che automaticamente perdermi al primo "cioe'". Voglio darmi ancora un'altra occasione per essere la mamma dolce ed affettuosa che si merita quella dolce stellina del paradiso.

Voglio avere il tempo e la voglia di disegnare per L. centinaia di principesse perche' lei possa colorarle, leggerle tutte quelle storie che desidera ascoltare, spingerla sull'altalena per ore ed ore.

Voglio avere la forza ed il tempo per esercitarmi a reagire alle monellerie di E. con calma e lucidita' invece che perdere subito la tramontana. Voglio abituarmi a capire subito quando sta cercando affetto, quando usa lo scontro per interagire con me e sentirsi a centro dell'attenzione, quando vorrebbe tornare piccolo, come quando L. non c'era e lui era il piu' coccolato. Voglio poter aspettare con pazienza che torni a chiedermi scusa e a prendersi un abbraccio, come fa sempre quando ha capito che cosa ha fatto.

Voglio aspettare tutte le sere N. con la cena pronta o quasi, quando ritorna dal lavoro deluso o preoccupato. Voglio essere io a guardarlo storto se ha fatto tardi e non viceversa. Voglio farlo sedere a capotavola con attorno i suoi figli perche' guardi negli occhi i suoi progetti meglio riusciti anche se non sono mai stati progetti.

Voglio un sacco di altre cose.
Pedalare per andare a fare la spesa.
Camminare ascoltando al radio.
Vangare l'orto e strappare le erbacce.
Andare a casa dei miei senza i minuti contati. 
Fare la preghiera del mattino consapevole.
Guardarmi nello specchio prima di uscire.
Scrivere quando mi sento di farlo.
Permettermi il lusso di leggere e rileggere.
Fare delle foto.

Ma se torno al lavoro a gennaio saranno tutti sogni nel cassetto.


8 commenti:

  1. ... non capita spesso ma sono senza parole ... sento tutto quello che dici, penso sarebbe un gran privilegio vivere tutti i momenti che descrivi ... vorrei fare altre scelte ma io non ci riesco. Ti auguro di tenere tutti i sogni in bella vista, una famiglia come la tua e' cosa rara, davvero.
    Un abbraccio

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  2. ...anch'io sono senza parole...Che commozione!!! Questo post è un condensato di sentimenti nobili e delicati. Sei una bravissima mamma, una bellissima persona, una donna piena di risorse e di capacità. Sono sicura che anche con meno tempo saprai dare ai tuoi figli le risposte giuste ai loro bisogni.
    Un caro ed affettuoso abbraccio
    La madame

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  3. ...però c'è un "se"....una piccola speranza? ..

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  4. O mamma grazie grazie a tutte voi!
    Dentro di me c'e una lotta grandissima e voi donne che lavorate o che lo avete fatto per anni sapete di cosa parlo.
    Aspetto un segno che come un faretto illumini la foto giusta nella mia testa perche' possa CON SERENITA' attaccarla sull'album delle scelte che abbiamo fatto io e N. per la nostra famiglia.
    MA COME MI VENGONO 'STE METAFORE??? Oggi mi sento un po' Amanda Soule...
    a parte tutto
    GRAZIE Scake

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  5. Ciao, anche io mi sono emozionata con le tue parole pensando ai mie figli che crescono, al fatto che non vorrei perdermi mai assolutamente nessun guizzo dei loro occhietti così gioisamente avidi di vita, che vorrei esserci sempre, nel bene e nel male perchè il tempo con loro è quello più prezioso! Se anche le ore di una giornata fossero cinque volte tante sono sicura che con i tuoi figli sapresti sempre come impiegare tempo ed energie...sono appena arrivata qui sul tuo blog e forse mi manca qualche tassello di cui hai gia parlato ma mi chiedevo piuttosto come eri organizzata prima di quest'anno, come hai tenuto a bada famiglia e lavoro fino ad ora.

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  6. Ciao mammaFede,
    benarrivata qui!
    In questo blog il "prima" non c'e': ho iniziato a scrivere tre giorni prima di entrare in aspettativa non retribuita.
    Il "prima" era fatto di babysitter, corse folli, sensi di colpa, attacchi di ansia, stanchezza infiniiiiiita, ma anche mezzo stipendio in piu' e tanta soddisfazione per un lavoro per cui ho studiato tanto e che mi piace un sacco.
    Se almeno il lavoro fosse una schifezza sarebbe piu' semplice...con tutto il rispetto per chi non ce l'ha!
    Grazie
    Scake

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  7. Grazie per la calorosa accoglienza... prima hai fatto i salti mortali, in effetti con 5 figli non poteva che essere così' e capisco anche la necessita' di una pausa. Chissa' forse rinunciare al lavoro adesso potrebbe non precluderti in assoluto un futuro reinserimento nel mondo del lavoro ... ti auguro (se non hai gia' deciso ) di trovare le risposte che ancora cerchi.

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  8. ciao Scake,
    la risposta sta in tutto quello che provi, e forse non c'è risposta che accontenti, le donne non possono fare una scelta, devono decidere qual'è il male minore e agire di conseguenza. Sempre al tuo fianco,

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