vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

giovedì 12 dicembre 2013

12 dicembre 2013 - vigilia di Santa Lucia

E` passato parecchio tempo dall'ultimo post. Ho avuto piu` lavoro del solito in quest'ultimo mese: ho dovuto mettere da parte letture, ferri da lana e computer. Ho comunicato col web solo via tablet e poi ho fatto un'altra scoperta: Pinterest.
Un'autentica rivelazione per vari motivi. Innanzitutto e` un contenitore di idee infinito e poi mi ha aiutato parecchio ad archiviare tutte quelle voci che salvavo sotto "preferiti", ma che poi era cosi` scomodo andare a ripescare. E comunque scegliere in base alle immagini e` molto piu` bello!
Qui trovate la mia pagina e appena sapro` mettere anche un banner che mi piace sul blog ce lo aggiungero`.

Oggi pero` mi sono dedicata tutta la mattina a due cose sole: la preparazione della catechesi sull`Eucarestia che portero` sabato mattina a conclusione di questo intenso periodo di evangelizzazione in Parrocchia e la preparazione di Lussekatter.
Entrambe le cose mi hanno fatta arrivare al pranzo felice e soddisfatta come non ero da parecchio tempo.
Di solito gli impegni mi creano una certa ansia e quando sono stanca anche cucinare diventa un peso, ma oggi e` stato piacevole: lavorare in cucina da sola, alla luce del sole, ascoltando jazz e bevendo te`.

L'anno scorso avevo fatto il mio primo esperimento con i Lussekatter trasformandoli in asinelli e scalette com'e` nella tradizione di questo paese. Quest'anno ho ripetuto la cosa cambiando anche le forme e lasciandomi ispirare dalle immagini raccolte su Pinterest.
La ricetta la trovate nel post dell'anno scorso qui.

Stasera Santa Lucia-Scake distribuira` i Lussekatter nei sacchetti e li lascera` fuori della finestra per i bambini di questa casa e per i nipotini.
E domattina colazione con i fiocchi!











mercoledì 27 novembre 2013

Confort food 6 - uno stufato "very british"


Il cielo e` celeste e terso, il tepore dei raggi solari e` piacevole mentre l'ombra freddissima.
Gli alberi sembrano impazziti: il canto del cigno delle ultime foglie che infuoca le montagne, il rosso, l'arancione, il giallo, il verde spento, il marrone ed il sempreverde intenso degli abeti.
Uno spettacolo incandescente!
Esco a piedi e cammino con lo sguardo sempre all'orizzonte, non mi va neanche di ascoltare la musica o la radio con le cuffiette. Mi godo quello che ho attorno e che freneticamente si prepara all'inverno, alla neve, al gelo.

Anche oggi sto per uscire, ma prima inforno lo stufato di maiale e mele e adagio l'impasto del pane alla zucca nella ciotola per la lievitazione.

Quando tornero` all'ora di pranzo il silenzio rotto solo dal ronzio del frigorifero, il calduccio, il profumo e la luce nella mia cucina saranno l'accoglienza ideale per un pasto veramente frugale (promesso!) e un caffe` bollente accompagnato dai biscottini del Cookie Swap di Elena (altrimenti detta Comida) a cui io purtroppo non ho potuto partecipare.
Per fortuna che Stefania me li ha  gentilmente e squisitamente offerti assieme ad una tazza di te` ieri. Se volete vederli e trovarne le ricette andate sul sito di Elena che a breve scommetto postera` qualcosa di STUPENDO!
Quello dell'anno scorso qui e qui.

lunedì 18 novembre 2013

the Ultimate Pumpkin Pie

Scusate se sono un po' monotematica. Ultimamente non faccio altro che sparare ricette.
Di dolci poi.
Forse sono frustata.. la dieta...che volete....
E diciamo anche che pure l'ingrediente e` quasi sempre lo stesso, ma ci tengo a passarvi queste ricette con la zucca perche` potrete realizzare piatti in cui il sapore di quest`ortaggio non e` cosi` predominante e quindi anche se in famiglia c'e` qualcuno che non la sopporta cosi` la gradira` di sicuro. Ne sono praticamente certa perche` qui e` M. che non la puo` vedere eppure ancora non mi ha restituito un piatto pieno!

sabato 9 novembre 2013

♥ Dolce Tobia ♥



Due giorni fa e` nato Tobia il figlio di B. e D. che sono nostri amici da tanti anni.
Oltre al papa` oggi c'e` un'altro maschietto in casa...
EGGRAZZIEADDIO! Perche` fino ad ora erano le donne a farla da padrone: quattro figlie femmine piu` la madre non e` uno scherzetto vero D.????

giovedì 31 ottobre 2013

Cene d'autunno - parte prima

Con quest`arietta ne` fredda ne` calda la sera vien voglia di suggere una cosa leggera ma sfiziosa: un minestrone (il nome pero` non e` mai invitante), della zuppa oppure una semplice minestrina.
Solo che questi bambini sono piuttosto esigenti e a presentargliela troppo spesso e` un coro di lagne.
"Ma insomma" dico io "siamo proprio una famiglia di pastasciuttari!!! Non si puo` cambiare musica ogni tanto?".
Poi giorni fa ho fatto una passeggiata in mattinata e nel giro di pochi km avevo raccolto una pannocchia da uno stelo di mais caduto in mezzo alla strada dal suo campo di appartenenza, dei ricci di castagne, un broccolo dall'orto. Ma era solo uno di tutto e non avrei saputo come usarli per noi 7.
Percio` li ho semplicemente messi assieme: un po' di ingredienti di stagione in un accostamento insolito e ne e` uscita questa minestra delicata un po' diversa che ha soddisfatto praticamente tutti.

Il tocco coreografico comunque ha aiutato molto...



Minestra d'autunno
per 6 persone:
una pannocchia fresca
due manciate di castagne
due fette di zucca (circa g)
una cipolla piccola
un broccolo siciliano
un gambo di sedano
una carota
pastina di semola minuta (facoltativo)
parmigiano grattugiato
olio evo
sale

Preparate le castagne incidendole e mettendole in padella ad arrostire, in alternativa in microonde a potenza massima per tre minuti. Sbucciatele ancora calde.
Fate un soffritto con olio evo e con sedano, carota e cipolla tritati in una pentola dai bordi alti.
Mettete a bollire dell'acqua a parte. Dividete in cimette il broccolo, togliete al suo gambo la parte esterna piu` dura e riducetelo in cubetti. Una volta che il soffritto e ben dorato e la cipolla trasparente aggiungete il broccolo e fatelo insaporire, poi le castagne divise a meta`. Aggiungete tanta acqua quanta ne serve a coprire tutto per un dito. Lasciar sobbollire. Intanto sgranate i chicchi di mais o se non riuscite ponete la pannocchia in verticale su un tagliere e con un coltello affilato tagliate alla base dei chicchi dall'alto verso il basso per staccarli. Metteteli nella minestra. Con uno stampino per biscotti piccolo ritagliate delle formine dalle fette di zucca spesse mezzo centimetro, cio` che resta della zucca riducetelo a dadini e poi mettete tutto nella minestra. Aggiustate di sale e quando il mais e` cotto spegnete. Servite nelle fondine calde con parmigiano e olio evo a crudo.
Io l'ho mangiata senza pastina, ma loro ci volevano pure le stelline...
A seguire carrello di formaggi per non smentirci mai.

Che ne dite?





 

domenica 27 ottobre 2013

Banana Bread: io lo amo.





 
Oggi vi do` una ricetta senza tante premesse.
Ho trovato quella giusta, forse un po' contaminata perche` se non ho capito male questo dolce e` americano, mentre la mia versione e` inglese presa da River Cottage, ma vi assicuro che e` semplicemente D E L I Z I O S A: profumata, aromatica, dolce, con una goduriosa micro-crosticina caramellata in superficie, soffice e un po' bagnata come piace a me.
E` il Banana Bread e a dispetto del suo nome rientra nella categoria dei plumcake.
Il gusto della banana si distingue, ma non predomina, anzi si amalgama armoniosamente alle note aromatiche che vengono dalle spezie. E` una merenda fantastica, perfetta per il te`.
 
Potete immaginare la fatica di aspettare ad assaggiarlo fino al giorno dopo a colazione, unico momento in cui mi concedo una cosa dolce!!!
Ma ce l'ho fatta.
 

Ho provato altre due ricette, ma questa fin'ora e` la migliore secondo me. Se non avete il cardamomo in polvere non disperate perche` con un grattatina di buccia di limone e la cannella va benissimo lo stesso, cosi` come se non riuscite a trovare lo zucchero muscovado: usate uno zucchero di canna, lo zucchero grezzo e` piu` aromatico di quello bianco, con un sapore ed un odore piu` caramellato, per questo rende meglio in questi dolci rustici.

Banana Bread
per 8-10 fette:

250g di farina 00
mezza bustina di lievito vanigliato
un pizzicone di sale
mezzo cu di cardamomo in polvere
mezzo cu di cannella in polvere
100g di burro freddo in cubetti
250g di banana MOLTO matura (circa 2 sbucciate)
un uovo leggermente battuto
100g di zucchero muscovado
1 Cu di zucchero semolato
100g di uvetta

Mescolate farina, lievito, sale e spezie in una ciotola capiente. Metteteci il burro e con la punta delle dita fredde riducete in briciole di farina e burro. Fate un pozzetto nel mezzo del briciolame. A parte unite l'uovo con le banane schiacciate con i rebbi di una forchetta fino a consistenza di purea. Poi versate le banane nel briciolame, aggiungete lo zucchero e le uvette, rendete omogeneo mescolando con un mestolo ed infine versate il tutto in uno stampo da plum-cake imburrato e infarinato. Livellate con un cucchiaio bagnato e cospargete con il cucchiaio di zucchero. Infornate a 180 gradi per 45 minuti. Toglietelo dallo stampo solo dopo aver aspettato 5 minuti dall'uscita dal forno perche` il dolce riposandosi un po' tendera` a staccarsi dalle pareti dello stampo. Inoltre tagliate solo quando e` freddo altrimenti non restera` in fetta perche` tende a sbriciolarsi.


 

lunedì 21 ottobre 2013

Nuova di zUcca

Ho tenuto duro per un po', non accettavo l'idea che l'autunno fosse davvero in corso.
Ma non  perche` ce l'avessi con l'autunno, anzi e` praticamente la mia stagione preferita.
Volevo solo che arrivasse con piu` calma, per tenere lontano ancora per un po' l'inverno con i suoi compagni: freddo e buio.
In Istagram erano tutte zucche, castagne, zuppe e conserve. Ed io pensavo:"no dai no".
Mi irrita vedere le giornate che si accorciano cosi` rapidamente, il sole cosi` spesso basso all'orizzonte che ti entra negli occhi mentre guidi la macchina, che alle 16.30 non batte piu` sulla finestra del salotto e l'aria che appena la luce si attenua e` gia` aggressiva, tagliente sulla pelle.
Mi irrita che il mio orto smettera` a breve di produrre cose buone e croccanti. Mi irrita la pioggia noiosa, insomma mi irrita che arrivi l'inverno, perche` qui da noi l'autunno quello dorato e tiepido dura poco e il freddo da cappotto arriva presto.

sabato 12 ottobre 2013

Sono uscita dal tunnellellelle del imbian-ca-tu-u-u-u-ra ! L'hummous dell'imbianchino



E per festeggiare questo lieto evento un lunch di sapore medioorientale che da un pezzo ci stavo dietro.

Tutto inizio` con Francesca che il giorno in cui decise di licenziarsi si concesse l'hummous del disoccupato (che poi hummous, hummus, tahina, thina, tahini ...dovrei studiare un po' le lingue) e mi fece venire una voglia, ma una voglia, ma una voglia che sono andata a fregare il sesamo fresco a mia madre (che lo usa per fare il gomasio: altro capitolo) per partire dall'inizio: io le cose le voglio fare dalle basi non dalle salse pronte.
Ma questo perche` sono qui, perche` se fossi li` a Tel Aviv andrei a mangiarmi l'hummous dove vanno i locali senza troppe fisime...

Dovevo fare il pane arabo. Seh!
Non avete idea che cosa sia stata casa mia questa settimana. Ieri sera invece che impastare il pane per farlo lievitare la notte in frigo, mi sono impastata nel letto e buonanotte ai sonatori.

mercoledì 25 settembre 2013

Di cibo, diete e salute



"Non credo nella sfiga, ma quando dici che sei a dieta ti porti sfiga da sola".
Questa e` mia, ma potrebbe essere inclusa negli aforismi di Oscar Wilde no?

Il mio piu` grosso problema con la dieta (lo dico spudoratamente: mi sto giustificando) e` che cucino molto.

Cucino per necessita`:
  • piu` cucini piu` risparmi, scegliere i tagli di carni meno pregiati, prendere la verdura esclusivamente di stagione magari terrosa dall'orto o dal banchetto del mercato vuol dire risparmiare in termini di soldi, ma prende molto tempo, perche` la carne che costa meno di solito va cotta di piu`, perche` la verdura va pulita, preparata e inoltre per non essere ripetitivi in cucina e` necessaria un po' di creativita'. E comunque fattela veni' l'idea 365 giorni l'anno!
  • ho una serie di parenti molto stretti in casa perennemente affamati. A volte rasento la disperazione! Soprattutto in estate quando si muovono molto e bruciano energie gli intervalli tra un pasto e l'altro si accorciano, gli spuntini sono piu` consistenti e i piatti in tavola piu` abbondanti.
  • mio marito e` un viziatone. Colpa in primis della sua mamma che ha abituato i suoi figli a mangiare bene e molto vario cucinando pesce e reinterpretando gli avanzi con fantasia. Colpa mia che i primi anni di matrimonio ci tenevo a fare contento il maritino cucinandogli cose buone e poi negli anni spinta dalla curiosita` "I let my oven wandering all over the world" e adesso siamo arrivati al punto che "Amore perche` non mi porti fuori a cena?" "Ma ciccia si mangia cosi` bene qui a casa nostra!". SNORT E SGRUNT!





Cucino perche` mi piace mangiare.
Io vengo da una famiglia di mangioni. Ci piace mangiare bene e tanto e sono stata abituata che la giornata gira attorno ai due pasti principali che vanno preparati con cura e intelligenza. E` cresciuta con gli anni la consapevolezza che salute passa dal piatto e quindi la ricerca degli ingredienti e` accurata, non dico maniacale, ma molto attenta si.
E poi la ripetitivita` mi fa tanta tristezza.
Cucinare per gli altri, preparare la tavola, sedersi in compagnia e` un ottimo modo per me di passare il tempo, molto piu` divertente che andare per negozi o fare una partita a tennis (sport che adoro).
Quando ero ragazza andavo matta per i piatti salati, in un buffet non andavo mai in cerca della torta. Adesso invece ho una perenne sensazione che mi manchino zuccheri! Mi tengo il posticino per il dolce e lo attendo con trepidazione.

Per cui fare la dieta per me e` una pena e una fatica allucinante.
Pero` la devo fare, so che la devo fare, per questioni piu` di salute che estetiche.
Nel dicembre del 2012 mi sono lanciata molto convinta e sono stata brava fino  febbraio, sono calata senza fatica di 4 chili solo riducendo le dosi, ho tenuto duro perfino sotto le feste di Natale!
Poi con la primavera e` subentrata una stanchezza tremenda e la mole di lavoro con la famiglia e gli impegni di questi figli mi hanno travolto come una slavina e io sono rimasta sotto.
C'e` anche un altro motivo per cui faccio fatica a rinunciare a mangiare: la sensazione della fame, lo stomaco che reclama il cibo mi terrorizza, mi fa salire l'ansia. I primissimi sintomi della malattia che mi ha colpito nel 2009 furono proprio gastrici: dispepsia, nausea, crampi allo stomaco, iperpiressia e altre cose simpatiche. Percio` ogni disturbo allo stomaco oggi mi riporta indietro nel tempo e vado nel panico: svegliarmi di notte con lo stomaco che brontola vuol dire restare sveglia seduta nel letto al buio con la paura che sale verso la gola.
Brutto brutto lo so.
Pero` ke kavolo mica posso permettermi di non calare i kili che devo calare per via della paura!
Enno`.

Cosi` da qualche giorno il mio motto e` "THINK THIN" ovvero "PENSA MAGRO".
Perche` nella maggiorparte dei casi (a parte qualche fortunatissimo personaggio) le persone magre mangiano meno, decisamente. Io magra non sono mai stata, pero` quando stavo male passavo intere giornate saziandomi con un solo biscotto e una camomilla. La fame ha molto di psicologico e pensare al cibo come una persona che mangia poco vuol dire sentirsene un po' piu` distaccata.

Detto questo oggi ho pesato tutto, differenziato i pasti tra me ed i miei figli, ho bevuto molto e ho cercato di avere con il cibo un rapporto sereno. Io non lo so quanto durera`, ma sara` almeno un tentativo fatto.
Negli anni (vuoi anche per la mia professione) ho accumulato una serie di nozioni intorno al mangiare correttamente per cui potrei essere consultata come un'enciclopedia, lo dico senza falsa modestia perche` e` stata una necessita` imparare il comportamento corretto a tavola e di conseguenza anche in cucina.

Oggi a apranzo per esempio mi sono cucinata un risottino sfizioso stufando le cipolle nel latte invece che rosolandole nell'olio e usando l'odioso riso parboiled.
Chi deve perdere peso il riso e` meglio che lo mangi parboiled perche`il trattamento subito dopo la brillatura impedisce durante la cottura casalinga di rilasciare l'amido che e` quella meravigliosa cremina bianca che permea e lega tra loro i chicchi nel risotto. L'amido subisce una scissione gia` in bocca e poi nello stomaco e dalla scissione si libera glucosio che e` la principale fonte di energia del nostro organismo. Comunque grazie al latte un minimo di mantecatura l'ho ottenuta anche per questo risotto. Inutile dire che per non coinvolgere i miei figli nelle mie rinunce accanto a me si mestolava un risotto tradizionale stupendamente cremoso...

Io comunque insisto.
Ce la metto tutta.
Ogni volta che penso al cibo nella mia mente rieccheggiano due piccole paroline "Think thin" e quando mi arrivano al naso i profumi del forno faccio mio il motto di Rocky "Non fa male!".
Nonostante cio' che segue ora a conclusione di questo post:  un piccolissimo assaggio della mia produzione settimanale.

merenda

 
Rye Levi Jewish bread in preparazione



 



soft & crusty

insignificanti melette selvatiche...




...tasty apple-cinnamom-raisin cake


dall'orto alla padella

dalle ultime fragole...

...alle provviste da stivare

Banana bread in progress

pronto da glassare con cioccolato fondente


quello per la mia colazione

con l'aiuto di L. che ha scelto lo stampino...

...cuorignocchi alla romana ♥ ♥