vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

venerdì 12 aprile 2013

Piccoli segni di primavera

fragole
 Torno nell'orto a dare un'occhiata e trovo foglioline nuove


cipolla
 Quando il mio angolo del pane e` illuminato cosi` fuori splende il sole


Un piada ripiena di crudita`



Il tarassaco di campo raccolto in mattinata direttamente nel piatto


La vecchia fontana di paese che ricomincia a buttar acqua



Sono piccoli segni che mi fanno uscire di casa.
Cammino per chilometri sfiorando l'aria fresca, la radio nelle orecchie, la spinta nelle gambe, l'ossigeno nel cervello.
Mi sento meglio.
La mattina faccio tutto di corsa pur di poter uscire, a volte chiudo gli occhi ed esco comunque (salvo poi trovarmi un parallelepipedo di 60X30X50 cm di panni da stirare).
Ma quello che mi procura in termini di endorfine una passeggiata energica e` indescrivibile.

Sono fortunata lo ammetto, attorno a me c'e' molto verde, molte strade secondarie tra prati, campi con piccole coltivazioni, alberi. Dovunque voglia andare ho sempre un'alternativa al traffico: esco di casa ed in 5 minuti a piedi sono sul lungofiume sterrato o su una piccola stradina asfaltata che si snoda tra i muretti a secco. Un cavallo mangia il fieno, un trattore gira la terra, un filare in boccio, un mucchio di letame pronto, un'orto seminato, galline che razzolano libere.
In lontananza la valle si chiude tra declivi verdi ed il castello troneggia sul suo colle.

Sto bene in questo posto.
Non ci sono nata, ma e` casa mia.
Ci siamo arrivati nel 1994 per via del lavoro di papa` e poi (nonostante un marito veneziano per cui Venessia s'e` sempre Venessia) ci sono rimasta.
Qui c'e' tutto: attivita` e tranquillita`, movimento e calma, necessita` e frivolezze.

Il mio concetto di casa e` molto elastico, sono abituata al movimento: primo trasloco a 9 anni, secondo a 21, universita` a 130km e fidanzato a 140 quindi una vita sul treno...
Cambierei ancora se fosse necessario.
Mi sento di non avere radici grosse da nessuna parte, niente che non si possa sfilare dal terreno con una tiratina decisa. Se non fosse per la vicinanza con i miei genitori che adesso hanno bisogno di viaggiare a vista, forse me ne andrei.
Pero` qui si sta proprio bene.

Mannaggia ripiove...


 

2 commenti:

  1. Persino nella nostra grigia città oggi finalmente si sta benissimo e il sole ci ha scaldato durante una magnifica passeggiata lungo il Po.
    I segni di primavera non li ferma neppure il cemento, per fortuna!
    Se vivessi dalle tue parti non me ne vorrei andare mai, ma in fondo qui io ci sono nata e non ci sto così male ... Buona primavera e speriamo duri!

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  2. Si speriamo! E un giorno mi verro` a fare una passeggiata sul Po che lo dico da tanto e non l'ho ancora fatto!
    Ciao ciao

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