vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

domenica 21 luglio 2013

omissioni

un'omaggio VEGETALE... dall'orto!

::NATURA VIVA:: (verdura su marmo)

Eccomi qui dopo un'abbondante manciata di giorni.
Non sono mai stata così assente dal mio blog come in questa estate.
La cosa mi preoccupa perché l'idea di perdere il contatto con le persone che mi leggono mi angoscia.
L'altro blog poi è in pausa da fine maggio nonostante tutti noi (perfino mio maritoooooo!?!?!) stiamo piacevolmente divorando tonnellate di libri. {A proposito ve lo fate un viaggetto ogni tanto nel nostro blog di lettura?}

Ma devo darmi tempo.

Per una mamma l'estate è un periodo estremamente impegnativo.
In realtà chi va in vacanza da giugno a settembre sono i nostri figli, noi genitori continuiamo a lavorare fuori e dentro casa con la preoccupazione in più che questi benedetti ragazzi non si annoino.
Se loro si annoiano noi andiamo fuori di testa.

Le cose qui vanno abbastanza bene considerando appunto "il tutto", con molti scivoloni da parte mia e molti capricci da parte loro, mio marito sta in mezzo e cerca di mediare come può.

Dentro ho moltissime domande che necessitano di una risposta e premono ogni giorno di più per averla. Il mio percorso è costellato da inciampi, curve a scarsa visibilità, salite impervie e discese sdrucciolevoli. Il panorama è sempre meraviglioso, ma il non sapere cosa mi attenderà a volte mi distrae troppo da ciò che mi circonda.

Ieri sera siamo andati come tutti i sabati alla celebrazione eucarestica ed ha presieduto un sacerdote che è incardinato nella diocesi di Roma, lo conosco da tanti anni e ci viene a trovare ogni estate per trascorrere le sue vacanze. Ogni volta che arriva qui la sua verve, la sua stravaganza e la libertà con cui parla ci spiazza, ci destabilizza e ci permette di spogliarci di quella veste stretta ed invisibile di moralismo che sempre ci soffoca.
Mi permetto di dire "ci", ma credo di non sbagliarmi, tutti coloro che vengono a contatto con Riccardo fanno la stessa esperienza.

La sua omelia sulla "omissione" mi ha tanto consolato.
OB avanti MITTERE mandare = gettare via, trascurare, tralasciare.
Il Vangelo di oggi racconta l'episodio delle due sorelle che ospitano Gesu` in casa loro: Marta che sta affaccendata intorno ai commensali e Maria che siede ai piedi di Gesu` per ascoltarlo parlare. Marta si lamenta con il suo ospite che la sorella non la sta aiutando e Gesu` invece di concordare con lei la rimprovera perche` si sta perdendo la "parte migliore".
Perche` non non se la prende con Maria invece?

Il mio atteggiamento è spesso quello della omissione: gettare (moralmente) via i miei compiti quotidiani che in questo ultimo periodo mi pesano e mi fanno sentire spesso frustrata, disprezzare il mio lavoro quotidiano che da diversi mesi in quà ormai è quello della casalinga...questo tipo di atteggiamento che manca di amore è peccato.
Peccare non è trasgredire una regola, non è "passare con il rosso" per cui se nessuno mi vede, se nessuno mi multa in fondo.. che male c'è?
Peccare è rifiutare una forma di amore che mi salva e questo atto genera una profonda inquietudine e sofferenza.
L'omissione è il mio peccato di quest'estate. E' molto consolante per me poterlo vedere in faccia, dare finalmente un nome a questo disagio che mi pervade, che avvelena le mie giornate, che mi instilla pensieri negativi e rende plumbeo e soffocante questo cielo estivo che invece e' azzurro e carico di calore vitale.
Riporto l'esempio che ci ha proposto questo nostro folle sacerdote:"Chi omette si sforza tutto il giorno, tutto il giorno a sforzarsi di fare quello che deve. Stai lì come sul water e spingi e ti sforzi. Ecco .. l'uomo che omette è stitico! Fa una fatica bestia !". Non poteva trovare paragone più calzante eh?

E' per questo che poi a fine giornata sono sempre incazzata.
Perché  affaticata certo, stremata anche se vuoi, ma delusa, frustrata, depressa quello no, non mi quadra cavolo! Perché?
Questo è un giochetto demoniaco e adesso che l'ho visto in faccia non mi frega più perché io in fondo sono contenta di quello che ho, l'ho scelto.
E ieri sera mentre guardavo gli occhi luminosi dei miei figli ipnotizzati dalle parole di Riccardo, mentre li vedevo sorridere e riconoscersi in questo linguaggio fresco e diretto, in questi contenuti così immediati (ha iniziato proprio da loro chiedendo se apparecchiano la tavola e con quale atteggiamento lo fanno) mi sono sciolta: da nemici-succhia-sangue sono diventati di nuovo cuccioli in crescita e oggi la mia giornata è iniziata diversamente.
Non garantisco nulla per il futuro, sono quella che sono, anzi sempre peggio se possibile...ma questo vento di Spirito Santo mi ha rinfrescato e riparto con nuovo slancio.
Cadere e rialzarsi.
Mai dimenticarlo.

Veramente oggi volevo darvi almeno una delle ricette delle torte che ho preparato per il mio piccolo E. ed i suoi 8 incredibili anni e per i sess...inque di mia mamma.........


Vabbe` dai sara` per la prossima

2 commenti:

  1. Grazie per queste riflessioni, sono illuminanti anche per me. Anna

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