vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

martedì 27 novembre 2012

Silenzio


Sono rimasta assente qualche giorno dal webmondo perche` avevo bisogno di silenzio.
Un silenzio che da fuori non puo` venire perche` la frenesia delle giornate a casa nostra non lo prevede, perche` non e` giusto imporlo ai nostri bambini (e anche volendo farlo sarebbe IMPOSSIBILE), perche` (grazie a Dio) ci sono tante persone che mi vogliono bene e a tutte devo una spiegazione ogni volta che la mia bocca non si dispiega in un sorriso (forse chi non mi conosce pensa che io stia sempre a farmi grasse risate, ma non e per niente cosi`).
Ricolma di parole non dette, di paure disseminate sulla pelle come gocce di sudore che non evaporano, un turbinio di pensieri ridondanti e paranoici che ovviamente non arrivano da nessuna parte.
Fragilita`.
Io. Fragile. Seh!
E invece si. E parecchio pure. A dispetto della mia figura non proprio leggiadrissima, del mio parlare sempre ad un tono di voce leggermente superiore al normale, della mia incapacita` di stare ferma a fare niente.
Dentro di me c'e` troppo rumore. 

Bramo la fine dei miei sensi di colpa.


Sono in macchina e torno da una mattinata di ore che uccidono per la velocita` con cui si susseguono e con cui esigono di essere rispettate.
Sono ferma al semaforo e nel giro di una frazione di secondo nella testa sento come se qualcuno mi abbia dato uno scappellotto.
Non fa male, ma e` inaspettato e quanto mai umiliante "Cosa ho fatto?" mi chiedo subito mentre il solito strisciante senso di colpa mi pervade "ho fatto tutto quello che dovevo fare, sono nei tempi, adesso devo solo andare a ritirare i panni all'asciugatrice e poi posso tornare a casa, mangiare e poi riposarmi." ma sono agitata, la mente non si ferma, va avanti scandagliando gli impegni che mi attendono fino a che sollevata concludo che "no, a parte la pallavolo di M., l'asilo di L., la scuola di E., G. ed E. e la cena non devo fare altro."
"Veramente papa` e` all'ospedale e non lo vedo da venerdi` perche` siamo scesi a Venezia nel weekend.
Non sono andata a trovarlo.
Domani rimediero` anche se spero tanto che torni a casa entro 24 ore.
Veramente dall'ufficio non mi hanno ancora chiamato per fissarmi il colloquio con il direttore e mi tocchera` farmi risentire l'ennesima volta. 
Ho come la sensazione di elemosinare attenzione.
E la segretaria non si fa mai i cazzi suoi.
Mi sento una perfettissima imbecille.
Una integrale cretina.
Una laureata fallita.
40 anni, una famiglia felice, un marito bravo, un lavoro che adoro, i clienti che mi vogliono bene e le colleghe pure...dovrei essere all'apice della mia carriera, lanciata verso il successo personale e professionale.
Ho tutto.
E 'sta imbecille che so' io decide di licenziarsi!".
Ho troppo.
Non mi godo nulla.
E ogni volta che mi parlano di lavoro sbrocco.
Ieri mi chiama P. per vedere se mi unisco allo staff per partecipare alla cena di fine anno dell'azienda ed io rispondo di no. Metto giu` il telefono e la mia amica Ansia mi sfiora la spalla e inizia a togliermi il respiro.
Non posso piu` vivere cosi`.
Voglio vivere, non tirare avanti.
Stare a casa e` mettersi a servizio totale, avere sicuramente meno soddisfazioni, farsi venire le paranoie per l'asciugamano buttato a terra e la manata sullo specchio cioe` vivere in un universo piu` ristretto, piu` routine, meno sfide (anche se sinceramente riuscire a spendere 90 euro a settimana per fare la spesa per 7 mi pare una bella vittoria) e tempo per se stessi zero.
Pero` ho 40 anni, una famiglia felice, un marito bravo e mi basta.
Devo imparare a farmela bastare perche` il mio corpo non ci sta piu`.

Adesso c'e' un bel silenzio dentro di me, nella mia testa. Adesso posso andare a leggermi il libro senza dover ricominciare 10 volte la stessa frase.
Intanto mi sono fatta fuori 250kcal di cioccolato al latte con nocciole.

Ma non mi piaceva solo la fondente?


10 commenti:

  1. Immaginavo fosse questa la ragione del silenzio.
    Io penso che se la tua decisione ti ha portato pace allora è quella giusta. Non credo tu debba dimostrarti niente, il tuo successo ti sta attorno ogni giorno.
    Se mi sentissi in pace lo farei anch'io.
    Brava, buona vita al 100%!

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    1. E` facile per una come me ,che ama tantissimo il suo lavoro, pensare che la mia vita dal primo gennaio 2013 sara` al 50%. Ed invece hai ragione tu.
      Grazie sinceramente

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  2. Ciao Scake non credo affatto che tu sia una debole. Una scelta come quella che tu hai fatto è segno di coraggio e consapevolezza. Non poteva essere una scelta indolore perchè come tu dici, amavi il tuo lavoro e sei amata da clienti e colleghe.Hai scelto però un'altra dimensione quella familiare, allora goditi in pieno questa scelta, goditi la bellissima età dei tuoi figli, la gioia di vederli crescere e di seguirli in questa crescita senza delegare altri, goditi il tempo che puoi dedicare alla lettura che ami, goditi la passione per la cucina nella quale esprimi creatività e fantasia.Sono sicura che non ti pentirai della scelta. E poi... hai solo 40 anni!
    Un affettuoso abbraccio
    La madame

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    1. Capperi Madame come hai ragione!
      Credo anch'io che non mi pentiro` della scelta facendo le somme, e` nel quotidiano che ho paura di fare la difficile!
      Grazie di cuore

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  3. Don Giovanni l'altra sera mi ha detto una cosa molto vera,ma che allo stesso tempo fa paura: buttati nelle Sue mani e fidati di Lui,perchè possono uscire solo meraviglie. E questa tua scelta (a mio modesto parere, perfetta) è proprio questo....

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    1. Quell'uomo e` stato tanto d'aiuto anche a me.
      Grazie cognata ♡

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  4. Cara amica , si, perchè ormai è cosi' che ti considero anche se non ci frequentiamo tanto , quando ti leggo mi sembra di rivedere un film degli ultimi anni della mia vita , la scelta come la tua di lasciare il lavoro per dedicare del tempo alle cose che amo di piu' che sono i miei figli , mio marito e le mie passioni . La vita è una sola e non va sprecata ; solo poche hanno il coraggio di mettersi in gioco come hai fatto tu.Ogni giorno ringrazio Dio per avermi dato questa opportunità e non mi sono pentita per niente ! Un abbraccio

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  5. Cara amica anonima (sigh!) grazie.
    Ancora oggi mi sento un po' cretina, ma ieri mia figlia alla notizia del mio licenziamento mi ha abbracciato e si e` commossa.
    Quindi ho fatto la scelta giusta.
    Ancora grazie davvero e un abbraccio anche a te.

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  6. Ogni scelta, ogni cambiamento comporta un po' di amici talvolta indiscreti: si chiamano ansai, si chiamano sensi di colpa, ripensamenti, silenzi.
    Questi ultimi sono forse i più sinceri.
    Da qui, da questa distanza cher si accorcia tra me e te, posso dirti che sono molto orgogliosa di te.
    Grazia

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    1. Mia cara Grazia,
      nel tuo nome sta il mio pensiero.
      Non vedo l'ora di mettermi a tavolino e delineare i contorni e i contenuti de LA TORTA DELLA VITA perche`...
      "l’esercizio suggerito per piegarsi al cambiamento ha un titolo quasi poetico: la torta della vita ed è tanto semplice da realizzare quanto potente nel fornire subito una cartina al tornasole del proprio modo di porsi nei confronti dei propri desideri."
      Scake

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