vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

martedì 30 luglio 2013

weekending: falchi, musei e gelati ♥

Far uscire un post sul weekend scorso quando siamo a martedi` forse e` un po' da faccia tosta.
Ma ricordare cio` che e` stato mi fa ben sperare per il prossimo fine settimana che se ho capito bene sara` ancora torrido.
Perche` cavolo a volte mi vengono delle idee meravigliose e le mie forze per quanto a fasi alterne mi sorreggono e realizzo cio` che desidero.
 
Dalla documentazione fotografica a mia disposizione posso affermare che ....
 
...le feste medioevali quest'anno le abbiamo solo sfiorate. Sabato mattina siamo andati in centro a piedi e abbiamo giracchiato qua` e la` tra le bancarelle allestite in maniera molto semplice ed grazioso.
I prodotti in vendita qualcosa di "medioevale" ce l'avevano dai, soprattutto gli artigiani che vengono dal resto d'Italia per mettere in mostra una vera e propria vocazione alle arti antiche: conciatori, cestai, scrivani, falconieri, arcieri,  profumieri, vasai, fabbri, distillatori e birrai.
Ma c'erano anche parecchie signore che realizzano collanine ed orecchini, imbottiti e pizzi, sassi colorati, frizzi e lazzi. E quelle le troviamo anche il giovedi` mattina accanto al mercato contadino.
Detto questo l'atmosfera e` comunque molto carina ed i bambini hanno sempre qualcosa da scoprire, toccare, provare. Questo qui sotto e` un girfalco che appena mi ha vista tirare fuori il cellulare per fotografarlo ha aperto le ali e si e` messo in posa! 
 
il Girfalco


...ho proprio fatto una gallata. Ho spaccato talmente tanto le scatole a mio marito che alla fine l'ho convinto ad alzarsi la domenica mattina alle 5.00 per andare a fare colazione al MUSE di Trento.

Il Museo della Scienza ha aperto i battenti con gran clamore e pubblicita` alle 18.00 di sabato 27 luglio alla presenza del suo progettista Renzo Piano, di autorita` e di celebrita` ed ha inaugurato una non-stop di 24 ore proponendo spettacoli e attivita` culturali e cosa piu` importante lasciando entrare tutti gratuitamente.
Lo scenario che ci si e` parato innanzi alle 5.45 della mattina e` stato quello di un pacato dopo concerto cultural-hippie-indi-eco-bio-spiritual-cool-rock!
La notte era trascorsa tra musica, birra, visite guidate e le persone intervenute come pubblico sostavano sorseggiando caffe` sedute sonnolente sui divanetti di legno allestiti tra il bar ed il palco, in mondo che con un mezzo giro del tronco potevano comprarsi un croissant o partecipare ad una sessione di Tai-Chi all'alba.

Alle 6.15 ci hanno servito una colazione con dolci tipici e caffe`.
Cosa c'e' di piu` cool di sorseggiare la tua bevanda calda ed addentare una fetta di torta mentre ascolti Luca Mercalli che sul palco tutto impettito col suo papillon ti illumina sull'origine dell'anticiclone africano che affligge la citta` da due giorni, ti fa le previsioni del tempo al volo e ti parla un po' della ecosostenibilita` del Muse?

Di piu` figo c'e` solo la mezza rivolta PACIFICA che abbiamo inscenato quando in fila davanti alle porte a vetri di ingresso abbiamo scoperto che avevano deciso li` per li` di fare una chiusura temporanea del museo fino alle 10.00. Una cinquantina di persone ha spiegato molto tranquillamente alla security che erano venute appositamente per entrare svegliandosi nella notte e non avevano intenzione di tornare indietro senza aver varcato la soglia. Un responsabile si e` gentilmente preso la responsabilita` di farci entrare tutti e 50 e lasciarci girare per tre quarti d'ora al piano terra, interrato e primo piano del museo.


Ora io non vi dico che cosa ho visto e questi scatti sono poca roba, anche se danno l'idea della modernita`, ariosita` ed eleganza di questa area espositiva.


Vi dico solo che questa tipologia di musei e` gia` presente in Europa: il mitico National Museum of  Scotland ad Edimburgo ci assomiglia parecchio direi, ma e` gratuito per tutti e non solo per i bambini sotto i 16 anni come il MUSE. Infatti la sottoscritta ci ha passato interminabili pomeriggi con i suoi pargoli annoiati dalle continue piogge di giugno dell'estate 2012.

Pero` ragazzi andatelo a visitare.
Il bello di questi musei e` che sanno stimolare la memoria, la fantasia, la curiosita`.
Puoi viaggiare nel tempo e nello spazio sensorialmente cioe` vedendo, toccando, ascoltando.
I bambini trovano qui il loro habitat naturale perche` il messaggio che questo museo offre e` diretto e sperimentabile. I contenuti sono immediatamente fruibili, accattivanti e quando esci hai voglia di sapere, conoscere e fare esperienza della realta` che ti circonda in maniera piu consapevole.
In questo senso il MUSE secondo me e` educativo.
Detto questo la sottoscritta madre crudele aveva convinto il marito a lasciar dormire i bambini tranquilli a casa per scorazzare allegramente come una scolaretta col suo moroso senza "mammmmaaaaaa E. sta toccando quelloooooo!!" oppure " Non vedo piu` L. dov'e`???".
Ma sono sicura al 500% che le loro scuole di appartenenza saranno gia` in lista di attesa per portarli li` in autunno. Quindi rimorsi zero.

Poi stiamo per uscire e dalle pareti a vetro del piano terra e mi accorgo che sul palco antistante Niccolo` Fabi sta performando unplugged, munito solo di una chitarra e della sua voce (intonatissimo per altro e bravo che non ce lo facevo).


e all'orizzonte la funivia di Sardagna

alle sue spalle il MUSE


Massimo rispetto per questo cantautore che nonostante le 7.00 del mattino non siano l'ideale per una voce da palco ha inanellato delle gran belle cose.
Tra parentesi i pezzi realizzati per il ritorno alla musica dopo il lutto terrificante che lo colpi` nel 2010 sono davvero davvero belli.

....la giornata e `proseguita con una visita di amici che ci hanno trascinato al lago sotto un sole rovente. Non sono uscita da sotto l'ombrellone un attimo ed i bambini sono rimasti a mollo nonstante l'acqua fosse davvero fredda.
Ma abbiamo mangiato un gelato, ma un gelato ... che se passate a Sternigo dovete per forza fare una sosta. Dicono che sia il migliore della regione, e` sicuramente ottimo. Un cucchiaio di gelato ai frutti di bosco qui mette KO tutte le vaschette di grandi marche del super mercato e una sfilza di gelaterie artigianali del circondario. Percio` vedete voi...

Ok io avrei finito.
...
Mi stanco perfino al ricordo di tutto quello che ho fatto !
....
Ah! A proposito dimenticavo che sabato pomeriggio abbiamo tentato di vedere gli allenamenti della nazionale di basket, ma l'APT del paese ci ha dato gli orari sbagliati...

 

giovedì 25 luglio 2013

Zebuk e "La Casa Bianca" di Herman Bang

Evvvvvaaaaaaiiiiiii!!!!!!!!!!!!!

Sono lieta di annunciarvi che su Zebuk e` uscita una mia recensione su l'opera di Herma Bang "La casa Bianca" edita da Iperborea.

Sono tanto contenta della fiducia accordatami e vi auguro buona lettura.

Il link che dovete seguire e` il seguente

http://zebuk.it/2013/07/la-casa-bianca-herman-bang/

ed il dolce da scoprire e` qui.

Buona lettura e ... buon appetito!!!!!





Sponge Cake da farcire






Tenete conto che a me piace come la vedete nelle foto sopra: alta e un po' storta, imperfetta diciamo! Per questo motivo ho cotto la sponge in uno stampo da plum cake, poi l'ho divisa in due parti e ho tagliato per lo spessore ogni parte in altre due. Ho ottenuto cosi` quattro strati.
Se raddoppiate le dosi e la cuocete in uno stampo classico avrete una torta rotonda a tre strati.

Sponge Cake con fragole e panna
per la sponge:
3 uova a temp.amb.
90g di zucchero
60g di farina 00
un cu di essenza di vaniglia
un pizzico di sale
per la farcia:
3 Cu di limoncello (o altro liquore dolce)
300g di panna freschissima da montare
un Cu di zucchero semolato
un cestino di fragoloni maturi e dolci

Montate le uova con lo zucchero, il sale e la vaniglia a lungo fino ad ottenere una spuma bianca e sofficissima. Incoporate la farina setacciata a poco a poco con una spatola senza smontare il composto di uova. Mettete nello stampo imburrato ed infarinato a 180 gradi per 30 minuti. Sfornate e quando e` freddo staccate passando un coltello sul bordo interno dello stampo.
Montate la panna con lo zucchero e riducete a rondelle le fragole tenendone alcune intere per la decorazione in superficie.
Tagliate a vostro piacimento la sponge ormai fredda in piu` strati, bagnateli con il liquore diluito con un po' di acqua, spalmateli con la panna montata e guarniteli con le fragole a rondelle. Sovrapponeteli uno sull'altro e dopo aver allestito la torta spalmatela tutta di panna e completate con i fragoloni a testa in giu`.

La Sponge Cake in questa versione, che come dice Ste* e` la piu` antica, e` decisamente piu` leggera del nostro Pan di Spagna: meno zucchero e meno farina. Molto ariosa dopo la cottura, asciutta e quindi secondo me proprio da farcire. Ne esiste un secondo tipo, con l'impasto detto Savoy, che e` piu` consistente e conservabile e si prepara incorporando gli albumi montati a meringa al composto di uova e zucchero e comunque variano anche gli ingredienti (appare del burro e del cremor tartaro, un po' piu` di zucchero e farina).

*Stefano Arturi gastronomade per passione e chef, qui il suo blog

lunedì 22 luglio 2013

Che ne dite?

Ci ho messo tutto il pomeriggio ed una intera serata per cambiare faccia al mio blog.
E dico la verita`: anche una buona dose di coraggio perche` ero affezionata al mio "template" (quante cose si imparano smanettando eh?).
Ma ormai mi pareva troppo ricco, un po' soffocante e alla fine mi son decisa a rinnovarmi.
Complice l'estate ed il caldo ... e pure il fortissimo desiderio di intonacare a nuovo tutta la mia casa quella vera (che ne ha un gran bel bisogno).

Ho eliminato qualcosa e devo ancora sistemare alcuni particolari perche` per me ogni punto va studiato a fondo se si vuole ottenere un effetto estetico gradevole.

Un po' mi manca pero` il mio vecchio blog... cosi` rassicurante, confortevole, quasi una cuccia!
Le tavole di legno, i ritratti e l'allegra cucina di casa Larsson che e` sempre stata la mia fonte di ispirazione.

Ma il passo e` fatto e ormai si guarda avanti.
Tutto sommato sono anche abbastanza contenta del risultato e mi auguro che sia ben leggibile e di facile navigazione.

E quindi BENVENUTI (di nuovo) a tutti!

 

domenica 21 luglio 2013

omissioni

un'omaggio VEGETALE... dall'orto!

::NATURA VIVA:: (verdura su marmo)

Eccomi qui dopo un'abbondante manciata di giorni.
Non sono mai stata così assente dal mio blog come in questa estate.
La cosa mi preoccupa perché l'idea di perdere il contatto con le persone che mi leggono mi angoscia.
L'altro blog poi è in pausa da fine maggio nonostante tutti noi (perfino mio maritoooooo!?!?!) stiamo piacevolmente divorando tonnellate di libri. {A proposito ve lo fate un viaggetto ogni tanto nel nostro blog di lettura?}

Ma devo darmi tempo.

Per una mamma l'estate è un periodo estremamente impegnativo.
In realtà chi va in vacanza da giugno a settembre sono i nostri figli, noi genitori continuiamo a lavorare fuori e dentro casa con la preoccupazione in più che questi benedetti ragazzi non si annoino.
Se loro si annoiano noi andiamo fuori di testa.

Le cose qui vanno abbastanza bene considerando appunto "il tutto", con molti scivoloni da parte mia e molti capricci da parte loro, mio marito sta in mezzo e cerca di mediare come può.

Dentro ho moltissime domande che necessitano di una risposta e premono ogni giorno di più per averla. Il mio percorso è costellato da inciampi, curve a scarsa visibilità, salite impervie e discese sdrucciolevoli. Il panorama è sempre meraviglioso, ma il non sapere cosa mi attenderà a volte mi distrae troppo da ciò che mi circonda.

Ieri sera siamo andati come tutti i sabati alla celebrazione eucarestica ed ha presieduto un sacerdote che è incardinato nella diocesi di Roma, lo conosco da tanti anni e ci viene a trovare ogni estate per trascorrere le sue vacanze. Ogni volta che arriva qui la sua verve, la sua stravaganza e la libertà con cui parla ci spiazza, ci destabilizza e ci permette di spogliarci di quella veste stretta ed invisibile di moralismo che sempre ci soffoca.
Mi permetto di dire "ci", ma credo di non sbagliarmi, tutti coloro che vengono a contatto con Riccardo fanno la stessa esperienza.

La sua omelia sulla "omissione" mi ha tanto consolato.
OB avanti MITTERE mandare = gettare via, trascurare, tralasciare.
Il Vangelo di oggi racconta l'episodio delle due sorelle che ospitano Gesu` in casa loro: Marta che sta affaccendata intorno ai commensali e Maria che siede ai piedi di Gesu` per ascoltarlo parlare. Marta si lamenta con il suo ospite che la sorella non la sta aiutando e Gesu` invece di concordare con lei la rimprovera perche` si sta perdendo la "parte migliore".
Perche` non non se la prende con Maria invece?

Il mio atteggiamento è spesso quello della omissione: gettare (moralmente) via i miei compiti quotidiani che in questo ultimo periodo mi pesano e mi fanno sentire spesso frustrata, disprezzare il mio lavoro quotidiano che da diversi mesi in quà ormai è quello della casalinga...questo tipo di atteggiamento che manca di amore è peccato.
Peccare non è trasgredire una regola, non è "passare con il rosso" per cui se nessuno mi vede, se nessuno mi multa in fondo.. che male c'è?
Peccare è rifiutare una forma di amore che mi salva e questo atto genera una profonda inquietudine e sofferenza.
L'omissione è il mio peccato di quest'estate. E' molto consolante per me poterlo vedere in faccia, dare finalmente un nome a questo disagio che mi pervade, che avvelena le mie giornate, che mi instilla pensieri negativi e rende plumbeo e soffocante questo cielo estivo che invece e' azzurro e carico di calore vitale.
Riporto l'esempio che ci ha proposto questo nostro folle sacerdote:"Chi omette si sforza tutto il giorno, tutto il giorno a sforzarsi di fare quello che deve. Stai lì come sul water e spingi e ti sforzi. Ecco .. l'uomo che omette è stitico! Fa una fatica bestia !". Non poteva trovare paragone più calzante eh?

E' per questo che poi a fine giornata sono sempre incazzata.
Perché  affaticata certo, stremata anche se vuoi, ma delusa, frustrata, depressa quello no, non mi quadra cavolo! Perché?
Questo è un giochetto demoniaco e adesso che l'ho visto in faccia non mi frega più perché io in fondo sono contenta di quello che ho, l'ho scelto.
E ieri sera mentre guardavo gli occhi luminosi dei miei figli ipnotizzati dalle parole di Riccardo, mentre li vedevo sorridere e riconoscersi in questo linguaggio fresco e diretto, in questi contenuti così immediati (ha iniziato proprio da loro chiedendo se apparecchiano la tavola e con quale atteggiamento lo fanno) mi sono sciolta: da nemici-succhia-sangue sono diventati di nuovo cuccioli in crescita e oggi la mia giornata è iniziata diversamente.
Non garantisco nulla per il futuro, sono quella che sono, anzi sempre peggio se possibile...ma questo vento di Spirito Santo mi ha rinfrescato e riparto con nuovo slancio.
Cadere e rialzarsi.
Mai dimenticarlo.

Veramente oggi volevo darvi almeno una delle ricette delle torte che ho preparato per il mio piccolo E. ed i suoi 8 incredibili anni e per i sess...inque di mia mamma.........


Vabbe` dai sara` per la prossima

domenica 14 luglio 2013

✫Maschera levigante? Me la faccio io!!✫

Mi sono trovata da sola in casa per due ore.
Dilemma: vado avanti con le faccende o mi spalmo sul divano davanti alla tv?????
Ho deciso di continuare a fare le mie cose senza perdermi i programmi de LaF (canale 50) e quindi ho acceso il portatile e mi sono sintonizzata in streaming.
C'era un programma che non avevo mai visto in cui un ragazzotto dall'aria esotica e simpatica dava delle istruzioni su come produrre in casa rimedi medicinali e cosmetici a base di piante.

NB
Io sono sempre diffidente quando ho a che fare con questo tipo di persone. Ho lavorato e studiato queste materie per anni e so per certo che nella maggior parte dei casi gli individui in questione sono semplici venditori che stanno cercando di creare un business sulla pelle di gente che ha problemi reali.
Ma in questo caso la trasmissione fornisce tutta una serie di avvertenze ed indicazioni dall'inizio alla fine che mi hanno tranquillizzata molto, il programma non pubblicizza nulla e offre solo consigli, inoltre sostiene che le piante non sono una garanzia, ma si possono provare.

Cosi` ho iniziato a seguire questo giovane giardiniere mentre preparava maschere per il viso nella sua cucina per studentesse squattrinate che normalmente si trovano a dover spendere fior di soldi in profumeria.

E poi?

E poi ho pensato:"Chi non e` contento di risparmiare qualcosa di questi tempi alzi la mano!".
Percio` mi ci son messa anch'io e mi sono fatta la mia maschera personale levigante, antimacchia e nutriente!

Volete gli ingredienti?

una pesca in purea

farina di avena integrale

olio di argan
La pesca deve essere molto matura perche` bisogna schiacchiarla e setacciarla per separare polpa e succo da buccia e fibre.
Mescolate la pesca con un cucchiaio abbondante di farina di avena integrale (se fossimo in Great Britain vi direi di frullare finemente i fiocchi di avena per il porridge!!!) e un cucchiaio di olio di argan.
Non doveste avere questi ingredienti vi do due alternative: l'argilla in polvere al posto della farina di avena e il miele al posto dell'olio di argan.
Formate una pappetta (la mia era piuttosto liquida come vedete sotto, ma aumentando la farina aumenterete la consistenza).
Applicate la pappetta su tutto il viso escludendo le fosse orbitali.
Lasciate agire per minimo 10 minuti- massimo 30 e risciacquate con acqua fredda.

la maschera

sulla mia faccia

Dopo 5 minuti si avverte un leggerissimo pizzicore dovuto agli acidi esfolianti della frutta.
Dopo il lavaggio invece la pelle risulta compatta, elastica, liscia e ... fresca!
Mi sembrava di essermi fatta una doccia di ghiaccio!
La faro` due volte a settimana.
In fondo e` comoda perche` mentre agisce io continuo a fare le mie cose come al solito.
E poi basta una sciacquata per toglierla.
Purtroppo deperisce in due giorni pur tenendola in frigo percio` bisogna rifarla ogni volta.
Ma il procedimento e` facile dai!

Io sono una dalla pelle difficile: secca e molto irritabile, ogni volta che mangio qualcosa di strano mi viene un'eritema in viso e molte delle creme in commercio (anche quelle di altissima qualita`) mi fanno spuntare chiazze rosse, fessurate e pruriginose. Questo fa si` che io mi trucchi pochissimo....
Ma questa maschera non mi ha dato nessun fastidio.

Ovviamente se chi sta leggendo e' allergico alla frutta, al miele...insomma ognuno di noi si conosce a sufficienza da sapere cosa usare e cosa non usare per la propria pelle! Al limite provate prima sul dorso della mano con una piccola quantita`.

Buona maschera a tutte!

 

mercoledì 10 luglio 2013

Altamura che vai semola rimacinata che trovi

AAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!
SODDISFAZIONE MAXIMA!

Come dicevo qui due post fa siamo tornati dalla Puglia con un carico di semola rimacinata di grano duro prodotta in loco.
Non quanta avrei voluto per la verita`. Avendo trovato semola a km 0 a 0.78€ al kilo quando da noi la trovi a prezzo piu` che doppio quasi sempre di provenienza europea (rumena di solito), me ne sarei portata a casa una ventina di kili.

Al mio ritorno a casa ho trovato un tempo frescolino e ventilato che mi ha messo voglia di accendere il forno e sperimentare subito la farina.
Mi fregavo le mani dal''eccitazione.
Ma ho continuato a fregarmele per parecchi giorni perche` l'ammontare delle faccende da sbrigare in casa era ESORBITANTE! Diciamo che tra me ed il forno c'erano di mezzo parecchi pacchi e pacchetti da disfare, lavatrici da fare, bambini da curare, frigorifero da riempire, orto da curare e parenti da salutare....to be continued...
Ma in tutti quei giorni di lavori forzati il rituale serale era sempre lo stesso: i miei mi vedevano sgattaiolare a letto con i "sacri testi" sottobraccio e mi addormentavo tra un mucchio di ricette.

Alla fine leggi di qua', leggi di la` ho trovato cio` che mi soddisfaceva e appena ho avuto un momento libero mi sono messa a preparare la sponge.
Che cosa sia la sponge ve lo dico dopo, sta di fatto che la sera l'ho preparata e la mattina seguente dopo aver svegliato, nutrito, vestito e convinto tutti ad andare al mercato contadino con i miei genitori, dopo aver girovagato per il centro facendo la spesa, dopo aver cucinato, lavato i piatti e sistemato i pargoli davanti alla televisione finalmente mi sono fatta un beato caffe` e mi sono messa davanti al mio piano di lavoro.

La ricetta che ho seguito e` quella di Rose Levy Berambaum in "The Bread Bible".
Mi direte:"Ke kakkio vai a prendere le ricette nel libro di un'americana!!!"
Avete ragione anche voi, ma questa donna ha talmente una venerazione per il pane italiano che il suo compendio e` precisissimo e estremamente valido.
Lei e` stata in Italia e data la sua statura a livello gastronomico ha potuto ficcare il naso in tutti quei luoghi, quei laboratori di pasticceria, quei forni dove ai comuni mortali non e' concesso neanche di avvicinarsi. Questa signora ha avuto accesso agli starters di panettieri famosi nel mondo (scommetto anche a quelli di San Francisco che tengono la loro antica pasta madre in un luogo segretissimo e non permettono a nessuno di usarne). Il suo merito e` di aver tratto da queste esperienze tutto il meglio e di aver fatto tesoro di ricette preziose, affidabili e provate.

Mi sono fidata di Rose ed il risultato e' stato eccellente. Ovviamente provero` altre ricette, mia madre per esempio ha un paio di libri molto interessanti...






che ve lo dico a ffa'? Era buonissimo.
La crosta poteva essere piu` scura, ma non avevo il cruschello per l'occasione (non ho mai avuto il cruschello in verita` purtroppo...). Pero` ragazzi una fetta di questo con l'olio pugliese crudo sopra...MMMMMHHHHHH!!!!!!

Ok adesso vi spiego cos'e' la sponge.
Dicesi sponge quel miscuglio di poca farina, poco lievito e  acqua che serve ad attivare il lievito e che a distanza di ore verra` mescolato con i restanti ingredienti previsti per la preparazione della pagnotta. Ha consistenza fluida e profumo intenso. Quando e` pronto e` gonfio e schiumoso ed ha un odore pungente.

Altamura o Golden Semolina Torpedo (come lo chiama lei)
per un pagnotta da 750g circa:

la sponge
semola rimacinata di grano duro 200g
lievito di birra secco (tipo Mastro Fornaio) 0,8g
acqua a temperatura ambiente 350g

per la pagnotta
semola rimacinata di grano duro 310g
lievito di birra secco 2,8g
sale 5,8g
farina 00 per il piano di lavoro q.b.

Se le misure vi sembrano strane e` perche` sono mutuate dalle cups americane, ma vale al pena di essere precisi. La sera prima si prepara la sponge in una ciotola mescolando tutti gli ingredienti in alto assieme e mettendola in un luogo tranquillo coperto dalla pellicola. La mattina dopo (avete da 1 ora a 24 ore per usare la sponge) la versate in una fossetta che avrete creato nel miscuglio di ingredienti segnati piu` in basso, la mescolate un po' e la coprite con un po` di farina. La lasciate lievitare ancora finche` fuoriesca dalla farina per 1 o 2 ore. Poi la mettete nell'impastatrice o la versate sul piano di lavoro e impastate tutto per 5 minuti senza strapazzare la pasta. Lasciare riposare per 20 minuti e poi impastare ancora per 5 minuti. Poi porre l'impasto in una terrina coperto e lasciarlo lievitare finche` duplica in volume. Poi fare un folding cioe` spianare leggermente la pagnotta, piegarla in due e far rientrare verso il centro tutti gli spigoli formando una palla. Metterla in una casseruola unta tutta in metallo (senza parti in plastica) e lasciarla lievitare ancora un'ora abbondante. Scaldare il forno a 225 gradi e cuocere per 15 minuti con un coperchio sopra, poi abbassare a 200 gradi, mettere una ciotola con dell'acuq nel forno per aumentare l'umidita` e togliere il coperchio, cuocere ancora fino a crosta dorata ed interno asciutto (provare con la punta di un coltello affilato nel centro della pagnotta) cioe` per circa ancora 30-40 minuti.
Per la cottura va benissimo anche una pentola di coccio di quelle che si mettono anche in forno, io ne ho una tutta in ghisa per esempio che usa sia in forno che sui fornelli. La cottura puo` essere fatta anche senza coperchio, ma non so come potrebbe venire, penso piu` asciutto o con un a crosta piu` dura. La crosta di questo pane fa "cric" e la mollica e` gialla e soffice. E non ha un goccio di grasso....


L'unica cosa che non va in questo pane (e che mi rompe da morire) e` che PORCA VACCA finisce subito perche` a casa mia marito e figli oltre che essere sempre affamati come i lupi sono pure dei golosastri inguaribili!!!

venerdì 5 luglio 2013

E mettiamoci 'sta pezza va`...

Qui in casa (complice anche il caldo che sta arrivando ogni giorno piu` intenso) l'atmosfera casalinga bolle...
I bambini sono super agitati.
Stamattina credevo di averli stesi con una passeggiatina a piedi in centro (ahem ....in realta` volevo andare a vedere l'installazione che hanno sistemato in piazza Municipio per l'inizio degli spettacoli estivi)


ed invece arrivati a casa alle 13 erano piu` agitati di prima.
Il pranzo e` stato un incubo: prima ridono, si fanno le battute, si fanno il verso, si incavolano, si menano, poi li meno io.
Sono sbottata quando per fare il cretinetti E. si e` fatto cadere addosso mezzo tubetto di dentifricio e suo fratello che crede di essere piu` ganzo ha inanellato una serie di battuttine sarcastiche per prenderlo in giro, cosi` invece che rendersi conto di cosa aveva fatto ha iniziato a ridere e non la finivano piu`.
Io ci vado in bestia quando fanno cosi`....

Alla fine la bestia cerca di calmarsi, ma sprofonda inesorabilmente in un enorme senso di colpa:" Gli sto insegnando solo a reagire con violenza, gli faccio paura, non gli do' il tempo di capire che cosa ha combinato etc etc etc"

E siccome la mattinata era stata allietata da quattro magnifiche pagelle






ho pensato che sarebbe stato carino chiudere la giornata con una torta.
...
Insomma mettiamoci 'sta pezza va`....

Quest` estate non faro` dolci se non con l'aiuto delle mie figlie (i maschi sembrano piu` interessati a mangiare che a cucinare) e ne ho gia` individuati alcuni interessanti di difficolta` varie, ma quello di oggi e` veramente semplice, una delle infinite varianti del Dolce Mio e l'abbiamo fatto a quattro mani io e M..

"Dolce Mio alle mandocche"

2 uova
150g di zucchero
225g di farina
80g di olio di mais (per evitare il burro)
un vasetto di yoghurt bianco intero
6 albicocche molto mature
un pugno di mandorle con la buccia
la scorza di mezzo limone grattuggiata
un cu di lievito per dolci
latte a temp. ambiente q.b.
zucchero a velo per guarnire

Sbattere a spuma bianca con le fruste le uova con lo zucchero senza separare i tuorli dagli albumi, pestare le mandorle nel mortaio fino ad ottenere una granella, aggiungerle al composto con la farina, il lievito, l'olio, il limone, lo yoghurt e il latte fino a consistenza "plopposa". Dividere a meta` le albicocche, togliere il nocciolo, imburrare ed infarinare uno stampo normale (o una terrina come ho fatto io), versare il composto e schiacciarvi dentro le albicocche con la parte interna rivolta verso l'alto). Infornare a 190 gradi per 45 minuti. Solita prova dello stecchino. Appena fuori dal forno spolverare di zucchero a velo.

mandorle + albicocche= mandocche
E` buono, e` un dolce per la merenda piu` che per il fine pasto, perche` alto e spugnoso.
GNAM!!!!