vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

lunedì 31 dicembre 2012

Come sto passando l'ultimo dell'anno - ore 23.21

Aaaaaah beh...
E` finita un'era e forse se ne aprira` un 'altra.
Almeno per me. E non ho piu` scuse.

Dicevo gia` tempo fa che spesso le cose che mi vengono meglio sono quelle che faccio "A OCCHIO".
E questo e` profondamente vero sia nei lavoretti manuali, sia nell'arte culinaria (ovviamente non nella pasticceria dove tutto invece e` misurato).
Ma da questo Natale non sara` piu` cosi`, non piu`.
Perche` mi hanno regalato The Bread Bible di Rose Levy Berambaum.

E` stata una sorpresona davvero! Non me lo aspettavo, ma evidentemente qualche mio parente legge il mio blog (vero R.?) ed il post che avevo scritto sul cookie swap conteneva effettivamente il desiderio che prima o poi questo libro diventasse mio.
MA NON L'AVEVO FATTO APPOSTA!!!!

Fatto sta che a Venezia Babbo Natale ha lasciato un pacchetto per me e io che dalla forma intuivo potesse essere un libro non riuscivo a capire che RAZZA DI TOMO ALLUCINANTE potesse contenere quel pacco visto che era davvero pesante e ...TA DAAAAH! Ne esce lui.

Ovviamente ho iniziato subito a leggerlo e ho gia` capito che contiene dentro parecchi tasselli che mi mancavano sull'arte panificatoria. E poi ci ho trovato pure il Romertopf! O come lo chiamano in america La Cloche per cuocere il pane dentro la pentola. Ma anche un sacco di altre cose VERAMENTE interessanti.

Ed e`cosi` piacevole sfogliarlo che da oggi NON HO PIU` SCUSE per fare il pane a occhio.
Rose e` cosi` precisa nelle descrizioni ed e` cosi` facile capire quello che intende dire che stanotte durante il passaggio dal 2012 ed il 2013....

 io impastero` il mio primo pane PRECISO COME L'OVO!!!!

perche`

"CHI PANIFICA IL PRIMO DELL'ANNO
PANIFICA TUTTO L'ANNO"

E poi gliela faccio vedere io a quelli di The Fresh Loaf che sfornano pagnotte da urlo come fosse niente e le postano belli belli sul sito.




buon anno a tutti !

martedì 25 dicembre 2012

E` Natale

Ce l'abbiamo fatta: oggi e` Natale! 
Abbiamo lavorato tanto per arrivare qui e adesso sento che questa festa e` un regalo grande che mi e` stato fatto e non una cosa che mi sono conquistata. 
Al di la` di tutte le ghirlande, i sacchetti, i pacchetti, i biscotti, i panettoni, gli alberi e le luci Gesu` e` nato di nuovo anche quest` anno e chissa` che sia la volta buona che mi converto e inizio a dargli un po' di fiducia. Lui ci prova tutti gli anni con me e questo mi commuove. 
E sopporta anche tutte le mie romanticherie e le mie gigiate natalizie.
Ho scelto di postare una mia foto per farvi gli auguri e proprio questa perche` sono con il grembiule e dietro ci sono le mie padelle. 
Mi trovereste cosi` (di solito ho anche un baffo di farina tanto che il corriere di Amazon l'altro giorno mi ha chiesto se stavo sniffando qualcosa di valido...) se bussaste a casa mia senza preavviso.
Senza grembiule e senza baffi con il preavviso.

Tanti auguri di serenita` e di pace a tutti.
Scake
CC

venerdì 21 dicembre 2012

Un Ta-dah moment, un Confort Food ebraico e una rollata di foto

Eccolo qui dopo tanto lavoro.
Disfatto e rifatto 4 volte: il berretto color glicine...TA - DAH !!!!!!



IL FIORELLONE NON L'HO FATTO IO! Ci tengo a precisarlo perche` non so lavorare all'uncinetto, ma presto imparero` perche` L. mi insegnera`, le fracasso le scatole finche` non me lo insegna.
Intanto abbiamo collaborato alla realizzazione di questo berretto per mamma che e` caldo e bello secondo me. Ne sono proprio orgogliosa.

Poi una zuppetta che mi piace un sacco.

 Gia` e` curioso il suo nome: La tentazione di Esau`, poi il fatto che appartiene alla tradizione culinaria ebraica (la cucina ebraica mi piace molto) ed infine il fatto che sia davvero confortante e poco calorica!
Prima di passarvi la ricetta voglio dare una breve spiegazione del suo nome.
E` proprio tipico dell'autoironia ebraica identificare con una eccellente ricetta quello che per la storia religiosa del popolo di Israele e` stato un piatto che ha cambiato il corso degli eventi.
I due gemelli Giacobbe ed Esau` erano molto diversi fra loro: il primo piccolo, furbo e fisicamente piu` debole, il secondo grande e grosso, peloso e animalesco. Esau` era uscito per primo dalla pancia della mamma per cui a lui toccava la benedizione del padre Isacco e la primogenitura.
Giacobbe pero` era molto piu` scaltro del fratello e siccome la primogenitura la voleva lui aspetto` sulla soglia di casa il fratello, che era di ritorno dalla caccia, con un piatto di lenticchie in mano. Esau` che era stanco e affamato si getto` sul cibo, ma Giacobbe gli disse che l'avrebbe lasciato mangiare solo a patto che lui gli cedesse la primogenitura.
E cosi` fu: l'istinto sul dominio di se`, la fretta sulla calma. Giacobbe frego` la primogenitura al fratello e la storia prosegue in maniera anche piu` pittoresca (Gen 25). La storia di Giacobbe e` fantastica perche` e` proprio uno specchio della storia di ognuno di noi.
E quindi gli ebrei hanno un piatto tradizionale a base di lenticchie che si chiama La Tentazione di Esau` ovvero della primogenitura.
Questa ricetta viene da una raccolta di ricette ebraiche che regalai a mia madre anni fa.

La Tentazione di Esau` 
ovvero della primogenitura
per 6:
per la zuppa: 
350g di lenticchie
3 Cu di olio evo
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
3 Cu di passata di pomodoro
1 foglia di alloro
rosmarino
aglio
sale e pepe
per le polpettine:
250g di manzo macinato
1 uovo
pangrattato
2Cu di prezzemolo tritato
un pizzico di cumino
un pizzico di coriandolo in polvere
olio evo
sale

Fare un trito di carota, sedano e cipolla e scaldare l'olio. Farvi stufare le verdure e aggiungere le lenticchie sciacquate bene e scolate. Poi coprire con acqua fredda fino a superare di 5 dita il livello delle lenticchie e portare a bollore. Aggiungere la salsa di pomodoro e la foglia di alloro e lasciar cuocere circa 20 a fuoco basso. Intanto preparare le polpette mescolando tutti gli ingredienti. Fare delle piccole polpette come una pallina da ping ponge friggerle in due Cu di olio bollente fino a doratura. Aggiungerele alla zuppa e finire la cottura. Nell'olio di cottura delle polpette soffriggere il rosmarino e uno spicchio d'aglio e aggiungerlo alla preparazione una volta impiattata.
Io ci rimacino su un po' di pepe.

La rollata do foto per mostrare ma soprattutto ricordare a me stessa come stiamo in attesa del Natale quest'anno, perche` ogni anno e` diverso.
Dentro per lo meno.



Calendario d'Avvento appeso: sacchetti di dolcetti e cuoricini numerati

il nostro albero rosso che ogni anno si arricchisce di pezzetti handmade



ehm...non ho resistito all'Harrods Christmas World....

noi nell'albero
le case alsaziane nel presepe

la casetta svedese

la chiesetta che fece anni fa a mano un signore per me

la capanna fatta da N. quando eravamo fidanzati...anni fa!

la sacra famiglia in DAS

questi siamo noi nel presepe

questi siamo noi la Domenica davanti al presepe
focaccia di pasta madre
Oggi ho fatto il grosso degli acquisti per i pasti delle feste.
Ho parecchio da fare, ma non vedo l'ora di iniziare.
Intanto ho messo a bagno il baccala`...

BUONI PREPARATIVI A TUTTI!








domenica 16 dicembre 2012

Quello spirito speciale dell'Avvento



Mica e` Natale ancora!
Vogliono farci credere che e` gia` Natale: mercatini  e casotte di legno gia' dal 6 novembre con vin brule`, decorazioni artigianali, babbucce in feltro, salami e cioccolata...e nei super mercati (dico un'ovvieta`) i panettoni e i pandori da piu` di due mesi.
Ma perche` cerchiamo tanto questo spirito natalizio quando Natale ancora non e`?
Perche` non sappiamo aspettare.
Io compresa.

 

A casa dei miei genitori abita da ormai un anno L. che viene da un paese dell'est.
Lungi dall'essere una donna semplice, L. ha origini contadine, ma e` laureata e ha avuto per molti anni un lavoro di grande responsabilita`.
Ma come molte delle donne che vengono da quella parte d'Europa sa fare bene moltissime cose: cucinare, fare i lavori domestici, cucire, fare a maglia, fare all'uncinetto, intrecciare i capelli, lavorare l'orto, allevare gli animali, fare ghirlande di fiori e molto altro.
Diciamo che sa fare quasi tutto.

E una cosa che sa fare benissimo secondo me e` aspettare.

L. ha avuto una vita molto molto difficile e diciamo che si e` dovuta arrangiare alla grande, ma la sua religione credo che l'abbia aiutata molto a superare i momenti difficili.
A volte quando racconta i fatti della sua vita privata penso:"Ma come cavolo a fatto a tirare avanti da sola?".
L. e` cristiana ortodossa e ha portato con se in Italia oltre che la sua piccola borsa anche la sua grande mole di tradizioni popolari che come di solito accade affondano le loro radici nella religione.
E` molto interessante ossevare le sue abitudini alimentari legate alle feste dell'anno ad esempio.

Io trovo che questi cristiani abbiano conservato (a differenza di noi cattolici che siamo un po' piu' "scialli", meno rigorosi) il senso dell'attesa della manifestazione di Dio.
Il cristiano attende questo evento con tutto se stesso: con il pensiero (pregando incessantemente o quasi), con le sue forze (le forze materiali sono i propri beni e quindi "dare la meta` dei propri beni ai poveri"Lc19), con il suo corpo (il digiuno e` mettere il corpo in attesa di qualcosa, del cibo appunto).
I cattolici praticano questa forma di attesa nel periodo quaresimale, in particolare dalla sera del venerdi` santo inizia il vero digiuno (digiuno dal cibo, si puo` solo bere) che si rompe con la grande festa il mattino della Risurrezione di  Cristo: Domenica di Pasqua. Mesi fa ci feci tre post in merito descrivendo come viviamo a casa nostra questo momento particolare dell'anno (potete leggere qui, qui e qui). E poi anche nell'Avvento dove per prepararsi alla nascita del Dio fatto uomo valgono le prime due forme di attesa (preghiera ed elemosina), ma la terza non viene piu` praticata, ne' predicata.

L. invece con la sua confessione ortodossa ci fa vivere (anzi fa vivere a mia madre diciamo...) durante l'anno parecchi periodi di digiuno: almeno cinque mi sembra di ricordare per le feste importanti dell'anno e in generale volendo anche il mercoledi` e venerdi` di ogni settimana.
Il digiuno consiste nell’escludere vino (e alcolici), olio e proteine animali (carne, pesce, uova, burro, latticini…) e nel consumare solo pane, pasta, riso, olive, ortaggi e verdure (cotte o crude), frutta fresca o conservata, ecc.
In questo periodo infatti a casa dei miei e` tutto un "e oggi che se magna?" perche` mia madre rispetta L. e le sue tradizioni, ma le viene difficile adeguarsi a tutte queste norme che escludono perfino olio, uova e latticini!

Ma al di la` della forma che assume il digiuno e` il significato che colpisce: il digiuno non e` una punizione per il corpo, anzi e` un aiuto a prepararsi a quello che verra`!
La dico in forma semplice: a casa di mio marito mia suocera mi diceva (con molta modestia) che quando i bambini si sedevano a tavola e mangiavano di gusto il merito non sempre era della cuoca ed il suo commento davanti a tanti slurp e gnam infatti era "fama granda!".
Della serie che quando sei affamato mangi con piu` gusto e soprattutto se vieni da un periodo di digiuno i sapori sono piu` netti, distinti, apprezzabili.
E` per questo che si digiuna: per attendere!

Vorrei tanto praticare il digiuno come un esercizio, un esercizio ad avere pazienza, a non assecondare sempre in maniera immediata le richieste di cibo che il mio corpo mi fa. Credo che il digiuno sarebbe per me una bellissima lezione di educazione alimentare! Ma non per dimagrire (magari...), ma come un voler guardare in faccia ai propri limiti: non ho pazienza, non so rinunciare a un tubo, non sono capace di accettare la scomodita` e la fame.
Questo ha imparato L. dalla vita: accettare le scomodita` e la fame. Tanta fame.
Il digiuno le e` stato imposto dalla sua storia, ma ancora oggi nonostante quello che ha passato e` capace di digiunare per aspettare Natale.

Io sono una schiappa col digiuno, mi viene perfino il nervoso quando ci provo!
Vorrei imparare a usare il digiuno come un modo per "gustare" l'attesa.
Mi sa che prima mi conviene pregare parecchio... 

Nel prossimo post una dimostrazione pratica di come a casa nostra viviamo questo Avvento.
Senno` faccio dei post chilometrici...



mercoledì 12 dicembre 2012

Yarning and Cooking aspettando Santa Lucia

"A ma' come lo voi il berretto per Natale?".
Mia madre ha chiesto per Natale un berretto di lana che tenga caldo.
Io sono nella fase berretti (ne ho fatti tre e ancora non uno per la mia testa...) e quindi mi lancio nell'impresa.
A occhio.
"Ma non lo so...come voi te...""Lo  voi scuro o chiaro?" "Nero no perche` ha detto C. che me invecchia, blu no perche` non c'ho cappotti blu..." "Allora sul beige, i toni del marrone..." "No" " Piu` chiaro...panna?" "No" "Lo voi sul rosso? Magari un po' scuro..." "No" "Verde mare ..quello che tira un po' verso l'azzurro che e` de moda ..." "No" " AH MA' MA COME LO VOI 'STO BERRETTO? ROSA???" "Per carita'..." "..." "magari ciclamino..." "Fucsia?" "No...piu' chiaro...no ciclamino...come se chiama quell'altro..."
Come ho fatto a farmi venire in mente il GLICINE?????

Berretto glicine: che per essere una che non aveva le idee tanto chiare mi pare un colore BEN PRECISO!
"E me raccomando non la prende troppo fina che ce metti troppo tempo e lavoro!"
VAJELA A TROVA' LA LANA COLOR GLICINE NON TROPPO FINA???!!???!!!

Ma DIO C'E' e in serata mi ha fatto trovare in merceria quello di cui avevo bisogno.


Ok forse glicine non e`..e` piu' lilla...pero' ANDRA' BENISSIMO!!!!

Quindi sferruzzo ovunque, in ogni minuto libero, anche perche` vorrei arrivare a fare una cosetta anche per me.

Lavoro a maglia all'ospedale in sala d'attesa pediatrica mentre attendiamo che l'ortopedico visiti G. che si e' fatto male correndo per le scale mentre andava all'allenamento di basket...


Mentre attendo con trepidazione davanti al forno la riuscita del nuovo esperimento con il lievito madre...

..prima..

..dopo..
..prima..

..dopo..
...asinelli e scalette di Santa Lucia RIUSCITISSIMI prossimo anno anche per i nipoti..

Mentre la zuppa di soja gialla borbotta sulla stufa a legna...



Oggi poi e` la vigilia della festa di Santa Lucia.
Qui dove abitiamo noi questa festa coinvolge quasi tutti gli abitanti del paese che si incontrano nella piazza antistante l'oratorio armati fino ai denti di barattoli di latta di tutte le dimensioni e forme attaccati a fili di corda. Ad un cenno iniziano una processione frastornante trascinandosi dietro il filo con i barattoli che strisciano sulla strada.
UN CASINO ALLUCINANTE!
E viaggiano fermando il traffico cittadino in un corteo rumoroso e caratteristico fino al centro nella zona pedonale davanti al Municipio.
L'evento viene chiamato STROZEGA DE SANTA LUZIA e tutto questo RUMORE serve a richiamare l'attenzione della santa per farla arrivare in paese a portare i doni ai bambini.
Al termine infatti arriva su un carro una figura ammantata di veli bianchi che le coprono ancheil volto, con una corona in testa, che distribuisce sacchetti di arachidi, mandarini e caramelle a tutti.
Tutti tutti, centinaia di bambini.

Ma la povera Santa Lucia stanotte avra' il suo da fare perche` parecchi di questi bambini attendono da lei i regali di Natale. Qui infatti non e` Babbo Natale a portare i doni, ma Santa Lucia e pur essendo cieca, vecchia e accompagnata solo da un asinello fara` il giro delle case.
Per ringraziarla fuori dalla finestra si mettono due ciotole: una colma di farina per lei e una con un po' di sale per l'asinello.
Santa Lucia a casa nostra non porta "i regali", noi lasciamo che sia il vecchio Babbo con il suo carro volante e le sue renne  a venirci a visitare la notte di Natale. Ma penso che di tutto cio' avremo modo di riparlare piu' avanti.
Quello che invariabilmente ci lascia ogni anno accanto alle due ciotole vuote sono dei dolcetti tipici che si trovano solo per questa festa: gli asinelli e le scalette di pane dolce.

Io quest'anno ho chiesto a Santa Lucia la ricetta e me le sono fatte da me.
Poi siccome avevo tanto impasto c'ho cacciato sopra burro zucchero e cannnela e ho fatto cornetti e chioccioline. 

Asinelli e scalette di Santa Lucia
per 10 pezzi:

200g di pasta da pane lievitata (io ho usato la mia al lievito madre abbastanza molle)
200g di farina 00
1 uovo
100g di zucchero semolato
50g di burro morbido
1 cu da caffe` di zafferano (ne ero sprovvista e ho usato la curcuma)
1 cu da caffe` di estratto di vaniglia
la buccia grattugiata di mezzo limone

Ho impastato tutto nella impastatrice e ho lasciato lievitare per una notte coperto ed in luogo tiepido. La mattina ho steso l'impasto ad uno spessore di un centimetro e ho ritagliato le sagome degli asinelli e delle scalette. Agli asinelli ho messo gli occhi usando dell'uva passa. Ho spennellato con albume e latte e ho infornato a 220 per 20 minuti.


I bambini domattina troveranno questi per la colazione: sono morbidi, dolci e si accompagnano benissimo al latte.
Per mamma e papa` ci saranno i cornetti e le chioccioline col caffe`...



Avevo anche dei cachi splendidi, maturissimi e grandi cosi' li ho usati per una torta un po' diversa.

Dolce Mio ai cachi
per uno stampo grande:

due cachi grandi e molto maturi (altrimenti legano i denti)
450g di farina 00
150g di olio di mais
300g di zucchero
un pizzico di sale
4 uova 
mezza bustina di lievito per dolci
un cu di estratto di vaniglia

Montare le uova con lo zucchero con un frullino ad alta velocita` e aggiungere in ordine (sempre mescolando)  l'olio, il sale, l'aroma, la polpa dei cachi spellati e la farina con il lievito.
Se i cachi sono sugosi e maturi non serve aggiungere alcun liquido (altrimenti un po' di acqua intiepidita). Versare nello stampo imburrato ed infarinato e cuocere a 190 gradi per 45 minuti finche` alla prova lo stuzzicadenti risulta asciutto.

Noi l'abbiamo mangiato a merenda con il te'...e ci e' piaciuto.



giovedì 6 dicembre 2012

!!! Cookies !!!

Mai fatti cosi` tanti biscotti in vita mia!
Io per inciso non amo fare i biscotti, solo mangiarli. Preferisco fare torte e dolci di grandi dimensioni perche` le cose piccole...non so, forse ci vuole piu` pazienza?
Pero` l'occasione mi ha stimolato a buttarmi con le mani in pasta e ieri mi sono cimentata in un'impresa per me epocale: 100 ciambelline al vino!
L'occasione e` il Winter Cookie Swap organizzato da ComidadeMama.

Ma partiamo dal principio: chi e` Comida?


Un incontro cosi` piacevole con una persona sconosciuta ancora non l'avevo provato.
E` stata proprio subito simpatia ("sympatheia: patire con... o provare con...").
Erano anni che la seguivo da lontano, aveva ancora un banner piccolino a fiori nei toni del lilla e parlava di ricette: una food-blogger.
Poi scoprii che abitiamo vicine e che come me non e` nativa della zona.
Solo che lei e` arrivata piu` recentemente perche` nel frattempo aveva gia` girato il mondo.
Mi colpirono subito i suoi post piu` che per il cibo, per gli occhi con cui vedeva la citta` in cui andavo a lavorare ogni giorno: gli occhi di una persona che cerca le attivita` e la frenesia di una metropoli in una cittadina di provincia!
E quindi curiosa, sempre in movimento, aperta e cordiale, entusiasta di condividere con tutti le sue molteplici esperienze all'estero.
Nel tempo si e` creata attorno un'ambiente sorridente e stimolante e ieri sera me ne ha reso partecipe con questo Winter Cookie Swap a casa sua.

Premetto subito che non ci siamo incontrate molte volte, ma mi sento di dire che quando Comida fa le cose le riescono perfettamente: cucina bene ed e` tutto MOLTO bello da vedere. 
Con il Cookie Swap di ieri sera infatti non si e` smentita.
L'ambiente era luminoso, accogliente, allegro, ma il tocco da maestra era il suo piccolo M. in centro alla stanza su un tappetone che ci guardava con i suoi occhi incredibili!

la tavola attende la cena

I nostri biscotti erano tutti disposti in fila su alzatine, dentro barattoli di vetro, in coppe, in cestini su un buffet bianco. Ogni tipologia di dolcetto accompagnato di etichetta personalizzata e poco piu` in la' un tavolo per cenare in modalita` self service con cibo home-made: orzotto con carne affumicata, curry con basmati alla cannella e cardamomo e poppadoms, cruditees con yoghurt e hummus, laugenbrot con burro salato e speck, insalata di feta, focaccia integrale, due quiche e tutto questo ben di Dio seguito da lemon curd fresco di preparazione (fragrante e vellutato) da suggere aiutati da un cucchiaino in basic crust (una brisee`? una frolla leggera? Non lo so ma era talmente "flaky" che pareva proprio quella!).
E poi birra per la cena e per il dopo cena cioccolata calda espressa a partire dal cacao, infusi di frutta talmente buoni da non aver bisogno di zucchero, succo di mele.
 










Lemon Curd e cucchiaino edibile
Insomma siamo arrivate al momento del cookie swap che era notte e ...sazie!
 Ma l'assaggio di ogni singolo biscotto (accompagnato dalla narrazione della sua storia) non me lo sono fatto mancare.
E cosi` chiaccherando e sgranocchiando ho sfogliato anche tre libri che non ho e che mi piacerebbe avere sulla mia mensola dei cookbooks: due testi di Rose Levy Beranbaum The bread bible e The cake and pastry bible e uno di Tessa Kiros Falling Cloudberries


E ho ascoltato le conversazioni che queste amiche si scambiavano e ho scoperto che molte di loro sono blogger percio` rimando la ricetta dei loro biscotti alla visione dei loro blog peraltro molto carini.
per scherzo e per caso
zonzolando
orlo subito (di cui non so perche` ma non ho la foto dei biscotti!)
piano b
comidademama (of course)
profumi e colori
forse ho dimenticato qualcuno o qualche biscotto (accetto segnalazioni), ma perdonerete il fatto che io sia un po' cotta visto che sono tornata a casa all'una e trenta del mattino!

Concludo con la ricetta delle ciambelline al vino che ho scelto di portare e con quella dei picnic cookies che ha portato invece mia figlia M.
La pulzella mi ha seguito nell'avventura perche` Comida ha una figlia della sua stessa eta` e mi pare che si siano trovate abbastanza le due: era bello vederle assieme perche` sono due ragazzine molto semplici e simpatiche, no trucco, no cell addicted e via dicendo.


 
Il vero cookie swap l'abbiamo poi realizzato al termine della serata quando ognuna di noi si e` portata a casa una decina di biscotti per tipo: due scatole di latta colme di bonta`! YUM!

 Adesso pero` scusate, ma avrei una tazza calda e un mucchio di biscottini che mi aspettano....


DIMENTICAVO!
A notte fonda la follia-blogger: foto reportage di come si separa il tuorlo dall'albume con una bottiglietta di plastica!
Solo Comida poteva mettersi carponi in salotto a farne una dimostrazione pratica...