vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

domenica 8 novembre 2015

Dall'Irlanda una soffice squisitezza: il Barmbrack


Sembra incredibile, ma siamo gia` in novembre.
Il sole splende forte e quando, come oggi e` successo a noi, te ne stai fermo a guardare una partita ai bordi di un campo all'aperto, senti caldo, hai voglia di metterti in maniche corte.

Eppure l'autunno e` iniziato da un pezzo e anche se pur abitando in montagna ancora andiamo a spasso con la giacchetta di mezza stagione, la scorsa settimana abbiamo festeggiato la Festa di Ognissanti, col sole pure quella.



Quel giorno ci siamo incontrati con i parenti di mio marito in una localita` pedemontana in veneto, abbiamo passato la giornata in un pioppeto a chiacchierare, guardare figli e nipoti giocare all'aperto e mangiare. La mattina pero` prima di partire a colazione abbiamo assaggiato un dolce nuovo che non avevo mai fatto: il Barmbrack.

Mi piace ogni anno andare alla scoperta dei dolci della tradizione popolare per la festa di Ognissanti.
Oltre ad essere una passione culinaria e` pure un tentativo di aiutare i ragazzi ad afferrare meglio i valori su cui speriamo cresca sempre la nostra famiglia. Perche` io credo che riunirsi attorno ad una pietanza, spiegarne le origini, leggere assieme la ricetta e vederlo sul piatto sia un modo molto pratico per farlo. Loro sono pieni di domande, forse non se ne rendono conto, tutti presi da quel tremendo orgoglio adolescenziale che non ha bisogno di chiedere niente a nessuno, oppure catturati dal desiderio di omologazione e dal mondo mediatico che li bombarda di messaggi.

Ma se accompagniamo le parole con un colore, un profumo, un sapore i pensieri esplodono in un turbinio di associazioni di idee, la curiosita` li prende e ... ascoltano.

Quest'anno in particolare ho scelto un dolce facile, e` un periodo di grandi impegni, sono molto di corsa e anche molto stanca. Il canale Youtube di Donal Skehan a cui sono iscritta riproponeva un classico della cucina irlandese molto semplice da preparare, con pochi ingredienti. Ho dato un occhiata alla ricetta, ho controllato di avere tutto il necessario e mi sono cimentata.

Il Barmbrack e` un dolce antichissimo che si preparava per la vigilia di Ognissanti.
Da una festa celtica legata al cambio dell'anno e della stagione (i Celti celebravano l'inizio dell'anno nuovo proprio all'inizio di Novembre) intrisa di riti religiosi naturali e superstizione con la cristianizzazione del paese la ricorrenza ha perso di significato e si e` trasformata semplicemente nella celebrazione del Cielo. La morte non piu` vista come uno spauracchio, una condanna e come quindi una cosa di scongiurare con riti e sacrifici, ma come un passaggio alla vita vera ed eterna e percio` nella vigilia di Ognissanti non serve piu` andare andare ad evocare gli spiriti dei morti e della morte per propiziarsi favori e lunga vita, ma si prega per i defunti perche` possano godere per sempre del volto di Cristo e per i santi che abitano ancora questa terra, per tutti noi che possiamo essere santi ogni giorno se non abbiamo paura di esserlo.

Di questa Festa cosi` speciale scrivevo anche l'anno scorso, quando ho preparato i Pan de Muerto.

Il Brambrack e' buono, dolce a dispetto del quantitativo di zucchero davvero basso, privo di latticini, grassi e volendo anche glutine.
Coraggio tirate fuori la ciotola e il frullino!


foto orribile...ma il dolce e` fantastico!
Barmbrack
per uno stampo da plumcake:

225g farina integrale (se volete anche glutenfree)
2cu di lievito vanigliato
300g di uvetta bio sciacquata

50g di scorzette candite miste (zenzero, limone, cedro, arancia)
250ml te' nero bollente
50ml di whisky
90g zucchero semolato
1 uovo grande

un pizzico di sale
mezzo cu di spezie miste in polvere (cannella ,cardamomo, chiodi di garofano, noce moscata)


La sera prima sminuzzate le scorzette, ponetele in una ciotola assieme alle uvette strizzate e irroratele prima con il whisky e poi con il te' nero bollente, coprite e lasciate riposare tutta la notte. Il giorno dopo mescolate la farina, le spezie, il lievito, il sale, lo zucchero in una ciotola capiente e sgusciate dentro l'uovo. Aggiungete le uvette e le scorzette scolate e mescolate il tutto con un po' del liquido delle uvette. Usate il liquido fino a che l'impasto sia fluido, ma comunque consistente. Versate nello stampo imburrato e infarinato e infornate a 170 gradi per un'ora. 
Una volta fatta la prova stecchino lasciate raffreddare in forno con lo sportello aperto e sfornate una volta completamente freddo. 
Ovviamente meraviglioso con il te`.

Dimenticavo che la tradizione vuole che nel dolce venga messo durante la preparazione un anello: chi lo trovera` nella sua fetta una volta servito diventera` molto ricco e si sposera` entro l'anno. 
Visto che non sono superstiziosa io non ce l'ho messo, ho il terrore che qualche figlio se lo mangi e gli rimanga incastrato in gola! E sinceramente mi fa pure un po' schifo...