vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

venerdì 21 marzo 2014

#liberalapaura

Alda Merini - edizioni pulcinoelefante



Non ne posso piu` non ne posso piu` non ne posso piu` voglio che finisca adesso, voglio che il mio battito cardiaco torni a ritmo normale, voglio che il respiro si riprenda, voglio che questo groppo che ho tra la trachea e lo stomaco si sciolga come una cucchiaiata di gelato in bocca. Voglio che la mia mente stanca finisca di vorticare senza sosta, di confondere le cose, di farmi rimuginare senza trovare mai una soluzione, di immaginare scenari terrificanti. Voglio che il mio intestino smetta di contorcersi nervosamente. Tutto il mio corpo lavora ininterrottamente da ore, da giorni e consumo le mie forze muovendomi a caso da una faccenda all'altra come un'ape operaia impazzita. Non riesco neanche a stare sdraiata per piu` di dieci minuti, qualcosa dentro mi obbliga ad alzarmi. Leggo per distrarmi, fumo una sigaretta aspirando profondamente, faccio la spesa in maniera confusa dimenticando cosa ci serve, non riesco a programmare i pasti, vivo di istante in istante con tutti gli impegni futuri stampati davanti agli occhi che premono premono premono per essere rispettati. Domani i denti. Ho paura, ho una fottuttissima paura di stare male, di sentire male, sono traumatizzata da quella volta che mi tolsero un dente senza che l'anestesia avesse fatto effetto. Sono sfinita, stanchissima e devo arrivare fino alla fine di questa giornata, ma mi sembra che non ce la faro`, vorrei solo dormire e dimenticare questo stato. Mangio a bocconi giganti, mastico solo per una frazione di secondo, mi soffoco continuamente. A volte la vista mi balla perfino e sento che il cuore vuole schizzarmi fuori dalla bocca. Dove sta la fine di questo? Quando arrivera`? Razionalizzare mi aiuta per 10 secondi, poi inzia tutto di nuovo ad ondate continue, come cavalloni marini in giorno di tempesta e io vado sott'acqua.
Non riesco a studiare, non riesco a leggere, non riesco a stare ferma. Esco. Fumo.”
19 Marzo 2014

Questo e` solo l'inizio di uno stato che puo` progredire fino alla sensazione di essere ormai sulla via della pazzia e che invece da un po' di tempo, grazie alla terapia farmacologica, rimane a questo livello fino a scemare lentamente lasciandomi in preda ad una spossatezza indescrivibile.
Si chiama attacco d'ansia e nel passato evolveva in attacco di panico. Si scatena in periodi emotivamente particolari o fisicamente intensi. Potete immaginare il disagio che mi porta, inoltre tento in tutti i modi di nasconderlo ai miei figli per non spaventarli, ma puo` durare ore e la cosa diventa difficile. Si accompagna ad una complessa e diffusa sintomatologia fisica e sceglie ogni giorno un momento diverso: la mattina appena alzata oppure il tardo pomeriggio o la notte svegliandomi di soprassalto. Ci sono periodi in cui sono piu` tranquilla e altri in cui e` come un treno d'onde e il mondo fuori mi risulta completamente indifferente: ne sento solo il peso,
ma ho i sensi di colpa. Sono sicura che siete in parecchi a conoscere questa sensazione.
La mia non e` una richiesta di aiuto. E` solo un passo che volevo fare da tempo e ho trovato finalmente l'occasione. Aderisco anch'io all'iniziativa #liberalapaura, anche su Instagram.

#liberalapaura






domenica 16 marzo 2014

I biscotti piu` facili del mondo


Metti un sabato incasinato: hai davanti una serata densa di impegni e vieni da una settimana densa di impegni.
Sei ovviamente stanca.
Metti che stai di traverso sul letto leggendo un libro perche` sei strana: tutta la casa fuori dalla tua stanza urla e tu cerchi di concentrarti sul diario di un tizio che sceglie di vivere da solo in una baita a 2000m (con quale criterio scelgo le mie letture?).
Metti che ti rendi improvvisamente conto che il pane sta lievitando (lui almeno lo fa in silenzio) sotto la tela di lino e fra due ore deve entrare in forno.
Metti che ti prende una fottutissima voglia di biscotti perche` sei strana: di solito la voglia che ti prende e` di cioccolata, di torta alla crema, di crostata alla marmellata...di pane e mortadella.

E cosi` ignorando l'Apocalisse che ti circonda vai in cucina e ti fai spazio sul piano lavoro.
Tiri fuori farina, burro, uova, zucchero, nocciole, vaniglia, amaretti e sale.
Nella tua mente volteggiano ricordi di frolle di provenienze diverse: varianti piu` o meno burro, piu` o meno zucchero, piu` o meno tuorli e senza dare un'ordine alle ricette vai a naso, accosti la bilancia, togli il coperchio al mixer e inizi a preparare i Biscotti piu` facili del mondo.
Secondo me lo sono davvero.

i Biscotti piu` facili del mondo

un pugno di amaretti
un pugno di nocciole sbucciate
300g di farina 00
150g di zucchero
150g di burro
un pizzico di sale
3 uova sgusciate intere
essenza di vaniglia
un mixer a lame taglienti

Mettete nel mixer lo zucchero con gli amaretti e le nocciole. Azionate il mixer fino a sminuzzare il tutto. Aggiungete la farina e il sale e mescolate un attimo. Tagliate il burro freddo a cubetti e spingetelo con la punta del coltello nella farina, aggiungete le tre uova, l'essenza di vaniglia e azionate il mixer. Lasciatelo lavorare per poco tempo, solo fino a quando il composto si ammassa in briciolone, poi versatelo su un foglio di pellicola o alluminio e compattatelo. Chiudetelo come una palla nel foglio e fatelo riposare in frigo per almeno un'ora. Poi tiratelo fuori e dividetelo in pezzi che arrotolerete a salame (diametro di 5cm max) su un piano infarinato (se potete di semola di grano duro o farina di riso). Affettate i salametti a fette di 1cm e mettete le fette su una teglia foderata. Infornate a 200 gradi per 15-20 min a seconda del vostro forno, non vi aspettate che si colorino molto. Induriranno durante il raffreddamento.

"biscotti piu` facili del mondo"

...e questo e` il pane di poi