vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

domenica 27 dicembre 2015

Cronache natalizie: un caso di coscienza.

una torta da sbombardate che ha fatto mia mamma

E` tutto il giorno che mi comporto male.
E poi chiedo scusa.
Ma poi sbotto di nuovo.
Allora ho deciso di mandare mio marito a farsi un giro. Mi ha chiesto quasi in ginocchio di andare con lui, ma gli ho fatto cambiare idea con un urlo e finalmente a preso la porta ed e` andato a fare una passeggiata con G.
Quando torna spero tanto che non riattacchi la solfa del MIHAIROVINATOLAGIORNATA-MICAMBISEMPRETUTTIIPROGRAMMI-SEQUESTESONOLEVACANZETORNOALLAVORO-...
perche` non e` vero.
Ha lavorato come uno schiavo fino al 24 sera ed il giorno dopo si e` alzato storto, cosi` dopo una tregua di ben 24 ore ha iniziato a tirare fuori tutto le stress accumulato in questi mesi dall'ultima vacanza (che risale a giugno2015) e apriti o cielo.
La questione e` che non ha del tutto chiaro che sua moglie non e` Santa Rita da Cascia e neanche Santa Caterina da Siena e neppure Santa Teresina di Lisieux.
C'ho un limite anch'io e pure grosso.

domenica 8 novembre 2015

Dall'Irlanda una soffice squisitezza: il Barmbrack


Sembra incredibile, ma siamo gia` in novembre.
Il sole splende forte e quando, come oggi e` successo a noi, te ne stai fermo a guardare una partita ai bordi di un campo all'aperto, senti caldo, hai voglia di metterti in maniche corte.

Eppure l'autunno e` iniziato da un pezzo e anche se pur abitando in montagna ancora andiamo a spasso con la giacchetta di mezza stagione, la scorsa settimana abbiamo festeggiato la Festa di Ognissanti, col sole pure quella.



Quel giorno ci siamo incontrati con i parenti di mio marito in una localita` pedemontana in veneto, abbiamo passato la giornata in un pioppeto a chiacchierare, guardare figli e nipoti giocare all'aperto e mangiare. La mattina pero` prima di partire a colazione abbiamo assaggiato un dolce nuovo che non avevo mai fatto: il Barmbrack.

Mi piace ogni anno andare alla scoperta dei dolci della tradizione popolare per la festa di Ognissanti.
Oltre ad essere una passione culinaria e` pure un tentativo di aiutare i ragazzi ad afferrare meglio i valori su cui speriamo cresca sempre la nostra famiglia. Perche` io credo che riunirsi attorno ad una pietanza, spiegarne le origini, leggere assieme la ricetta e vederlo sul piatto sia un modo molto pratico per farlo. Loro sono pieni di domande, forse non se ne rendono conto, tutti presi da quel tremendo orgoglio adolescenziale che non ha bisogno di chiedere niente a nessuno, oppure catturati dal desiderio di omologazione e dal mondo mediatico che li bombarda di messaggi.

Ma se accompagniamo le parole con un colore, un profumo, un sapore i pensieri esplodono in un turbinio di associazioni di idee, la curiosita` li prende e ... ascoltano.

Quest'anno in particolare ho scelto un dolce facile, e` un periodo di grandi impegni, sono molto di corsa e anche molto stanca. Il canale Youtube di Donal Skehan a cui sono iscritta riproponeva un classico della cucina irlandese molto semplice da preparare, con pochi ingredienti. Ho dato un occhiata alla ricetta, ho controllato di avere tutto il necessario e mi sono cimentata.

Il Barmbrack e` un dolce antichissimo che si preparava per la vigilia di Ognissanti.
Da una festa celtica legata al cambio dell'anno e della stagione (i Celti celebravano l'inizio dell'anno nuovo proprio all'inizio di Novembre) intrisa di riti religiosi naturali e superstizione con la cristianizzazione del paese la ricorrenza ha perso di significato e si e` trasformata semplicemente nella celebrazione del Cielo. La morte non piu` vista come uno spauracchio, una condanna e come quindi una cosa di scongiurare con riti e sacrifici, ma come un passaggio alla vita vera ed eterna e percio` nella vigilia di Ognissanti non serve piu` andare andare ad evocare gli spiriti dei morti e della morte per propiziarsi favori e lunga vita, ma si prega per i defunti perche` possano godere per sempre del volto di Cristo e per i santi che abitano ancora questa terra, per tutti noi che possiamo essere santi ogni giorno se non abbiamo paura di esserlo.

Di questa Festa cosi` speciale scrivevo anche l'anno scorso, quando ho preparato i Pan de Muerto.

Il Brambrack e' buono, dolce a dispetto del quantitativo di zucchero davvero basso, privo di latticini, grassi e volendo anche glutine.
Coraggio tirate fuori la ciotola e il frullino!


foto orribile...ma il dolce e` fantastico!
Barmbrack
per uno stampo da plumcake:

225g farina integrale (se volete anche glutenfree)
2cu di lievito vanigliato
300g di uvetta bio sciacquata

50g di scorzette candite miste (zenzero, limone, cedro, arancia)
250ml te' nero bollente
50ml di whisky
90g zucchero semolato
1 uovo grande

un pizzico di sale
mezzo cu di spezie miste in polvere (cannella ,cardamomo, chiodi di garofano, noce moscata)


La sera prima sminuzzate le scorzette, ponetele in una ciotola assieme alle uvette strizzate e irroratele prima con il whisky e poi con il te' nero bollente, coprite e lasciate riposare tutta la notte. Il giorno dopo mescolate la farina, le spezie, il lievito, il sale, lo zucchero in una ciotola capiente e sgusciate dentro l'uovo. Aggiungete le uvette e le scorzette scolate e mescolate il tutto con un po' del liquido delle uvette. Usate il liquido fino a che l'impasto sia fluido, ma comunque consistente. Versate nello stampo imburrato e infarinato e infornate a 170 gradi per un'ora. 
Una volta fatta la prova stecchino lasciate raffreddare in forno con lo sportello aperto e sfornate una volta completamente freddo. 
Ovviamente meraviglioso con il te`.

Dimenticavo che la tradizione vuole che nel dolce venga messo durante la preparazione un anello: chi lo trovera` nella sua fetta una volta servito diventera` molto ricco e si sposera` entro l'anno. 
Visto che non sono superstiziosa io non ce l'ho messo, ho il terrore che qualche figlio se lo mangi e gli rimanga incastrato in gola! E sinceramente mi fa pure un po' schifo...



mercoledì 30 settembre 2015

Confort food 7 - dall'Occitania francese il Cassoulet Toulousain

Cassoulet Toulousain a "La Colombiere"

Nel mio forno staziona una casseruola in ghisa il cui contenuto ribollente profuma di pomodoro, erbe aromatiche e salsiccia. Stasera a cena avremo un confort food alla francese, un piatto che ricorda il Cassoulet toulousain perché mi sono portata a casa un metro di salsiccia tipica della città e mezzo chilo di fagioli secchi della zona.

Sono tornata da meno di una settimana e ancora ho addosso l'aria di Tolosa, nella mente la dimensione rilassata e divertita di quei giorni passati in solitaria. Ho girato la città in lungo e in largo, uscendo alle 8 di mattina e tornando solo nel tardo pomeriggio in albergo per cambiarmi e ripartire per la cena. Ho potuto visitare le sue meravigliose chiese, i musei, ma anche tanti negozi. Ho vissuto lì quattro giorni di quello che io considero il lusso più sfrenato: la possibilità di guardarsi attorno con calma, poter decidere se ripassare in quel posto più tardi invece che subito, sedersi su una panchina a leggere il giornale, mangiare solo quando si sente veramente fame.




giovedì 2 luglio 2015

Clafoutis glutenfree ... e l'ingrediente segreto!



Che poi effettivamente questa cosa di chiamarlo Clafoutis e poi gli cambi gli ingredienti ...
I puristi saranno inorriditi. Ma ormai ci siamo abituati alle reinterpretazioni no? Anche perché altrimenti tutto ciò che è glutenfree andrebbe chiamato con un altro nome...

Insomma è un Clafoutis cioè una crema cotta con le ciliege.

E' il dolce dell'estate a mio parere. A me fa tanto "ho delle ciliege che mi hanno regalato e ho il tempo di snocciolarle tutte (non è il mio caso of course) perché nessuno mi corre più dietro con gli appuntamenti e posso fare con calma un dolcetto facile facile di quelli che non ti fanno sudare per prepararli: mescoli su, inforni e abbandoni la cucina per 50 minuti".

Su Pinterest l'ho trovato fatto davvero in ogni modo!
La questione è che sostanzialmente non puoi togliere da questa ricetta, è talmente basic da poterla solo modificare un pochino o come nel mio caso oltre a cambiare la farina puoi aggiungerci qualcosa.

Innanzitutto mettiamo i puntini sulle I : le ciliege sono una sbombardata da crude, mentre da cotte vanno aiutate un attimo nel sapore. Per questo oltre a profumare la crema con la vaniglia ho visto che la tendenza contemporanea è quella di aggiungere dello zenzero grattugiato.
Sono fortunata che vada tanto di moda lo zenzero fresco perché io LO AMO!
Io quindi ho seguito il suggerimento delle Pinterestiane statunitensi e ne ho messo giusto una punta di cucchiaino per rispetto ai miei ospiti di stasera. Gli da quel non so che di aromatico senza smascherarsi troppo diciamo!

C'è inoltre da ammettere un'imbarazzante verità (e qui i puristi dopo avermi fucilato mi seppelliranno pure): non è che poi il Clafoutis sia cosi' godurioso... nel senso che quando vedi arrivarti una teglia così bella in tavola, con tutte queste bolle rosso carminio che insanguinano una pasta dorata provvista di una crosticina dorata e profumata di vaniglia...ti aspetti che sotto i denti la meraviglia abbia anche una consistenza notevole. Insomma vorresti un dolce bello come un Clafoutis, ma soffice come un blondie (che c'ha 'na mappata de burro che llevete..)("e llora fatte 'sto blondie" tu mi dirai).

Allora io ho aggiunto un ingrediente segreto e il dolce è davvero tutta un'altra cosa!

Ho lessato una patata e l'ho schiacciata e poi l'ho incorporata alla crema che fa da base.
Ci credereste? E' incredibile cosa fa un po' di patata schiacciata negli impasti: il tubero delle meraviglie!
Ovviamente ho sostenuto il tutto con un pelo di lievito istantaneo altrimenti sarebbe rimasto schiacciato e avrebbe fatto fatica a cuocersi.

Alla fine gli DOVETE dare una spolverata di zucchero a velo anche perché dentro non è che ce ne sia molto. Grazzieaddio.

Clafoutis alle ciliege glutenfree
per 8:

140g di patata lessata freddata e schiacciata
70g di zucchero di canna
3 uova leggermente sbattutte
222ml di latte o panna (ovviamente viene più cremoso con la seconda)
1 bacca di vaniglia (di cui vi servirà il midollo)
55g di farina bianca senza glutine
1 cu di lievito per dolci
un pizzico di sale
una punta di cu di zenzero grattugiato fresco
una tazza grande di ciliege snocciolate

In una terrina che potete riporre in frigo mescolate tutti gli ingredienti assieme tranne le ciliege e le uova.
Lasciate in frigo l'impasto per mezz'ora minimo. Imburrate una teglia o degli stampini individuali e spolverateli di farina senza glutine, ponete le ciliege nello stampo in modo che coprano tutto il fondo. Incorporate le uova all'impasto solo mescolando (non serve montarlo) e versatelo sopra le ciliege.
Infornate a 180°C per 50 minuti. Prova stecchino.
Quando è raffreddato per bene e riposato cospargetelo di zucchero a velo.

GNAM!






lunedì 29 giugno 2015

la verità...?

ORE 9.30

il contenuto della sua borsetta: la porcella mi ha fregato Kiki...

la verità..?
E' che tornerei nel letto a sdraiarmi in compagnia di un libro. O di un tablet. Dopo aver fatto colazione, ancora in camicia da notte, con la finestra aperta, lasciando entrare l'arietta fresca di questa giornata un po' annuvolata.

la verità..?
Dovevo farmi una colazione senza glutine bio a base di porridge a lungo e lento rilascio di zuccheri e invece mi sono alzata stordita dopo una nottata agitata da acidità di stomaco, denti serrati e sogni angosciosi e ho pensato bene di colazionare con gallette di mais (però bio e glutenfree) e Nutella (però fatta in casa) e caffellatte. Rilascio breve e veloce di zucchero che mi lascerà tramortita fra un'oretta.

la verità..?
E' che ho una cassetta di ciliege che avevo pregato mia madre di non lasciarmi in casa che ho ancora tutti i panni e gli accessori della vacanza da sistemare (mucchi da lavare, mucchi da piegare, mucchi da rimettere in soffitta) e non c'ho tempo di snocciolarle tutte per fare la marmellate. E ovviamente non c'ho neanche i tre-quattro kili di zucchero che servirebbero. E i barattoli sono in soffitta e vanno rilavati e sterilizzati. E in cucina non ho posto perchè ancora stanno in bella mostra sul piano lavoro le farine che ho comprato in vacanza (perché al super di Terracina la farina W350 di ottima marca costa solo 1.05€????), i legumi insacchettati del mercato del martedì di San Felice Circeo, la tazza di ceramica dove ho messo a bagno gli steli del rosmarino e alloro che ho tagliato dalle siepi che delimitavano il giardino della nostra villetta, l'incredibile quantità di verdure che ho acquistato ieri nella foga di sfamare questa mia esigente famiglia e che ora non so assolutamente dove piazzare perché il frigo è già stracolmo di suo (ma le olive di Gaeta in vaso-versione-scorte-rifugio-nucleare le devo tenere dentro o posso lasciarle a temperatura ambiente?).

la verità..?
E' che mi sento in vacanza più di quello che dovrei perché in realtà chi è in vacanza sono LORO, io come mio marito sono appena tornata dal mare e devo riprendere il mio lavoro quotidiano.

la verità..?
Mi va di guardare kdrama a orario continuato non-stop. Quelle faccette levigate e sorridenti, le vocine tutte uguali e quel lessico limitato a più o meno 10 espressioni grammaticali (chin-chà? ken-chanà? ka-jà! aisssh! gomawo..). E se questo dovrebbe farmi lampeggiare davanti agli occhi la scritta "ATTENZIONE STORIA TRATTA DA SHōJO MANGA- TARGET ADOLESCENZIALE- TEMI RICORRENTI- REALTA' FALSATA- DIPENDENZA EROINOSIMILE" io continuo imperterrita nella visione e solo nelle pause pubblicitarie mi concedo un beneficio del dubbio che ha questo tipo di levatura morale:"E se lo lasciassi vedere alle mie figlie grandi??".

la verità..?
Con tutto quello che ho in cucina non ho la benché minima idea di cosa preparare per pranzo, né per cena e soprattutto non NE HO VOGLIAAAAAAA!

la verità..?
sto rimaneggiando i miei obbiettivi nutrizionali sul programma che uso per monitorare alimentazione e fitness. E' inutile che insisto: l'introito dei miei carboidrati supera sempre la soglia stabilita e le proteine sono sempre al di sotto. Urge ritaratura in stile dieta mediterranea, nonostante su Pinterest abbia accumulato una scorta infinita di ricette low-carb...Temo dovrò rimandare questo tipo di propositi a settembre, quando almeno il 25% dei miei figli frequenterà la mensa due volte al settimana.

la verità..?
Non mi sono riiscritta alla scuola musicale per il prossimo anno. I motivi sono sostanzialmente economici: 660€ di retta sono troppi per una mamma che vuole riscoprire il piacere di suonare il piano. E se ce li avessi li investirei in uno dei miei figli, tra parentesi pare che thelittlest voglia provare a imparare a suonare uno  strumento e avendo una tastiera digitale in casa e il mio Schulze Pollmann a casa dei miei ...
Sono sofferente. Anzi insofferente. Non sopporto l'idea di aver fatto questa scelta. Sono così triste che ho disertato con una scusa banalissima l'ultima lezione. Sono così ferita che mentre penso continuamente ad alzare il culo da questa sedia e appoggiarlo sullo sgabello davanti alla tastiera me ne sto qui a digitare lettere con il magone e preferisco completare un post piuttosto che ascoltare la mia musica.

la verità..?
Alle mie spalle c'è un letto disfatto e alla mia destra una pila enorme di libri e quaderni che va assolutamente archiviata in soffitta. Adesso chiamo Adelina e le dico di pensarci lei. (Adelina da quando leggo Montalbano è la mia governante preferita: pulisce, stira e cucina).

la verità..?
La mia sofitta dovrebbe essere il triplo più grande della mia casa.
La mia soffitta è un mondo a parte.

la verità..?
Adesso mi alzo.
E poi mi risiedo.
E poi mi rialzo.
Auguratemi buona fortuna.
...
Da dove comincio?

venerdì 22 maggio 2015

Non ne ho più voglia

Oh niente.
Mi metto qui davanti e mi si svuota il cervello. 
Non riesco a scrivere assolutamente nulla.
Non riesco a descrivere, a raccontare, a mettere su una ricetta delle innumerevoli che ho provato in questo periodo.
E' questo il motivo per cui non aggiorno più il blog e a volte ho pure pensato di chiuderlo. 
E' come se la voglia di raccontarmi mi fosse scivolata via di dosso e non riuscissi più a ritrovarla, non so dove si sia cacciata e penso di non avere le forze per cercarla.
Mi stanno succedendo tante di quelle cose tutte assieme che trovare il tempo per "produrre" anche qui è diventato faticosissimo.  
Lo tengo aperto perché magari prima o poi questa voglia magari tornerà a farmi visita. 

Chiedendomi il perché di questo cambiamento mi sono anche risposta che in realtà tutto sia dovuto al fatto che quando apro un nuovo post davanti ai miei occhi non c'è più una pagina bianca in cui fermare i miei pensieri, ma una pagina piena di pensieri da riorganizzare. E siccome la mia vita in questi ultimi mesi è tutta un riorganizzare (è la mia lotta quotidiana) a farlo anche qui mi viene il panico!
 Potrei semplicemente parlare con le immagini, quelle che posto su Instagram.
Perfino Facebook mi rompe, tanto che l'ho tolto dalle applicazioni del tablet e non lo guardo quasi più. Di solito quello che posto lì è solo la condivisione di attività su altri social, raramente lo riapro per consultarlo e piazzare like o sapere l'ultima. Tantomeno per scriverci.

Sarà definitivo? Sarà momentaneo? Il blog intendo, non facebook...
Boh! Non lo so davvero.
Non me ne vogliate.

Questo periodo dell'anno è solitamente quello in cui tutto comincia a correre vorticosamente verso l'inizio delle vacanze scolastiche: le ultime udienze (e via mattinate intere che se ne vanno), le ultime verifiche (aka "mamma mi interroghi?"), le feste di fine anno ed i vari spettacoli scolastici, ma anche i cambi di armadio (in verità oggi si battono i denti dal freddo). Poi la routine quotidiana: letti, aspirapolvere, piatti, fornelli, bagno, lavatrice, asciugatrice, spesa e gli impegni personali che mi sono presa quest'anno: giapponese, pianoforte, walking trisettimanale. E la dieta? La dieta dove la mettiamo? Io una cosa loro un'altra ogni giorno, ogni pasto. 
Non che non riesca a ritagliarmi tempo per sdraiarmi un attimo, di solito dopo pranzo mi metto giù a leggere o chiudere gli occhi o staccare il cervello con un'oretta di Kdrama. Ma Per il blog no. Non ho più testa.

Vabbé ragazzi, per ora va così.

Lascio qualche istantanea del giorno della Prima Comunione di E. 
E' stata una giornata fantastica per molti motivi. Prima di tutto perché mio figlio ha ricevuto questo sacramento e già questo è molto, ma anche perché c'era un sole abbagliante, eravamo circondati di persone che ci vogliono bene, era il giorno della Festa della mamma and last but not least mio marito mi ha concesso di andare a mangiare al ristorante (di solito si fa tutto in casa), perciò io la mattina presto ho semplicemente vestito tutti, mi sono truccata e vestita, ho finito di decorare la torta e poi mi sono rilassata completamente godendomi ogni singolo momento. Abbiamo mangiato cose buone in un posticino delizioso, abbiamo goduto dell'aria aperta e della compagnia e tutti erano felici. Soprattutto E. che ha ricevuto tanti Lego! 
Non riesco a credere che finalmente anche lui da ora in poi si sentirà più coinvolto nelle celebrazioni, lui che ad ogni Eucarestia gli calava la palpebra e si accasciava testa in dietro sulla panca.

La torta che ho fatto era un chiffon cake al cioccolato farcita in tre strati con crema al limone e zenzero e chantilly alla nutella. Per essere la prima volta che faccio una chiffoncake é riuscita parecchio bene e con quelle creme ... che ve lo dico affà!!!!


appena sformata dopo una notte a testa in giù
farcitura
..
il sotto ed il sopra (ha scelto la cravatta scozzese)
andiamo a piedi in Chiesa
passeggiata postprandiale

il ristorante in riva al fiume

Alla prossima!

venerdì 27 febbraio 2015

TITOLO: Non. Avete. Idea. - SOTTOTITOLO: crepe glutenfree con banana caramellata e cioccolato fondente

Ma proprio questo piatto dovevo comprarmi a Copenhagen?
 'Sti due guardano sempre quello che ci metto dentro con aria di rimprovero....


Tipo che sono le 16.02 e tre minuti fa ho finito di papparmela ed e' cosi buona, ma cosi' buona che la devo postare?

Tipo che mezz'ora fa ero al centro commerciale a fare incetta di cancelleria e indumenti intimi per la prole e appena messo piede in casa ho avvertito un impulso irresistibile a mangiare qualcosa di meravigliosamente dolce e consistente? 

Tipo che c'avevo un bicchiere di albumi li' sul ripiano (avanzo della crema pasticcera di ieri) che mi guardavano e ammiccavano al burro ammorbidito li` accanto (dimenticato fuori dal frigo dalla colazione) e ho capito che tutti e due non vedevano l'ora di lanciarsi nella padella?

Tipo che mi sono completamente dimenticata che oggi e` venerdi` e avevo iniziato ad osservare un po' di astinenza (etichettare questa ricetta come : PECCATO DI GOLA)?

Tipo che a 'sto punto penso di essere in fase preciclo perche` da stamattina alle 5.50 vago in giro per la casa a caccia di cioccolato come un tossico in crisi di astinenza?

Mi vergogno perfino a darvi la ricetta per quanto e` cretina da fare...



Crepe glutenfree con banana caramellata e cioccolato fondente
per due crepes:

3 albumi (se avete uova intere ne basta uno , aumenterete un po' il latte)
3Cu di farina integrale senza glutine (va benissimo anche la farina normale per chi non e` intollerante)
latte q.b.
1Cu di burro
una banana a rondelle
5 cubetti di cioccolato fondente
1Cu di rum
1 spicchio di limone
1Cu di zucchero muscovado

TUTTI GLI INGREDIENTI DEVONO ESSERE A TEMPERATURA AMBIENTE

Mescolate con una frusta le uova con la farina e mentre girate aggiungete il latte a filo in modo che non si formino grumi. Dovete formare una pastella abbastanza fluida, non acquosa pero`.
In un piccolo tegamino sciogliete la cioccolata fondente a fiamma bassa. Nella padella antiaderente a bordi bassi sciogliete il burro e quando spumeggia versatevi le rondelle di banana, fatele imbiondire, cospargetele di zucchero muscovado e irroratele prima con il succo dello spicchio di limone e poi con il rum. Lasciate asciugare il tutto e rovesciate nel tegamino della cioccolata fusa. Pulite grossolamente con un pezzo di carta da cucina la padella e versateci il composto delle crepes. Fatene due. Piegatele a fazzoletto in un piattino e versateci sopra la banana sporca di cioccolato. 
Affondate la forchetta.

Si e` buonerrima e stupiderrima da realizzare.
La dovete fare. 
Magari domani che e` sabato va...


lunedì 23 febbraio 2015

Sacher light gluten free alla L.Montersino ... e tanti auguri a me!



Un'amica tempo fa mi ha passato molto generosamente la dispensa di un corso che Luca Montersino ha tenuto recentemente dalle nostre parti.
Il corso rientrava nel progetto GOLOSI DI  SALUTE che Montersino ha messo in piedi rispondendo alla sempre piu` pressante richiesta di pasticceria di alta qualita` che soddisfi anche i palati di chi ha intolleranze alimentari.

Io che non mangio praticamente piu` glutine dall'anno scorso l'avevo messa in archivio riproponendomi di provare qualche ricetta, ma di fatto mi sembravano tutte cose un po` troppo complicate per le mie capacita`, quello che facevo in realta` era studiarle per carpire i segreti di ingredienti con cui ancora dovevo prendere confidenza e che nella cucina tradizionale sono praticamente inesistenti: xanthan gum, sciroppo di glucosio, gomma guar etc.. mi interessava vedere come si lavorano ed in che proporzioni si usano.
Pero` l'idea di una Sacher in versione light mi attirava alquanto!

lunedì 16 febbraio 2015

Pollo. Perche` spesso in frigo c'e` solo quello.

E zenzero.
Che prima non c'era mai mentre adesso e` sempre li` ben avvolto nella pellicola.

Ok ok iniziamo dal principio.

di "lazy" qui c'e` rimasto solo il "weekend"

giovedì 5 febbraio 2015

torta di noci senza glutine - glutenfree walnut cake



Metti che stai spolverando gli scaffali in cucina, metti che ne approfitti anche per spulciare un po' tra le riviste e i ricettari cercando ispirazione per delle frittelle ciarnavalesche. Metti poi che dopo due calcoli realizzi che oggi non e` giovedi` grasso e che sei in anticipo di una settimana, metti che a quel punto da una parte sei sollevata all'idea di non doverti precipitare a mettere insieme due costumi di Carnevale per i due piccoli di casa, ma metti anche che "due frittelle cavolo ci stavano divinamente oggi con tutta 'sta neve che vien giu` e noi al calduccio dentro con una tazza calda in mano...".

Insomma alla fine tiri fuori il numero di Novembre 2013 de La Cucina Italiana (sulla copertina c'e` scritto la pioggia si vince cucinando, hai visto mai...) e cerchi qualcosa di

  • facile da fare
  • buonerrimo
  • a base di ingredienti che hai nella dispensa
  • veloce pure (che in forno c'hai la pizza per pranzo e lasciar raffreddare il forno per riaccenderlo dopo anche no grazie)

venerdì 30 gennaio 2015

piano piano FORTE FORTE



Ero una ragazzina quando i miei genitori mi hanno iscritto al corso di pianoforte di una appena nata Scuola Musicale. Dopo due anni ho superato l'esame finale di solfeggio e poi ho continuato con lo studio dello strumento per altri due anni finche` ho deciso di lasciare tutto, con molta sofferenza e sensi di colpa per aver deluso i miei genitori, per non aver saputo portare avanti una passione che comunque sentivo molto forte dentro di me.
Ho lasciato perche` ero molto impegnata con il liceo e la scuola era cosi` lontana e scomoda da raggiungere che perdevo un sacco di ore preziose e necessarie allo studio.
Ma ho lasciato anche perche` avevo un insegnante di pianoforte che mi terrorizzava.

martedì 13 gennaio 2015

hotcakes - ホットケーキ: i pancakes piu` fluffy della storia!!




E` da un bel po' che tramite Instagram vedo passare immagini di questi altissimi e bellissimi pancakes e tutti vengono postati da utenti giapponesi.
Oggi mi sono messa a cercarne la ricetta, perche` di pancakes modestamente me ne intendo, ma di questa altezza ancora non me ne erano mai riusciti!
E come ho potuto verificare dopo ACCURATISSIME ricerche i giapponesi ne vanno matti e da loro vanno molto di moda, inoltre il segreto sta sia negli ingredienti che nella cottura.

NB: ci tengo a precisare che non ho nessuna pretesa di fornire ricette di cibo giapponese, passo qui solo quello che ho provato a casa mia con le ricette di altri, a volte con qualche variante come in questo caso.


ホットケーキ- HOTCAKES

per 8 pezzi:

2 uova
200ml di panna fresca
una bacca di vaniglia
200g di farina bianca
8g di lievito per dolci
40g di zucchero 

Mescolare bene e a lungo in una terrina le uova con la panna e e lo zucchero, quando il composto ha incorporato un po' di aria aggiungere tutto in una volta la farina, il lievito e il midollo della bacca di vaniglia. Mescolare solo per il tempo necessario ad incorporare le polveri e lasciar riposare coperto per 15 minuti.
Ungere di burro una padella antiaderente (meglio se di buono spessore perche` mantiene uniforme il calore sul fondo) scaldarla a fuoco medio alto e togliere l'eccedenza di burro fuso.
Aggiungere il composto degli hotcakes a cucchiaiate senza livellare troppo e lasciar cuocere il primo lato per tre minuti esatti e comunque finche` in superficie non si formano le prime bollicine di aria, rivoltare con una spatola a colpo sicuro la frittella (l'indecisione fara` colare l'impasto crudo ai bordi) e lasciar cuocere altri due/tre minuti CON IL COPERCHIO. Togliere dal fuoco, guarnire e mangiare ...HOT!!!!

Io ho guarnito con mele cotte con zucchero, limone e cannella, non avendo a diposizione i piu` scenografici frutti di bosco che si trovano in quasi tutte le immagini che citavo prima. Penso che pero` come per tutti i pancakes che si rispettino la guarnizione puo` variare a piacere.

La panna ispessisce l'impasto e la cottura li lascia alti, i due/tre minuti di cottura del secondo lato sono fondamentali perche` il centro dell'hotcake non risulti crudo. Comunque basta provare e si fa subito la mano!!