vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

mercoledì 30 gennaio 2013

The perfect porridge

la nostra colazione edimburghese!
Quest`estate abbiamo scoperto questo controverso piatto britannico, che a ben guardare poi e` abbastanza diffuso in tutta europa in diverse varianti (in Ucraina per esempio Kasa e si dice cascia).
Dico controverso perche` forse non a tutti piace la consistenza della pappa d'avena, io per prima non ne sono proprio un'estimatrice diciamo.
Perche` allora il porridge mi piace?
Perche` l'avena va trattata con le dovute accortezze per apprezzarne l'aroma, il gusto e perche` la pappa non diventi una SBOBBA!
La ricetta che io ho trovato on line sul sito del Guardian e` ottima ed e` l'ideale per la colazione mattutina dei miei bambini (no, non sono pagata dalla lobby del porridge).  
Il porridge classico e` una preparazione di fiocchi d'avena (sulla cui dimensione e grado di frantumazione gli anglosassoni sarebbero in grado di riempire un'enciclopedia) cotti in acqua e latte, impiattata in ciotole monoporzioni e guarnita tradizionalmente con miele e un goccio di latte freddo.
La nostra versione estiva prevedeva invece una guarnizione di miele, frutta a fettine (kiwi, fragole, banane, lamponi, mirtilli, more) la cui acidita` e freschezza contrastava piacevolmente con il calore, la dolcezza e la pienezza dell'avena cotta. In inverno invece si puo` spolverare il porridge con frutta secca tritata, senza dimenticare il miele of course.
Il miele secondo me e` necessario e non dev'essere ultradolce (tipo acacia o millefiori), andrebbe bene un arancia o rododendro che abbia cioe` un gusto un po' piu` deciso senza arrivare all'amarezza del castagno. In Scozia usavamo il miele di erica delle Pentland Hills.   

Il porridge e` una preparazione calorica, ma il suo contenuto di energia e quello tipico dei cereali: a lento rilascio. Percio` una volta digerito fornisce al corpo energia nelle ore successive in maniera costante e graduale, niente a che vedere con gli zuccheri semplici delle merendine e di pane e cremallenocciolespalmabile da una sferzata e via. E` indicato qui per i bambini che devono crescere, soprattutto la mattina prima di affrontare la scuola e per le persone convalescenti o anziane o inappetenti perche` con poco volume (una ciotolina) abbiamo un gran valore nutritivo. Senza contare poi che la frutta fresca apporta vitamine e sali mentre la frutta secca i preziosi oli vegetali che "nutrono" il tessuto nervoso.

Ok adesso che siete convinti che fa bene vi convinco che e` buono: non potete non provarlo!!!!!!

E` veramente facile prepararlo

Our perfect Porridge
per una persona:

mezza tazza di fiocchi di avena (50g)
mezza tazza di latte intero (100ml)
una tazza di acqua (circa 200ml)
un pizzico generoso di sale
zucchero grezzo
frutta fresca a fettine o frutta secca
miele liquido


In una padella antiaderente fate tostatre i fiocchi di avena fino a che iniziano ad emanare il loro profumo. Attenti a non farli bruciare (mescolare spesso ed agitare la padella). Mettere i fiocchi in un padellino a fondo spesso con il latte e l'acqua e portare lentamente a ebollizione sempre mescolando con un mestolo di legno (o con lo spurtle). Dopo 5 minuti di cottura aggiungere il sale e far cuocere altri 5 minuti.
Lasciar riposare coperto a fuoco spento per ulteriori 5 minuti e poi servire in ciotole monoporzione.
Per la versione estiva spolverare il porridge con un Cu di zucchero grezzo, decorare con frutta fresca a fettine e nappare con un cu di miele.
Per la versione invernale nella padella antiaderente far saltare per qualche attimo fino a fragranza la frutta secca e poi frantumarla grossolanamente. Procedere come per la versione estiva.



giovedì 24 gennaio 2013

In cucina si lavora.

mais fioretto, fecola, lievito vanigliato

carote, olio di mais, noci tritate, arance candite

Muffins
Queste vengono da Dove gira il sole perche` avevo davvero tutto il necessario e le ho portate a scuola a mia figlia che nel pomeriggio di oggi ha fatto un break con i compagni di classe.
Molto, davvero molto buoni.



biscottini alle nocciole
 Questi li hanno fatti M. ed E. con due compagne di classe un pomeriggio. La zia G. aveva regalato alle nipoti un barattolo con gli ingredienti in polvere necessari e allegata la ricetta per realizzarli.
Sono friabili e gustosi con un adorabile connubio tra nocciole e cioccolata.

Biove integrali al lievito madre


 Soffici e profumate, seguendo una ricetta di Slow Food.

Lebkuchen

E visto che la neve e` tornata, prima di passare alle frittelle, ci coccoliamo con i lebkuchen ed il te` caldo.

Ben inteso: io qui lavoro, ma non godo.
O meglio godo solo a un ventesimo perche` mi tengo da parte la mia sparuta porzione di assaggio per la mattina a colazione del giorno dopo: SOFFERENZA GRANDE!!!
E comunque mi ammazzo di ginnastica...

domenica 20 gennaio 2013

Review

16.01.2013

E` stato un Natale bello.
Il mio N. e` andato in ferie da martedi` 18 dicembre a domenica 6 gennaio.
E' la prima volta in tanti anni che si concede un tempo vergognosamente cosi` lungo.
All'inizio credevo di morire: di solito i primi giorni e` abbastanza isterico.
Malato gia` di suo della incapacita` di stare fermo a fare niente o almeno cose rilassanti tipo leggere, sonnecchiare sul letto sotto le coperte quando la sveglia non ti rincorre...
Quando entra in ferie di solito la prima settimana e` una guerra: si aggira per casa come un animale in gabbia, scontento di tutto soprattutto della sua incapacita`di stare sereno, ma anche di me per cui le discussioni completamente sterili sono all'ordine del giorno e si aggiungono anche quelle che non si aveva avuto il tempo di fare prima.
Ha una grandissima capacita` di ritornare alle cose gia` successe che a me sembravano sepolte da tempo e impuntarsi sviscerando anche l'insetto che viscere non ha!
"Si, ma tu quel giorno mi hai detto..." Oh my goodness! E` gia` stato difficile arrivare ad oggi perche` vuoi tornare a ieri? Non il futuro delle cose: il passato.
A volte e` giusto, a volte e` una pura paranoia.
Soprattutto quando parte dal concetto che gli sembra di essere meglio di me (cosa che effettivamente e`).
Credo sia un inguaribile pessimista.
E` questo che gli impedisce di mollare e guardare oltre, i pessimisti non sono solo quelli che stanno sempre tristi o incazzati, perche` lui e` pure allegrotto nel suo piccolo, ma spesso non riesce a percepire la speranza.

Ma poi e` andata bene, bene davvero.
Drogata la sensazione di inefficienza con il riadattamento di un mobile che fece anni fa per la stanza delle ragazze, un po' rincoglionito dal raffreddore, coccolato dal cibo, dalle tisane calde, dal fuoco della stufa, dai giochi con i suoi figli il peggio e` passato. Sono stata molto felice con lui qui.
Abbiamo un equilibrio molto instabile, ma questo Natale e` stato diverso: io non ho lavorato (il Natale 2011 scorso ero di turno), gli ho lasciato carta libera su dove passarlo (se qui o con i suoi a Venezia), abbiamo acquistato i regali assieme, complice il fatto che la scuola nei primi giorni delle sue vacanze non era ancora terminata siamo riusciti perfino a farci un kebab al bar senza guardare l'orologio, abbiamo vissuto assieme le feste natalizie alle scuola dei nostri figli, siamo andati assieme alle udienze generali delle scuole medie, condiviso le nostre preoccupazioni, affrontato assieme le difficolta` e...ci abbiamo creduto.
Forse faccio fatica ad accettare che molto dipenda ancora da me.
Da me e da come sto.

E io come sto?

Ah io sto bene.



Come mai non mi sono ancora fermata a pensare a quello che ho fatto della mia vita negli ultimi due mesi?
Oggi mi sono messa ad aggiornare il mio ABOUT del blog e mi sono resa conto che il cambiamento e` avvenuto piu` dentro che fuori di me (ma aspetta che dimagrisco un po' e vedi che cambiamento!!!!).
In realta` la mia vita scorre esattamente con gli stessi ritmi in cui sta scorrendo da 13 mesi in qua`, stessa frenesia, stesse incazzature, stesse risate...
Sono io che la vivo diversamente: ogni giorno mi sveglio e il mio cuore fa un tuffo nel vuoto, ma dopo un'istante la testa mette a fuoco il presente e mi rassicura:"Non devi andare, puoi stare qui". Ogni sera vado a letto ripetendomi che domani non mi allontanero`, che non avro` motivo di sentirmi in colpa.
Con questo non voglio rinnegare niente, non voglio buttare alle ortiche tutte le mie fatiche, le mie conquiste, le mie soddisfazioni, voglio solo concludere un grosso capitolo della mia formazione con un pensiero: te ne sei andata dal mondo del lavoro presto perche` te lo meriti Scake.
Ti meriti di startene a casa a fare aerobica venti minuti al giorno, farti la doccia tutte le mattine e spalmarti finalmente quella crema rassodante costosissima che hai ricevuto come omaggio a quel corso di aggiornamento 2 anni fa e che hai tenuto nel cassetto sperando che ci fosse un tempo per usarla.
Ti meriti di andare a fare la spesa senza arrivare di corsa al parcheggio ed entrare nel super mercato con la testa talmente piena di cose da essere completamente vuota, tanto che il tempo che hai risparmiato correndo con la macchina lo perdi adesso davanti allo scaffale mentre cerchi di ricordarti cosa dovevi acquistare e per quale pasto.
Ti meriti di poter finalmente avere la forza di fare una dieta che allegerisca il tuo corpo e ti permetta di guardarti allo specchio tutta intera senza piangere.
Ti meriti di dedicare un po` di tempo ad ognuno dei tuoi figli presi singolarmente e non raggruppati come se fossero soldati in caserma.
Ti meriti di sentirti orgogliosa di poter accogliere tuo marito con una cena un po' piu` curata quando rincasa invece che sdraiata sul letto stremata dalla giornata con l'ansia a duemila e ti meriti perfino di non incazzarti piu` se arriva alle 19.00...perche` adesso ce la fai ad arrivare da sola fino a quell'ora!

Veramente non ti meriti un tubo perche` sei la solita stronza di sempre, ma hai fatto in dieci anni quello che normalmente si fa in venti e quindi puoi permetterti una vita a ritmi piu` umani.

Io sto bene e il lavoro non mi manca: non mi manca il mio lavoro di prima e non mi manca lavoro in casa.
Mi mancano i soldi, ma i soldi non fanno la felicita` e comunque non mi manca altro.


lunedì 14 gennaio 2013

E` triste la vita delle cimici


Mio figlio E. e` un filosofo.
E` che non te lo aspetteresti da lui perche` nella quotidianita` e` uno spaccaballe, insistente, cocciuto e pigro bambino di 7 anni. Mi fa andare fuori di matto a volte.
La mattina per mandarlo a scuola mi ci vuole mezz'ora di minacce: si piazza sdraiato a terra piagnucolando e non si lascia vestire, oppure sta seduto venti minuti sul water con la scusa che gli scappa la cacca e la deve assolutamente fare.
Non puoi prenderlo di petto, non otterrai assolutamente nulla.
Percio` lo devi circuire con le coccole. Perche` ha anche dei pregi questo figlio mio che tra parentesi e` quello che fisicamente mi assomiglia di piu`: e` molto sensibile ai baci, agli abbracci e alle carezze, e` intelligentissimo (quando facciamo i compiti ci metto un'ora per convincerlo e 10 minuti di orologio per completare operazioni, schede di italiano, disegni e poesie da imparare a memoria), e` emotivo e ha il cuore tenero.
Ah... e` bellissimo (ma non perche` assomiglia a me!).

Ogni tanto lo sento commentare a voce bassa, parlare tra se` e se`.

Come l'altro giorno che la sorella non lo mollava.
L. e` piu` piccola di quasi tre anni rispetto a E. ma lo adora, lo segue, lo cerca, ci vuole giocare e spesso gli rompe proprio le balle.
E. e` affezionato alla sua sorellina e spesso a scuola parla di lei (mi dicono le maestre), cerca sempre di farla contenta, ma quando e` troppo e` troppo. Cosi` mentre io cucinavo l'ho sentito chiamarmi:"Mammaaaa! L. non mi lascia in paceeee!!!!" e poi sottovoce affranto "..in questa casa non c'e' una madre che pensa a suo figlio..."

Lui e` quello che ha decretato che il gallo forcello non ama veramente la sua compagna.

O come stasera che c'era un micro-mini-infimo-scarafaggio nel lavandino del bagno e loro erano li` lavarsi i denti e non sapevano cosa fare.
"Dagli un colpetto con l'acqua che va giu` nello scarico"
"E poi che succede mamma?"
"Si aggrappa ai tubi e vive li` dentro"
Lui tace, gira l'angolo per andare in camera e borbotta:"E` triste la vita delle cimici...".

Quando fa cosi` ringrazio Dio di avermelo dato perche` mi fa tanto disperare , ma mi fa anche tanto ridere. Tanto.

lunedì 7 gennaio 2013

Che faccio... cambio nome al blog?


Tra un kilo di farina e l'altro, tra una slittata ed un libro ad un certo punto mi e` venuto un grosso dubbio...

ma questo blog puo` chiamarsi ancora UN ANNO A CASA?

No perche` effettivamente la mia aspettativa e` terminata il 31 dicembre ed io mi sono pure licenziata. 
Che devo fare?
Non saprei neanche come chiamarlo: 
A CASA PER SEMPRE ? Bleah...
FINALMENTE A CASA ? Mmmmhhhh...
UN ALTRO ANNO A CASA? Mah...

Lancio un sondaggio:
ho bisogno di cambiare nome al blog?
E casomai come dovrei chiamarlo?

Nel frattempo qualche istantanea delle festivita`

concertino alle elementari
facciamo un centrotavola per Natale alla materna

prepariamo gli omini di pan di zenzero


lo zelten come una volta
treccia dolce per la colazione del 25
un panettone un po' speciale...

"prosciuttino scozzese" in cottura per il pranzo di Natale




dal nord al sud: zelten e pan giallo

il presepe dei miei
celebrazione domestica davanti al presepe la notte del 24
Mia cognata realizza queste cose...!
"Diario di una schiappa"
mio fratello e` nato a Natale
ci vuole sempre un po' di Peppa
questo e` mio! FINALMENTE!
un prezioso the` ed un prezioso libro
pane di segale al profumo di cumino
pane dolce di carote al profumo di cannella
la mia RUBHARB & STRAWBERRY JAM made in Edinburgh (vasetto riciclato of course)

gran slittate fino a sera...
....e la sera a casa "stinchetti con canederli allo speck"
"Galette du rois" per l'Epifania