vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

lunedì 27 maggio 2013

Weekending


Bread Pudding
 
 
 

Sponge Cake da farcire



Cosa mi e` preso?
Ogni tanto succede.
Passo intere settimane con un'unico pensiero sconsolato a tratti impanicato:"Devo fare da mangiare!"
e poi improvvisamente qualcosa si risveglia in me e PUFF! la fatina della cucina mi spolvera la farina magica in testa ed io riattacco a spadellare con gioia ed estro.
Adesso sono appunto in questa fase (come si puo` evincere dalle foto in alto) inoltre per il weekend avevo tanta tanta tanta voglia di cose dolci.
Sabato mattina poi il cielo era grigio e l'aria fredda oltre che umida... tipicamente british! Cosi` mentre facevo colazione mi sono messa a rileggere il ricettario di Stefano Arturi "English Puddings".
Al contrario.
Per guardare le ricette in un altro ordine.
Di solito e` cosi` che faccio quando conosco il libro quasi a memoria.

Inciso
Non so quante altre volte io abbia citato questo autore e questo testo nel mio blog...forse un bel po', ma io ADORO quel libro. Ha un aspetto antico e rassicurante, le ricette sono infallibili, i dolci sono una goduria ed il modo che Stefano ha di descriverne la preparazione ti trasporta nella sua cucina, lo vedi lavorare, lo senti parlare mentre ti mostra come si fa.

L'occhio mi e` caduto sulla preparazione della Sponge Cake e si e acceso il campanello: voglio una torta elegante e un po' decadente, semplice e fresca.
Avevo tutto il necessario.
Alle 9.00 sono partita a razzo.

Per la torta di pane invece e` andata come al solito: quando prendo in mano quel ricettario ed ho un po' di pane raffermo (di quello mio da pasta madre), mele, uvette e latte fresco la conseguenza e` logica, si fa il Bread Pudding.
Che poi a mio modestissimo parere a dispetto della poverta` dei suoi ingredienti e` il dolce piu` accattivante che ci sia! Quella che noi chiamiamo pinza in versione piu` speziata.
E` un grosso problema per me perche` finche` non e` finito non mi do pace...
La ricetta del Bread Pudding mi sembrava di averla gia` postata (ehm...non mi ricordo dove pero`...)quella della Sponge Cake la riporto ora.
Tenete conto che a me piace come la vedete nelle foto sopra: alta e un po' storta, imperfetta diciamo! Per questo motivo ho cotto la sponge in uno stampo da plum cake, poi l'ho divisa in due parti e ho tagliato per lo spessore ogni parte in altre due. Ho ottenuto cosi` quattro strati.
Se raddoppiate le dosi e la cuocete in uno stampo classico avrete una torta rotonda a tre strati.

Sponge Cake con fragole e panna
per la sponge:
3 uova a temp.amb.
90g di zucchero
60g di farina 00
un cu di essenza di vaniglia
un pizzico di sale
per la farcia:
3 Cu di limoncello (o altro liquore dolce)
300g di panna freschissima da montare
un Cu di zucchero semolato
un cestino di fragoloni maturi e dolci

Montate le uova con lo zucchero, il sale e la vaniglia a lungo fino ad ottenere una spuma bianca e sofficissima. Incoporate la farina setacciata a poco a poco con una spatola senza smontare il composto di uova. Mettete nello stampo imburrato ed infarinato a 180 gradi per 30 minuti. Sfornate e quando e` freddo staccate passando un coltello sul bordo interno dello stampo.
Montate la panna con lo zucchero e riducete a rondelle le fragole tenendone alcune intere per la decorazione in superficie.
Tagliate a vostro piacimento la sponge ormai fredda in piu` strati, bagnateli con il liquore diluito con un po' di acqua, spalmateli con la panna montata e guarniteli con le fragole a rondelle. Sovrapponeteli uno sull'altro e dopo aver allestito la torta spalmatela tutta di panna e completate con i fragoloni a testa in giu`.

La Sponge Cake in questa versione, che come dice Ste e` la piu` antica, e` decisamente piu` leggera del nostro Pan di Spagna: meno zucchero e meno farina. Molto ariosa dopo la cottura, asciutta e quindi secondo me proprio da farcire. Ne esiste un secondo tipo, con l'impasto detto Savoy, che e` piu` consistente e conservabile e si prepara incorporando gli albumi montati a meringa al composto di uova e zucchero e comunque variano anche gli ingredienti (appare del burro e del cremor tartaro, un po' piu` di zucchero e farina).

In quattro e quattrotto se ne e` andata al termine del pranzo. Ma che fantastico momento...

All'ora di pranzo della domenica invece abbiamo fatto un esperimento: tentativo di accensione del camper fermo da 7 mesi (avete presente com'e' il nostro camper vero?). E siccome e` andata al primo colpo non potevamo spegnerlo, percio` siamo andati al lago e abbiamo mangiato su una panchina sul prato.



Tra parentesi la cosa piu` bella del camper sapete qual'e`?
Ne ha molte di cose belle il camper d'accordo, ma la piu` bella la piu` bellissima????
Che dovunque sei ti puoi sempre fare il caffe` con la moka!!!!!!!!
Ancora mi ricordo noi parcheggiati in centro a Merano, seduti dentro il camper sui divanetti morbidi con le finestre aperte a berci il caffettino... Vabbe` non puoi capire che gusto....




E poi nel pomeriggio dopo il gelato di N. siamo andati al cinema perche` avevamo sette-dico-sette biglietti gratis. Abbiamo concluso la giornata godendoci "Epic" in 3D, appena uscito nelle sale . Molto bello davvero.


Non so come sia riuscita a vederlo lei....



 

martedì 21 maggio 2013

Impigliarsi

ahem...vengo anche meglio di cosi` volendo...


Da qualche tempo faccio fatica a scrivere.
La sensazione che ho e` quella di non riuscire a tramutare i pensieri in parole. Perche`?
Me lo sono chiesto parecchie volte in questi giorni e credo che i motivi siano vari:
credo che la mia testa mi stia salvando dallo scrivere cose di cui forse potrei pentirmi sul mondo di alcune blogger-donne-mamme. Non voglio offendere nessuno, sto zitta.
Insomma i pensieri scavolati si sono impigliati nelle trame della mente e inconsciamente non li lascio andare via.

Ma credo anche che sia il fattore facebook.
Sono infatti caduta nella "trappola" da qualche settimana.
E non ci sto malissimo.
Per una che ha sempre il cervello al lavoro, che mette il naso dappertutto, che vuole seguire le idee in giro per il mondo e` uno sfogo grande.
Posso caricare un sacco di foto, mettere dentro contenuti che non potrei condividere con il blog perche` ...sarebbero troppi!!!!
Diffondere pensieri prima che brucino.
Ma soprattutto leggere, leggere, leggere e vedere, guardare, scrutare and be inspired.
E poi cosi` e` piu` semplice essere AGGIORNATI e AGGIORNARE gli altri che mi seguono sui miei blogs.
Pero` pero`...i pensieri su facebook non hanno necessita' di essere spiegati in lungo e in largo, bastano poche parole, magari ad effetto, mentre le stai vivendo: appunto diffondere pensieri prima che brucino. Solo che poi non ci si da` il tempo per approfondirli! Almeno per me e` cosi` perche` il mio tempo e` davvero poco, pochissimo durante la giornata e quando riesco a comunicare qualcosa di me in qualche stralcio di minuto mi sembra gia` tanto.

Per cui tra i pensieri impigliati nella testa ci sono anche tante considerazioni positive, curiose, interessanti che pero` sono rimaste in forma embrionale, bellissimi incipit non sviluppati.

A pensarci bene e` il dramma dello scrittore no?

Dovrei mettere ordine nelle cose.
Il tempo, il tempo che scorre e mi ruba i concetti e le frasi per eprimerli. Mamma mia che nervoso...

Una di queste riflessioni sta prendendo pero` una forma definitiva e riguarda i social networks.

Ho seguito la vicenda che si e` sviluppata attorno al caso del direttore Mentana quando ha deciso di sconnettersi da Twitter. Ho scoltato le sue dichiarazioni da Fazio e alla radio dalla Palombelli.
Ma saranno cavoli suoi se questa rete di comunicazione non gli piace piu`? E comunque siamo tutti obbligati a stare sui social network?

Io per parte mi sono accorta che tutta questa connessione 24 ore su 24 (anche grazie allo smartphone) con siti che ho scelto di seguire per essere aggiornata sulle notizie del giorno (visto che qui non ho alcun potere sul telecomando a parte la domenica sera dalle 20.00 alle 21.20), con siti di divulgazione culturale (letteratura, cucina, natura), con blog o spazi virtuali di altre persone in fondo in fondo e` tutta un'overdose di informazioni.
E` difficile trovare un equilibrio tra il troppo ed il niente perche` SAPERE  le cose in fondo non e` un male (e non frequento siti di gossip!!!!).
Ma faccio un esempio pratico: in questi giorni mi e` venuto su un malumore spesso, cupo e imbrattante come il petrolio. E come il petrolio anche facilmente infiammabile, per cui se qualcuno innescava una miccia (e a casa mia le occasioni sono molte) prendevo fuoco in un attimo.

Perche` mai direte voi?

Perche` a Torino c'era il "Salone del Libro" (terminato ieri credo).
Perche` a Milano inizia oggi "Caffe` Stoccolma": una rassegna letteraria creata da Iperborea per promuovere la conoscenza della letteratura scandinava.
E io sto qui.
A casa mia.
A stirare un incredibile quantita` di panni sgualciti, a lavare pavimenti, strofinare vetri, caricare lavatrici, tirare su giocattoli da terra, cucinare e fare il vigile urbano per dirigere il traffico dei numerosi appuntamenti dei miei figli.
Ecco.
E vorrei essere li`.

A parte che libri della Iperborea ne ho letti molto.
Mi piace lo stile degli autori del Nord: asciutto, didascalico, per immagini quasi, autoironico.
A parte che ho una passione in genere per il Nord Europa e gli scenari un po` ventosi e freddini, quelle campagne verdi fresche e bagnate che ti invitano a prendere il te` caldo a merenda (invece che la granita al tamarindo), quei cumuli di neve spessi e ghiacciati che coprono casette di legno in cui le cucine sono vaporose e profumate di cannella.
A parte che ho una passione per la lettura e la scrittura e quando l'anno scorso mi sono ritrovata nel bel mezzo dell'Edinburgh Book Festival (date un'occhiata qui e qui, ancora non mi sembra vero) quasi mi ci portavo la branda per dormire nel caffe` letterario!

Ma insomma a parte tutte queste cose, sapere sempre in tempo reale quello che succede altrove mi impedisce di godermi ogni tanto quello che MI succede, mi fa provare la fatica di stare nella MIA realta` e soprattutto mi fa pensare spesso di essere un po' sfigata ad abitare in un posto cosi` decentrato. Proiettarsi in cose che non posso fisicamente raggiungere e` come assaggiare una briciola di una torta molto bella, trovare che e` pure buonissima, e mentre stai li` pronto ad ingollarne una fetta intera qualcuno arriva e te lo porta via dicendo:"No tu no!".
IRRRRRITANTE DA MORIRE!!!!!

Fino a qualche mese fa di tutti questi avvenimenti (premi letterari compresi) sapevo a posteriori tramite le riviste dedicate a cui la biblioteca di paese diligentemente e` abbonata e mi godevo da matti il momento in cui scoprivo che era uscito il numero con il resoconto: andavo li` mi sedevo ai tavolini bassi con le sedioline piccole per i bambini, sfogliavo la rivista, leggevo, prendevo appunti su titoli e autori. Molto naive! Un'esperienza sensoriale che coinvolgeva non solo la vista, ma anche il tatto: il gusto di sfogliare le pagine toccando la carta. E poi l'incomparabile piacere di sedere in una biblioteca luminosa, allegra, silenziosa.
Da quando sono su Facebook non entro in biblioteca se non per prendere al volo i libri in prestito o per restituirli.

Insomma il tempo e lo spazio si sono accorciati, li abbiamo nelle mani, ma la soddisfazione che ne ricaviamo forse non e` cosi` intensa.

Ma forse e` un problema solo mio, sono io quella che non sa stare al suo posto.

 

lunedì 13 maggio 2013

Benvenuta nel club!



Cosa succede quando un figlio cresce? cioe` quando ha proprio tutti i segni di una crescita fisica e mentale e la cosa e` inequivocabile?

1) Si pensa:" Oh cazzo!"
2) Ci si emoziona
3) Ci si ritrova subito sgomenti
E poi un'altra serie di pensieri in un turbinio che da` il capogiro.
Del tipo: "Proprio stamattina mi sono vista dei capelli bianchi anche davanti, di solito mi crescono dalla cima della testa" "Non mi guardo piu` allo specchio per qualche settimana, sembro una vecchiona con un taglio da ragazzina..." "Chi aveva detto che dopo i trent'anni non si dimagrisce piu` in maniera significativa e duratura?".

Insomma in prorporzione a quanto crescono loro inevitabilmente invecchiamo noi.
Io ho 41 anni. E me ne rendo conto da quest'anno.
I segni del passare del tempo si sono raggruppati tutti assieme e sono spuntati in sequenza ravvicinata.
La cosa non mi piace. Per quanto non sia mai stata una vanesia o una perfettina che si trucca ad ogni uscita dalla porta, l'invecchiamento mi sgomenta un po'.
Oggi quando mia figlia mi ha detto che e` diventata "signorina" (ma da dove verra` fuori questo modo di dire poi....) l'ho guardata con occhi di madre amorevole e dopo alcune spiegazioni pratiche le ho detto "Benvenuta nel club!" e l'ho abbracciata.

(...)

"...e benvenuta nel club pure a me cacchio!".
Oddio che ansia!!!!!

Notare che la ragazza e` uscita di casa a piedi per andare a fare i compiti con un amica che abita a mezz'ora di strada, ha fatto due ore e mezzo di allenamento di pallavolo, ancora saltella beata prima di dormire.
E la madre? Quando la madre e` "signorina" barcolla per tre giorni con la testa sott'acqua e la pressione sotto i piedi, dorme un'ora dopo pranzo e va a letto alle 20.00 e di camminare dolorante e con le gambe gonfie non se ne parla manco....

Ma com'e` successo?
 

venerdì 10 maggio 2013

La torta .... per chi e` sempre a dieta!

Embe` ... ogni tanto bisogna pure darsi un confortino no?
Difficile per chi e` goloso stare lontano dai dolci per lunghi periodi!

Questo dolce mi sono ritrovata a farlo per forza di cose: avevo 2 kg di yoghurt al mirtillo che mia mamma mi ha regalato "per i bambini". Ma il (diciamo pure) bidone non mi ci stava in frigo. Percio` sfamati i pupi e stivato un po' di yoghurt in una terrina ho usato il rimanente per la torta.

La conoscerete gia`, esiste il kit di preparato per realizzarla, lo troviamo in supermercato quando arriva l'estate perche` per essere realizzata questa torta non ha bisogno di cottura.
Pero` dico io: quando mi resta il briciolame di biscotti in fondo al barattolo, quando ho lo yoghurt in frigo, quando non so come usare la solita ricotta....MA SOPRATTUTTO QUANDO SONO IN CRISI D'ASTINENZA DA DOLCI... perche` non mettermi a fare una torta semplicissima che piu` semplicissima di cosi` si muore ED E` PURE IPOCALORICA!??!?!?!?!?!

Sara` ogni volta diversa se cambierete il gusto dello yoghurt e della frutta che serva a decorarla, piacera` ai bambini di casa e voi vi sentirete meglio dopo averne messo in bocca un bel pezzo con la sua cremosita` e freschezza.

Adesso che vi ho convinti dirigetevi verso il frigo e tirate fuori l'occorrente.

Cheesecake a freddo
per una tortiera con fondo asportabile di ca 25cm:

240g di biscotti preferibilmente secchi (tipo petit)
120g di burro sciolto
50g di zucchero grezzo
500g di yoghurt (se volete anche magro)
200g di ricotta (qui uso quella magra)
2 cucchiai di zucchero bianco (se lo yoghurt e` bianco naturale aumentate un po' la dose)
colla di pesce 12 g
frutta a piacere (non ananas perche` coagula le proteine dello yoghurt)

Frullate i biscotti con lo zucchero grezzo e mescolate con il burro fuso. Pressate sul fondo dello stampo foderato di carta forno e ponete in freezer per tutto iol tempo in cui realizzate la crema.
Ammollate la gelatina nell'acqua fredda e strizzatela, ponetela in un pentolino assieme a meta` dello yoghurt. Scaldate lentamente fino al discioglimento della gelatina e mescolate subito con l'altra meta` dello yoghurt. Aggiungete la ricotta e lo zucchero bianco amalgamando bene. Versate sulla base di biscotti. Decorate con la frutta e ponete qualche ora in frigo.
FATTO!
In questa stagione mi piace anche moltissimo usare al posto della frutta a pezzi una coulisse di fragole realizzata frullando delle fragolone ben mature con un pari peso di zucchero a freddo.




mercoledì 8 maggio 2013

E mio figlio si comunico` per la prima volta....




Quello che quando ha scoperto che doveva andare a confessarsi la settimana prima della Prima Comunione ha esclamato:"Ma cavolo! Ancora? Mi sono confessato l'anno scorso!!!!"

Quello che ogni volta che ci prepariamo per andare all'Eucarestia il sabato sera si incazza:"Ancora? Ma ci siamo andati domenica scorsa!!!".

Quello permaloso, quello impaziente, quello incazzereccio, quello che non e` mai colpa sua, quello che non mi da mai un bacetto, quello che dorme come un sasso e mangia come un porcelletto.

Quello li`, proprio il figlio piu` anticlericale che ho, domenica 5 maggio ha vissuto la sua Prima Comunione
E la sera stessa alla fine di tutta la sua meravigliosa festa mi fa: "Mamma qual'e` stata la parte piu` bella per te?"
"Tutto G., e` stata una giornata bellissima dall'inizio alla fine, e per te?"
"A me e` piaciuto di piu` di tutto quando mi hanno dato Gesu ` tra le mani e poi l'ho mangiato".
Piu` di tutti i regali ricevuti, di tutte le cose buone che ha mangiato, di tutte le persone che aveva intorno che gli vogliono tanto bene...

THANK YOU GOD FOR EXISTING!

Un modo fantastico per concludere la giornata. Grazie figlio: ci hai fatto un regalo enorme.

Mi capita spesso di ascoltare conversazioni tra mamme davanti alla scuola, al supermercato, dal dottore...insomma in tutti quei luoghi dove mi tocca stare diverse mezz'ore al giorno...conversazioni di questo tipo:"..quest'anno poi c'ho anche la Prima Comunione di tizio! Un strazio! Parenti per forza figurati e poi i soldi che se ne vanno: parrucchiere, scarpe, qualcosa di nuovo da mettersi ovviamente ed il ristorante! Mamma mia non so se ne usciro` viva!"
Io invece non vedo l'ora che arrivino momenti come questi da noi!

Non che non sia faticoso o impegnativo, soprattutto per me che sono al centro dell'organizzazione.
Quest'anno poi abbiamo preso in prestito la palestra di una piccola scuola di paese, l'abbiamo addobbata, abbiamo cucinato in casa, trasportato tutto li`e servito agli ospiti.
Eravamo in 35, non pochi considerato che non siamo una ditta di catering!!!
Pero` e` andato tutto bene: il cibo era buono, la sala bella e la compagnia magnifica!

In 4 anni questa e` la terza Prima Comunione che festeggiamo a casa nostra e andremo ancora avanti di festa in festa per diversi anni a venire: 2014 Cresima di M., 2015 Prima Comunione di E., 2016 Cresima di E., 2017 Cresima di G. e cosi` via.

La sensazione che mi ha accompagnato ieri e` stato un profondo senso di gratitudine verso Dio, verso la vita che mi ha dato, verso i figli che abbiamo.
Mi sono sentita fortunata di poter festeggiare questo avvenimento, perche` quello che desidero di piu` per  questi bambini e` che incontrino l'Amore, quello con al A maiuscola, quello che perdona, non giudica e accoglie.
Scoperto quello potranno diventare cio` che vogliono.
Non me ne frega un tubo se non saranno astrofisici nucleari o persone di chiara fama. L'unica eredita` che posso dare loro e` la Fede, anche se dovranno sudare per capirne il valore e passare attraverso percorsi che mi faranno tremare come madre.
Io sento che voglio dare loro cio` che di piu` buono c'e` e c'e` stato nella mia vita, la mia ancora di salvezza, la mia luce nel buio.

In questo senso mi sento proprio una privilegiata.

E quindi dunque dunque...cosa ci siamo mangiati?
'Sto mondo e quell'altro come al solito nostro....

Super Mario sulla torta di G....quanto e` brava mia cognata??????
 
 
Su tre tavoli, coperti dalle mie tovaglie realizzate con i tessuti colorati dell'Ikea, abbiamo servito in ordine:
rustici di pasta lievita
olive all'ascolana
Stilton con crackers all'avena (oatcakes) e chutney alla cipolla e alla mela
caciotta di montagna e speck con pane ai semi
pomodori secchi e feta condita sott'olio
ciambella salata alle olive e verdure
zuppa di farro
zuppa di fagioli su letto di radicchio
pork pies con salsa alle mele e senape
scotch eggs
peperoni, zucchine e cipolle gratinate
insalatone miste
baccala` mantecato su crostoni di pane bianco
torta panna e fragole decorata
Fostertorte
salamini di cioccolato
confetti alla mandorla
sambuca, brachetto, birra casalinga e compot di albicocche

Di tutte queste meravigliose cose fatte in casa non ho solo una foto dei salamini di cioccolato di mia madre perche` io ero troppo impegnata a servire gli ospiti e mio marito troppo impegnato a mangiare!!!!
Solo i formaggi, lo speck, il baccala`, i confetti, il vino e la sambuca sono stati acquistati, tutto il testo era rigorosamente hand made, perfino la birra che mio cognato si fa in casa (a partire dall'orzo eh?)



Forse non e` elegantissimo gongolarsi delle proprie imprese...lo so...ma dovevate esserci!
Nell'avventura si sono offerte di lanciarsi anche mia madre, mia sorella e mia cognata e la cosa ha funzionato benissimo.
I nostri ospiti erano parenti stretti e amici altrettanto stretti e l'atmosfera che regnava era la serenita` e l'allegria. Se postassi le foto delle nostre facce rilassate e contente (in barba alla privacy) si capirebbe all'istante l'aria che tirava in quella sala.

le lotte sui materassi
il taglio della torta

Ci tenevo tanto a fare contento questo figlio tutto di un pezzo che in genere non lascia trapelare molto la propria felicita`. E  ci siamo riusciti.











 

E mio figlio si comunico` per la prima volta....




Quello che quando ha scoperto che doveva andare a confessarsi la settimana prima della Prima Comunione ha esclamato:"Ma cavolo! Ancora? Mi sono confessato l'anno scorso!!!!"

Quello che ogni volta che ci prepariamo per andare all'Eucarestia il sabato sera si incazza:"Ancora? Ma ci siamo andati domenica scorsa!!!".

Quello permaloso, quello impaziente, quello incazzereccio, quello che non e` mai colpa sua, quello che non mi da mai un bacetto, quello che dorme come un sasso e mangia come un porcelletto.

Quello li`, proprio il figlio piu` anticlericale che ho, domenica 5 maggio ha vissuto la sua Prima Comunione
E la sera stessa alla fine di tutta la sua meravigliosa festa mi fa: "Mamma qual'e` stata la parte piu` bella per te?"
"Tutto G., e` stata una giornata bellissima dall'inizio alla fine, e per te?"
"A me e` piaciuto di piu` di tutto quando mi hanno dato Gesu ` tra le mani e poi l'ho mangiato".
Piu` di tutti i regali ricevuti, di tutte le cose buone che ha mangiato, di tutte le persone che aveva intorno che gli vogliono tanto bene...

THANK YOU GOD FOR EXISTING!

giovedì 2 maggio 2013

Porcate

Tranquilli non sono ancora andata via di testa.

La porcata in questione riguarda esclusivamente l'ambito culinario....!



Ho ri-fatto le PORK PIES (da qui la prima delle due porcate): tortine con un guscio di pasta brisee allo strutto e ripieno di lonza e pancetta di maiale conciate con erbe, sale, pepe e cipolla.
La questione di cui sopra sorge spontanea: tutto maiale fuori e dentro!!!

Assaggio d'obbligo per valutare il grado di condimento interno, il possibile abbinamento con mostarda di mele e senape, la qualita` del guscio di brisee`...UNA GODURIA.

Poi mi avanza ripieno.

Ari-faccio il guscio, ma non ho piu` lardo. Uso il burro.

Assaggio nuovamente d'obbligo. Gusto piu` neutro, contrasto dolce fuori/salato dentro intrigante.
E` un si` convinto.

Pero` mi avanza impasto per altri gusci....

....Porcata numero due!
Altri stampini da muffins, mele a pezzetti, cannella, buccia di limone, zucchero di canna. Chiudo il tutto, spennellata d'uovo e via in forno tutto di un fiato.

...ancora fumante...


E CHE NON L'ASSAGGIAVO SECONDO VOI???????????

E te credo che l'ho assaggiato! Ancora caldino con il guscio che si sfaldava come una sfoglia, la cannella nel naso. l'acidino delle mele e del limone e i cristalli di zucchero quasi integri sulla lingua...

...

OINK!  OINK!  OINK!  OINK!  OINK!  OINK!