vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

domenica 20 gennaio 2013

Review

16.01.2013

E` stato un Natale bello.
Il mio N. e` andato in ferie da martedi` 18 dicembre a domenica 6 gennaio.
E' la prima volta in tanti anni che si concede un tempo vergognosamente cosi` lungo.
All'inizio credevo di morire: di solito i primi giorni e` abbastanza isterico.
Malato gia` di suo della incapacita` di stare fermo a fare niente o almeno cose rilassanti tipo leggere, sonnecchiare sul letto sotto le coperte quando la sveglia non ti rincorre...
Quando entra in ferie di solito la prima settimana e` una guerra: si aggira per casa come un animale in gabbia, scontento di tutto soprattutto della sua incapacita`di stare sereno, ma anche di me per cui le discussioni completamente sterili sono all'ordine del giorno e si aggiungono anche quelle che non si aveva avuto il tempo di fare prima.
Ha una grandissima capacita` di ritornare alle cose gia` successe che a me sembravano sepolte da tempo e impuntarsi sviscerando anche l'insetto che viscere non ha!
"Si, ma tu quel giorno mi hai detto..." Oh my goodness! E` gia` stato difficile arrivare ad oggi perche` vuoi tornare a ieri? Non il futuro delle cose: il passato.
A volte e` giusto, a volte e` una pura paranoia.
Soprattutto quando parte dal concetto che gli sembra di essere meglio di me (cosa che effettivamente e`).
Credo sia un inguaribile pessimista.
E` questo che gli impedisce di mollare e guardare oltre, i pessimisti non sono solo quelli che stanno sempre tristi o incazzati, perche` lui e` pure allegrotto nel suo piccolo, ma spesso non riesce a percepire la speranza.

Ma poi e` andata bene, bene davvero.
Drogata la sensazione di inefficienza con il riadattamento di un mobile che fece anni fa per la stanza delle ragazze, un po' rincoglionito dal raffreddore, coccolato dal cibo, dalle tisane calde, dal fuoco della stufa, dai giochi con i suoi figli il peggio e` passato. Sono stata molto felice con lui qui.
Abbiamo un equilibrio molto instabile, ma questo Natale e` stato diverso: io non ho lavorato (il Natale 2011 scorso ero di turno), gli ho lasciato carta libera su dove passarlo (se qui o con i suoi a Venezia), abbiamo acquistato i regali assieme, complice il fatto che la scuola nei primi giorni delle sue vacanze non era ancora terminata siamo riusciti perfino a farci un kebab al bar senza guardare l'orologio, abbiamo vissuto assieme le feste natalizie alle scuola dei nostri figli, siamo andati assieme alle udienze generali delle scuole medie, condiviso le nostre preoccupazioni, affrontato assieme le difficolta` e...ci abbiamo creduto.
Forse faccio fatica ad accettare che molto dipenda ancora da me.
Da me e da come sto.

E io come sto?

Ah io sto bene.



Come mai non mi sono ancora fermata a pensare a quello che ho fatto della mia vita negli ultimi due mesi?
Oggi mi sono messa ad aggiornare il mio ABOUT del blog e mi sono resa conto che il cambiamento e` avvenuto piu` dentro che fuori di me (ma aspetta che dimagrisco un po' e vedi che cambiamento!!!!).
In realta` la mia vita scorre esattamente con gli stessi ritmi in cui sta scorrendo da 13 mesi in qua`, stessa frenesia, stesse incazzature, stesse risate...
Sono io che la vivo diversamente: ogni giorno mi sveglio e il mio cuore fa un tuffo nel vuoto, ma dopo un'istante la testa mette a fuoco il presente e mi rassicura:"Non devi andare, puoi stare qui". Ogni sera vado a letto ripetendomi che domani non mi allontanero`, che non avro` motivo di sentirmi in colpa.
Con questo non voglio rinnegare niente, non voglio buttare alle ortiche tutte le mie fatiche, le mie conquiste, le mie soddisfazioni, voglio solo concludere un grosso capitolo della mia formazione con un pensiero: te ne sei andata dal mondo del lavoro presto perche` te lo meriti Scake.
Ti meriti di startene a casa a fare aerobica venti minuti al giorno, farti la doccia tutte le mattine e spalmarti finalmente quella crema rassodante costosissima che hai ricevuto come omaggio a quel corso di aggiornamento 2 anni fa e che hai tenuto nel cassetto sperando che ci fosse un tempo per usarla.
Ti meriti di andare a fare la spesa senza arrivare di corsa al parcheggio ed entrare nel super mercato con la testa talmente piena di cose da essere completamente vuota, tanto che il tempo che hai risparmiato correndo con la macchina lo perdi adesso davanti allo scaffale mentre cerchi di ricordarti cosa dovevi acquistare e per quale pasto.
Ti meriti di poter finalmente avere la forza di fare una dieta che allegerisca il tuo corpo e ti permetta di guardarti allo specchio tutta intera senza piangere.
Ti meriti di dedicare un po` di tempo ad ognuno dei tuoi figli presi singolarmente e non raggruppati come se fossero soldati in caserma.
Ti meriti di sentirti orgogliosa di poter accogliere tuo marito con una cena un po' piu` curata quando rincasa invece che sdraiata sul letto stremata dalla giornata con l'ansia a duemila e ti meriti perfino di non incazzarti piu` se arriva alle 19.00...perche` adesso ce la fai ad arrivare da sola fino a quell'ora!

Veramente non ti meriti un tubo perche` sei la solita stronza di sempre, ma hai fatto in dieci anni quello che normalmente si fa in venti e quindi puoi permetterti una vita a ritmi piu` umani.

Io sto bene e il lavoro non mi manca: non mi manca il mio lavoro di prima e non mi manca lavoro in casa.
Mi mancano i soldi, ma i soldi non fanno la felicita` e comunque non mi manca altro.


4 commenti:

  1. "Io sto bene". Mi fermo a questo e a tutta la vita che stai mettendo dentro alle tue giornate.
    Te lo meriti certo, la tua scelta è stata la famiglia ben prima di lasciare il lavoro.
    E certo i problemi e i sensi di colpa ti colpiranno talvolta ma la serenità che leggo nei tuoi post mi dice che hai perfettamente il senso di come la tua presenza esclusiva faccia la differenza.
    Tu meriti di fare la differenza e gli altri sei componenti del gruppo lo sanno bene, ne sono certa.
    Un abbraccio.

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    1. Questo commento me lo rileggero` ogni volta che mi sentiro` un po' frustrata per le manate sui vetri o il dentifricio nel lavandino o il mucchio di panni da lavare piu` alto di me. Sul serio.
      Grazie Marzia

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  2. Ciao Scake,
    ma perchè dici: "te lo meriti Scake" e poi rinneghi tutto il tuo elenco di cose che ti sei guadagnate nel tempo e alla fine concesse? Certamente per una come te che amava il suo lavoro non sarà stato del tutto indolore aver scelto di rinunciarvi. Non devi però tormentarti ed essere così severa con te stessa. La tua famiglia beneficia della tua presenza a 360 gradi. Sei una mamma piena di risorse e tutto va a vantaggio della piena crescita, della serenità, dell'istruzione dei tuoi figli. Pensa al contrario: cosa sarebbe successo se dopo un anno a casa fossi tornata a lavorare? E poi.. perchè non pensare che col tempo le situazioni potrebbero anche cambiare?
    Un affettuoso e caro abbraccio
    La madame

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    1. Me lo merito nel senso che ne avevo davvero bisogno, certo.
      Questo pero` non mi fa perdere di vista il mio carattere, le mie pretese, i miei nervosismi e i miei momenti di grande egoismo.
      Sapendo chi sono preferisco non autocelebrarmi, quello che ho e` solo frutto di qualche "si" detto con fede. Davvero non avrei mai creduto di poter essere in grado di crescere dei bambini, sono sincera.
      Grazie,
      un abbraccio con affetto a te.

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