vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

L'Eucarestia della Prima Domenica di Quaresima

Il Vangelo della prima Domenica di Quaresima raccontava dei 40 giorni di Gesù nel deserto e delle tentazioni.
Essendo presenti molti bambini per aiutarli ad entrare in questa Parola è stato spiegato loro che Gesù si è lasciato tentare dal demonio per aprire una via a noi, per permetterci di uscire vittoriosi dalle tentazioni nella nostra vita come ne è uscito Lui.
Allora è stato chiesto loro se avessero delle tentazioni e nella semplicità tipica dei ragazzini le risposte sono state spontanee e sincere: "ho la tentazione di picchiare mio fratello quando mi rompe" "ho la tentazione di imbrogliare nel compito in classe" "ho la tentazione di suggerire a mio papà di non pagare la bolletta della luce perchè è troppo salata!". Le nostre ragazze sono rimaste colpite da questa spontaneità e disponibilità a parlare e dopo il muso iniziale ("Eh nooo! La messaaa noooo! Sono stanca voglio andare a lettoooo!") è spuntato un sorriso eccitato sulle loro facce.
Io ne avevo bisogno.
Ero andata lì con una tristezza grande accantonata in un angolo dello stomaco: vedere come mio papà sta cambiando per via della sua malattia e come questo lento logorio stia rosicchiando alla base le forze di mia madre. E mi sono detta: ma com'è possibile che io stia così quando qui c'è un allegria nei confronti della vita (nipotini in pancia, bambini a Messa composti e attenti, visi sorridenti e sereni) anche quando la vita assume l'aspetto di un calvario (T. ha  lasciato una moglie e dei figli tra cui B. che è Down, c'è un nipotino in carrozzella...) ?? Perché io sto qui a piangere che papà è ancora con noi e loro no ?
Il presbitero ha fatto un'omelia S-T-U-P-E-N-D-A sul deserto che mi ha colpito perché anch'io stasera devo portare una catechesi proprio su questo episodio del Vangelo.
Nel deserto di fronte al nulla che ti circonda sei preoccupato di mangiare e di bere per poter sopravvivere. Allora perché il Signore ti mette lì ? Perché vuole farti morire di fame ?
No. Perche' vuole farti vedere che Lui provvede. Se sei cristiano hai un deserto oggi: una malattia, una persona che ci fa soffrire, una solitudine, una precarità economica, un'ingiustizia subita...Ringrazia Dio perché se Israele non avesse avuto il suo deserto per 40 anni non avrebbe conosciuto che Dio è tutto per lui, che è Dio che gli dà la vita ogni giorno, in ogni difficoltà: la manna, le quaglie, la rugiada, l'acqua dalla roccia.
Dio esiste e lo conosci quando sei nudo di tutto, come nel deserto dove tutto ti manca.
Ma puoi rifiutarlo, puoi essere una bestia selvatica che invece che nutrirsi del cibo che Dio ti dà, vai in cerca di cibo per conto tuo e rifiuti la manna, allora chi puoi mangiare ? Quelli che sono nel deserto con te ! Azzanni al collo gli altri: sempre incavolata con tuo marito, sempre scontenta dei tuoi figli, sempre a mormorare perché la società ti leva i soldi e il lavoro, e tu di cosa vivrai ? E se sto male è colpa tua che mi fai venire l'ansia..etc,etc..
momento finale dell'Eucarestia
Allora Cristo in questo Vangelo ha detto no a questa bestia selvatica, e anche se aveva fame gli ha risposto: "Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio".
E' possibile vincere questa tentazione, basta mettersi nelle mani giuste !
In fondo abbandonarsi alla storia che Dio vuole fare con noi è molto più semplice che resistere, questa libertà ci rilassa perché sappiamo che abbiamo le spalle coperte, uno scudo contro l'infelicità.
Avrei potuto trovare gente distrutta: adesso che T. ci ha lasciato dove andrà a finire tutta questa missione costruita negli anni ? E come faremo senza di lui ? 
E' stato un bene per me vedere quello che la fede di quest'uomo ha prodotto e come la sua morte e' stata vissuta come un passaggio ed un premio.
Perché la vita eterna esiste, ne ho assaggiata un pezzetto anche in questo viaggio a Monaco.
E' stato come un balsamo che ha sciolto i miei nodi. 

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