vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

Lo Shopping Bavarese


Quando eravamo bambini abitavamo in un minuscolo paesino della Val di Fiemme.
Ci eravamo trasferiti li' da Roma per una vita "migliore". Mio padre era preso dal suo impegnativo lavoro. Mia madre cresceva noi, faceva l'orto, cucinava, andava a funghi, ma ad intervalli regolari la cittadina che era in lei sgorgava fuori come un fiume in piena e presa da un attacco di claustrofobia montava al volante e usciva dalla Valle in cerca di civilta', caos, folla, cultura.
Approdava spesso nella Valle dell'Adige verso Bolzano. Trovo' li' la sua sarta di fiducia, il parrucchiere, ma quando aveva bisogno di spingersi oltre ci caricava tutti e andavamo a fare il weekend in Baviera.
Per questo conosco bene il cibo tedesco.
In vetta alla classifica stava la Schnitzel di maiale tenera, impanata con il limone a parte e le Gerostete Kartoffeln con l'erba cipollina. Poi i wuerstel bianchi piu' simili alle salsicce con le erbette aromatiche che si vedevano attraverso il budello, arrostiti sulla piastra . Le insalate immancabilmente accompagnate dalla salsina a base di panna acida e finocchietto. Il Ketchup sulle Pommes Frittes. Andavamo da Aldi, che allora era una catena di supermercati dove all'estetica preferivano la convenienza per cui le cibarie erano ancora negli scatoloni e il vestiario nei cestoni di metallo. Compravamo vagonate di Haribo: orsetti gommosi alla frutta e girelle di liquirizia, cioccolata a tutti i gusti (nocciole. mandorle, fragola, yoghurt, mou, uvette e rum), succo di mela in bottiglia (Apfelsaft), purea di mele in barattolo (Apfelmuss), polverina per fare i canederli di patate (Kartoffeln Pulver), amarene e visciole in salamoia dolce (Morellen e sauerkirschen), wuerstel lessi conservati con il loro liquido in barattoli di vetro, aromi per i dolci inconsueti come il buttervanille, semi di papavero, muesli croccanti e fiocchi di avena, caffe' tedesco con relativi filtri di carta e accessori.
Adesso molte di queste cose sono reperibili anche in Italia, 30 anni fa erano un miraggio.
Nel nostro universo di vita all'aria di montagna e cibo sano queste scorte di junk food ci ricordavano che eravamo migranti e che la nostra cultura rimaneva cosmopolita.
Ogni volta che torno in Germania acquisto le stesse cose che hanno sempre lo stesso sapore e anche se i nostri figli assaggiano 'sta robaccia sono felice perche' mi vedo in loro, quando da bambina mi sbavavo di liquirizia mentre masticavo il filo della rotella gommosa !!

Il Kaufhof poi era il non plus ultra per mia madre che andava in cerca di attrezzatura per la cucina come padelle della WMF, piastre per i waffeln e quegli aggeggi ingegnosi (e a volte anche superflui)che solo i tedeschi riescono ad inventare. Per non parlare del reparto giocattoli che aveva una sezione chiamata Kinderbasteln dove trovavi tutto il necessario per il fai da te creativo per bambini: tempere atossiche, pennelli di qualita', stampi, timbri, carte colorate, pennarelli brillanti, pasta modellabile, libri sulla pasta sale e poi giocattoli intelligenti di legno, puzzle con soggetti divertenti, libri di Richard Scarry (in-tedesco-ma-fa-lo-stesso), bambole bellissime, case in miniatura con tutto l'arredamento completo in scala, trenini elettrici, confezioni di Lego immense, i peluche della Steiff, le pentoline in metallo e ceramica come quelle vere di casa, i mestoli e le verdure del mercato dipinte di legno.
Un paradiso.
Mi aggiravo con un borsellino gonfio di pfennig in questo luogo fantastico scegliendo cosa acquistare con oculatezza e parsimonia, mi sentivo grande e all'ora prestabilita ci trovavamo alle casse con il nostro pacchetto.
Che figata ! Che soddisfazione !
Spesso era solo una matita decorata con le piume e i brillantini o bustine di adesivi per personalizzare i quaderni di scuola o ancora due gomme profumate per la mia collezione.
Ma ai miei occhi ...che bottino !

1 commento:

  1. ke nostalgia leggendo i tuoi ricordi tedeski!!!! sono anke i miei...ho vissuto a frankfurt am main quasi 30 anni...sono tornata da 4 e mi manca tanto......

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