vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

sabato 21 dicembre 2013

Dal Natale alla Pasqua... ?

lazy saturday morning

alla Materna

alle Elementari
 


pomeriggio dai nonni
Periodo lento, molto.
Non ho per niente la frenesia del Natale.
Ho perennemente sonno, couch potato a sferruzzare con una tazza fumante accanto o guardando i documentari in tv (mentre i miei figli mi saltano in testa).

La verita` e` che sono stanca: ho passato tutto questo ultimo periodo da meta` ottobre al weekend di Santa Lucia in macchina di sera, al freddo, concentrata nel portare questo meraviglioso percorso di catechesi a chi voleva ascoltarlo.
La tensione di essere comprensibile e non autocelebrativa, perche` in fondo era la mia esperienza che dovevo portare tra le righe di ogni catechesi (non c'e' niente di piu` finto e stucchevole secondo me del parlare di Dio senza averlo sperimentato sulla propria pelle).
La preoccupazione di sistemare i bambini ogni sera in modo che non si sentiressero abbandonati o messi in secondo piano, anche in terzo o quarto visto che io non sono una wondermamma e rimango sempre la stessa ogni benedetto giorno dell'anno.
L'inesprimibile felicita` di vedere nostra figlia M. che ha deciso spontaneamente di ascoltare questa catechesi e ha continuato a farlo per due mesi anche quando le sue giornate erano piene di impegni e sedeva in quella saletta parrocchiale estremamente inospitale (certi preti sono maestri nell'arte di metterti a tuo agio) con un visino pallido e dietro gli occhiali due occhietti sonnolenti.
La difficolta` di conciliare caratteri, ritmi giornalieri, abitudini familiari completamente diverse tra tre coppie che formavano l'equipe che portava avanti queste catechesi: sentirsi liberi di essere se stessi fino in fondo scontrandosi, sperimentando il miracolo di potersi volere bene nonostante tutto. Il discorso non e` limitato ai due mesi a dire la verita` , e` una vita che "lavoriamo" assieme.
Scoprire proprio in questo periodo che E. in prima media ha seri problemi di metodologia di studio, che tutti i miei sospetti in merito alla valutazione delle sue maestre alle scuole elementari erano fondatissimi (capitolo ENORME che avrebbe bisogno di un intero post dedicato) e quindi pomeriggi interi seduta in maternage con mia figlia a preparare schemi di storia, geografia, scienze, facendo revisioni dettagliate dei quaderni di tedesco ed inglese.

Ed eccomi qui, nonostante tutto grata immensamente di questi due mesi travolgenti e sorprendenti.
E fatto non trascurabile avere dedicato questo lungo tempo a Cristo mi ha aiutato anche a mettere bene a fuoco queste feste natalizie.

E necessario un inciso in merito.
Ieri sera apriamo un Vangelo a caso per farci aiutare dalla Parola di Dio ed esce un passo che di natalizio non ha proprio un tubo.
In apparenza niente a che vedere con la nascita di Gesu`, in apparenza.
 Mc 14, 1-2
Ora due giorni dopo era la Paqua e la festa degli Azzimi e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesu` con l'inganno e ucciderlo. Ma dicevano:"Non durante la festa perche` non succeda un tumulto di popolo".
In realta` non c'e' Natale se non c'e` Pasqua, la sua nascita ha senso solo in funzione della sua morte e resurrezione.
Onestamente se una cosa ho capito di Gesu` e` che non ha passato 33 anni per dispensare insegnamenti a gente che sapeva benissimo non sarebbero mai riusciti a metterli in pratica, la sua eredita` non e` un esempio, mi viene da ridere quando sento dire che Gesu` e` un esempio da imitare, un esempio finche` non arrivi al Calvario! La sua morte in croce rimane comunque un grandissimo scandalo perche` fa paura, ci sarei salita io al posto suo? Col piffero vi dico.
Che ci veniva a fare Gesu` in un corpo di neonato su questa terra sofferente, tra uomini confusi, se non per dare la sua vita morendo? Era l'unico modo perche` il mondo capisse come si puo` amare, perche` si puo` amare cosi`, dando la vita per uno che si meriterebbe una sberla.
Gesu` si e` mostrato a me come uno che e` risorto, che mi ha amato senza chiedermi niente, senza che io cambiassi idea anche quando io la` sotto al Pretorio mi univo ai cori di tutti quegli ebrei che gridavano "Barabba! Barabba! Vogliamo libero Barabba!" perche` volevo giustizia sociale ed equita` e pensavo che in fondo Lui era un perdente.
Cosi` e` andata e per questo motivo il mio Natale personale quest'anno sara` diverso dal solito: non mi voglio accoppare di fatica e stress e spero vivamente di non mettere al centro di tutto le abbuffate di cibo e non in nome della poverta` di una stalla a Betlemme, ma perche` e` dentro che sono povera e ho bisogno della sua venuta. Tutto il resto e` un contorno ben confezionato.

Non so ancora se devo fare la spesa per Natale perche` non so dove lo passero`, se qui a casa o a Venezia dai suoceri.
Mio marito e` un campione in termini di decisioni sia perche` si dedica a prendere in considerazione le cose giusto giusto all'ultimo minuto sia perche` poi non sa che pesci pigliare una volta che la situazione e` miracolosamente abbastanza chiara.

Percio` sono qui un sabato mattina a tre giorni dalla Vigilia a scrivere un post, con il frigo abbastanza vuoto (rispetto agli standard di questa famiglia si intende), i pacchetti ancora da fare, un progetto ai ferri ancora a meta` e poi ...valigie o non valigie?

Un augurio di
un sereno e felice Natale
a tutti!
 
 

2 commenti:

  1. In ritardo passo tra queste pagine... ma il tuo post mi resta nel cuore.. che dolcezza nel raccontare la frenesia e le mille paure..

    Not Only Sugar

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