vivere in sette tra profumo di pane, fruscio di pagine, ronzio di radio, risate di giochi e sogni di viaggi

martedì 16 ottobre 2012

lavori ottobrini

E` arrivato il freddo quello vero.

Ieri sera scrivevo al computer tirando su con il naso, le punte delle dita intirizzite, tutta incurvata sul monitor.
Alle 23.20 mi sono detta:"Ma ke kakkio ci sto a fare qui tutta gelata?" e sono andata a letto.
N. dormiva gia'.
Avevo un treno di brividi che viaggiava su e giu` per la schiena, non mi sentivo piu` i piedi e mi si era tappato il naso. Mi sono rigirata nelle lenzuola di flanella come uno spiedino sperando di scaldarmi per attrito, ma c'e' voluto parecchio.
Poi stamattina un coro di proteste:"Mammaaaa, stanotte faceva freeeeddoooo!".
Tiro su le serrande e sulle cime delle montagne eccola li': la neve!

Sono diventata vecchia.
Quando uno "sente" la neve vuol dire che sta invecchiando.

Di solito azzecco le previsioni del suo arrivo dalla luce che c'e' nel cielo e dall'aria speciale intorno.
Ma quando uno la sente nelle ossa vuol dire che il corpo e' maturo e di nevicate ne ha vissute parecchie.

Per cui oggi ho fatto la gradassa.
Stamattina ho ignorato con nonchalance il richiamo del letto ancora caldo (ma le occhiaie mi tradivano cosi' come un'infinita sequenza di sbadigli) e mi sono buttata nella giornata come un ghiro che deve fare provviste per il letargo.

ho accompagnato L. all'asilo a piedi e con calma


nel tragitto abbiamo raccolto le foglie colorate per i lavoretti all'asilo

ho panificato e tortificato per le prossime colazioni e merende

sono andata a raccogliere peperoni e peperoncini nell'orto

ho preparato l'Harissa
ho cucinato la Zuppa Del Giovedi' per cena (che ci posso fare se si chiama cosi`???)
Adesso non vedo l'ora di ricacciarmi sotto quelle confortevoli copertine ed iniziare a leggere il libro di McCall Smith che mi sono fatta arrivare da una biblioteca di un paesino a 40 km da qui (magie del prestito interbibliotecario!), "The conforts of a Muddy Saturday" e` in inglese perche` la versione italiana non esiste e so che stanotte sognero` Edinburgh e la magica estate appena trascorsa.
Mi sembra di aver vissuto un film: sono stata davvero due mesi e mezzo lassu`?

Posto la ricetta dell'Harissa che non e' mia, ma di Giallo Zafferano.
Io l'ho solo modificata un po'.
La trovo un ottima alternativa alle collanine di peperoncini secchi che ho appese ai ganci in cucina assieme alle teste di aglio e alle trecce di cipolle.
Ormai da parecchi anni usiamo poco peperoncino perche' abbiamo sempre avuto bambini piccoli per casa, ma lo adoriamo. Cosi' abbiamo ancora i peperoncini secchi dell'anno scorso. 
L'Harissa si puo' usare come una salsa verde con la carne o le uova sode, ci si puo` farcire un sandwich o un tacos, dare una marcia in piu' ad una pizza o ad una bruschetta o schifezza delle schifezze intengerci una patatina al mais!!!

peperoncini misti
HARISSA
per un barattolo da 500 grammi:

4 spicchi di aglio a fettine
1Cu di cumino
1Cu di prezzemolo tritato
1Cu di coriandolo in semi polverizzato
1Cu di menta essiccata
300 g di peperoncini rossi
1Cu di sale fino
olio extravergine q.b.

Lavare i peperoncini, tagliarli per la lunghezza ed eliminare i semi (e` meglio usare dei guanti di lattice per lavorarli).
Lasciarli a bagno in acqua fredda per un'ora poi scolarli e metterli in un bicchiere da mixer assieme a tutti gli altri ingredienti. Mentre le lame sminuzzano aggiungere tanto olio quanto basta per ottenere una crema densa.
Mettere in un barattolo chiuso con tappo. Io la conservo in frigorifero.

I peperoncini giusti sarebbero quelli lunghi, rosso acceso, sottili e piccantissimi, ma nell'orto avevo anche quelli a campanella che sono un po' meno forti e una manciata di quelli rotondi rosso scuro. Cosi' ho realizzato un mix di peperoncini togliendo a tutti ovviamente i semi che sono la parte dove il principio attivo piccante (capsaicina) si concentra.
Se avessi un mortaio di grosse dimensioni lo userei per preparare l'Harissa pestandoci dentro tutti gli ingredienti. Il risultato sarebbe piu' simile alla ricetta originale africana: non un'emulsione arancione, ma una pasta rossa scura oleosa che si deposita sul fondo del recipiente lasciando affiorare l'olio. Il sapore pero' sarebbe lo stesso.

Quando sara` giovedi` postero` la ricetta della Zuppa!
 


4 commenti:

  1. Ecco quelli che si possono definire lavori buoni e utili. L'autunno così si dimostra nel meglio delle due potenzialità. Non avevo mai sentito parlare della Harissa, devo chiedere a mio papà se mi aiuta a prepararla, da sola non posso farcela!

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  2. Anch'io devo dire che i lavori autunnali sono quelli che mi danno piu` soddisfazioni, piu` di quelli primaverili perche' l'idea sarebbe che si lavora per il RIPOSO invernale...E' UNA FANTASTICA ILLUSIONE!!!!!!!
    Buona Harissa
    Scake

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  3. come sei brava!!!!ma prima o poi ti becco , altro che zuppa del giovedi mia cara....che è????non serve

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    1. Cara mia sono io che devo riuscire a beccare te!!! Uccel di bosco!!!
      Vedi un po' se riesci ad infilarmi tra palestra, corsa su strada, estetista, lavoro e moroso!!!
      Un bacione grande
      Scake

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